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christian raimo

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Gramsci e il metodo della libertà

  Una conversazione con Christian Raimo a cura di Adriano Ercolani     La casa editrice Euridice si è presentata al mondo editoriale con un catalogo di tutto rispetto: nata durante il lockdown, sotto la direzione di Laura Ceccacci, si pone come intento il “lavoro di repêchage di classici più o meno dimenticati, di idee che non hanno raggiunto il grande pubblico, di autori poco letti, poco valorizzati, o fraintesi, ripresentati attraverso un linguaggio editoriale...

Un certo impressionismo: la scuola non è una setta di poeti estinti

di Giovanni De Feo Da qualche tempo gira sul web una lista di compiti delle vacanze di un professore di scienze umane, lista di vita che vanta istruzioni pittoresche come: Ballate. Senza vergogna. In pista sotto cassa, o in camera vostra. L’estate è una danza, ed è sciocco non farne parte. Un paio di settimane fa Christian Raimo ha scritto sull'Internazionale un articolo che prende spunto da quella lista per demolire un certo...

Il bonifico degli editori

Quando l’editoria diventa una questione di pancia di Carlo Baghetti Con un’intervista a Christian Raimo    Tra il 10 ottobre e il 14 ottobre sono apparsi on-line due articoli che parlano grosso modo dello stesso tema, anche se da prospettive molto diverse: la crisi dell’editoria. Il primo pezzo è un’intervista fatta da Tim Small a Martina Testa, attualmente traduttrice freelance ma che in passato ha lavorato per minimum fax; il secondo articolo è di...

Fare l’indiano

 di Gianni Biondillo (Lo scorso anno mi fu chiesto da Ranieri Polese un pezzo per il suo Almanacco che quell’anno aveva come tema l’editoria. Decisi perciò di parlare della mia esperienza sul web. Le cose che ora riporto qui non sono una novità per i lettori della rete, ma furono scritte come compendio per quelli della carta stampata. Le condivido ora in prossimità del decennale come viatico della festa. G.B.)   Il...

La lucidità è il risultato di uno sfregamento continuo – Un’intervista a Christian Raimo su Il peso della grazia

di Giuseppe Zucco Giuseppe del Moro è il protagonista di questo romanzo. Dottorando, assegnista, ricercatore, alla fine un perfetto esemplare di precarietà sociale e esistenziale - soprattutto una persona distratta, ma distratta a livelli epici. Com’è nato e si è sviluppato durante la scrittura del romanzo questo personaggio? Giuseppe prima di essere un personaggio è la voce narrante del libro. Ho capito che volevo un personaggio che fosse al tempo stesso...

Domani 22 settembre, e tutti i sabato, esce Orwell, l’inserto culturale di Pubblico

di Christian Raimo C’è un brano del discorso di ringraziamento che pronunciò nel 1957 Camus quando vinse il Nobel per la letteratura che dice questo: «Ogni generazione, senza dubbio, si crede destinata a rifare il mondo. La mia sa che non lo rifarà. Il suo compito è forse più grande: consiste nell’impedire che il mondo si distrugga». Se dovessi fare una dichiarazione d’intenti su cosa vorrei che facesse il piccolo inserto...

caro sindaco, parliamo di biblioteche

(Di seguito due pezzi usciti rispettivamente a mia firma su l'Unità e a firma di Christian Raimo su Il Manifesto riguardo la questione biblioteche, diffusione della cultura ed enti locali. Lo spunto è stato il libro pubblicato nel dicembre scorso da Antonella Agnoli per Editrice Bibliografica) di Chiara Valerio e Christian Raimo #1 (Chiara Valerio) “La biblioteca è un servizio di base, trasversale, che offre qualcosa a tutte le categorie di cittadini:...

I padri ingannevoli

di Christian Raimo Piccolo quiz di inizio anno: di chi sono queste parole? “Giovani, combattete sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza giustizia sociale non è che una conquista fragile, che per alcuni si risolve semplicemente nella libertà di morire di fame. Libertà e giustizia sociale sono un binomio inscindibile. Lottate con fermezza, giovani che mi ascoltate, e lo dico senza presunzione, ma come...

Cultura fuori dalla cultura

(da «il Fatto Quotidiano» - venerdì 22 ottobre 2010) Non solo libri: la «società intellettuale» deve conquistare rilevanza. Oggi più che mai può farlo uscendo dai confini letterari e misurandosi con i temi politici e sociali di Evelina Santangelo «Come posso far sì che la mia attitudine critica, l’impegno civile, l’esperienza politica non sia una forma di intrattenimento, di mero consumo culturale, un passatempo come un altro?» Così si interroga Christian Raimo sulla Domenica...

Il vuoto

di Christian Raimo Domenica scorsa apro il domenicale e vedo qualcosa di inedito: articoli di Luzzatto, Pedullà, Pacifico, De Majo, Ricuperati, Lagioia. Sono delle persone  con cui ho condiviso dei percorsi, sono intellettuali (storici, critici, scrittori, giornalisti, politici della cultura...) che per anni hanno cercato un terreno di confronto comune che non si è quasi mai dato; trovarli tutte insieme per la prima volta dopo tanto mi ha suscitato una...

Uguaglianza for dummies

di Christian Raimo Mentre Berlusconi nella sua maschera di lifting e biacca che gli riduce gli occhi a due fessure e lo fa assomigliare sempre di più a una parodia di un imperatore del terzo secolo dopo Cristo, a un trimalcione sessuomane, a un fratello vecchio di Lele Mora, a Jabba the Hutt di Star Wars, va alle feste dei giovani e dice: “Diffidate da coloro che non vi fanno...

Il paese abbagliato senza Politica – in margine alle questioni Saviano, Mondadori, legge Levi etc. etc.

di Marco Rovelli Vi è un minimo comun denominatore nelle polemiche che si sono susseguite nell’ultimo anno nell’ambito degli spazi di discussione culturale, quella sull’“icona Saviano”, e quella sulla Mondadori: a intramarle è un vuoto sostanziale di Politica. Ma il vuoto di Politica non è esattamente la questione sociale della nostra epoca, e particolarmente nel nostro paese? Non scontiamo forse tutti quanti, quotidianamente, una sempre crescente difficoltà a incontrarci in...

L’Italia è un paese senza futuro

di Christian Raimo Alle volte, di questi tempi, in fila alle poste incantati dallo scorrere indolente dei numeri di led luminosi rossi sul display in alto sopra gli sportelli, o nella bolla condizionata di una macchina, nelle città che si rianimano a inizio settembre, si può provare una leggera euforia punk, da repubblica di Weimar, da quiete prima della tempesta. Con i rapporti dell’Ocse o degli altri paternalistici organismi internazionali...

Generazione verità

di Cesare Buquicchio Ci vuole un rinnovamento generazionale e ci vogliono nuove idee. Sono ormai tanti gli appelli, i ragionamenti, le analisi, i confronti, che da mesi, forse da anni, intorno a questi due punti trovano una sintesi. Più la crisi politica, culturale, morale del Paese degenera, più questi discorsi si fanno frequenti. Meno scontato appare, forse, fare il passo successivo: definire i soggetti e i contenuti che quella sintesi...

Caro Paese

di Christian Raimo Caro Paese, in questi giorni è facile aver l’impulso di dire le cose in faccia a tutti gli italiani, e così ho deciso anch’io di essere franco, e di scrivere una lettera al mio Paese. Mi sono domandato che titoli avessi per farlo, e poi mi sono risposto che effettivamente se due anni fa venti milioni di votanti avessero scelto me invece di Berlusconi oggi sarei io a...

Il vicolo cieco delle icone

di Christian Raimo La scena politica italiana presente assume ogni giorno tratti più spettacolari e tardo-imperiali: un’apocalisse di serie b, un viale del tramonto scalcinato, una tragedia che si è già trasformata in farsa e che si ripete come in una sit-com in sindycation sui canali satellitari, l’audio delle risate registrate ormai usurato. Le varie narrazioni che Berlusconi ha sdoganato negli ultimi anni sono diventate un modello pervasivo, ritrovabile in...

La performatività vuota di Berlusconi – idee per un nuovo discorso di sinistra

di Christian Raimo All’inizio del secolo scorso Wittgenstein nelle sue Ricerche filosofiche sosteneva l’impossibilità di uscire dai limiti che il linguaggio stesso ci impone. Cinquant’anni dopo John Austin mostrava come questo linguaggio in cui siamo immersi comprende anche molte delle azioni che compiamo (come promettere, minacciare, testimoniare...). Nell’era della comunicazione che stiamo attraversando sempre di più dovremmo aver presente questa prospettiva di riflessione sul linguaggio, proprio per renderci costantemente conto...

La responsabilità dell’autore: Christian Raimo

Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano la totale mancanza di vitalità del romanzo e della poesia nell’Italia contemporanea? Lo sguardo che riesco a avere sulla nostra letteratura contemporanea, poesia e narrativa, è ovviamente sempre parziale, per quanto sia un lettore forte, che compra e legge libri appena usciti, che si tiene aggiornato...

La vittima, la memoria, l’oblio

di Christian Raimo Nello spento dibattito politico italiano, ossia in quel palcoscenico sfasciato che può venir occupato per giorni da un dito medio di Bossi, da una caduta dal gommone di D’Alema o dagli apprezzamenti di Berlusconi per una schermidora olimpica, c’è forse un tema meno farsesco che ha carsicamente attraversato gli ultimi mesi, ed è quello della memoria.   Da Veltroni che quest’estate ne ha fatto una piccola apologia con una...

Didattica emotiva

di Christian Raimo Negli ultimi anni è venuta fuori da più parti l'idea che in Italia la scuola stia vivendo una profonda crisi. Se è vero che quella scolastica è una specie di crisi di sistema (se leggete la letteratura di un secolo e mezzo di scuola italiana, da Ada Negri a Leonardo Sciascia a Domenico Starnone, la maggior parte racconta di una scuola in crisi, spesso sull'orlo del crollo),...

La sola dell’avvenire

di Christian Raimo Come forse si poteva anche prevedere, il disastro elettorale di aprile (al confronto del quale lo sbandamento della "gioiosa macchina da guerra" appare oggi come un incidente di percorso) si è portato dietro anche un’implosione linguistica. Due aggregati pseudopolitici partoriti in fretta come il Pd e la Sinistra Arcobaleno si sono sbriciolati soprattutto contro se stessi, invalidando di fatto la possibilità di utilizzare anche in futuro il...

Succede che l’Italia

di Christian Raimo Succede che l’Italia, come dicono i manifesti elettorali, sta cambiando, è vero. Se come cerca di illustrare la famosa teoria di Girard sul meccanismo vittimario, una società si costruisce su un modello di persecuzione, è vero che la nostra società sta cambiando. Emergono nuovi capri espiatori, emergono nuove categorie di vittime, emerge un nuovo bisogno di regole fondanti. L’altro giorno per dire ero in metropolitana a Roma...

Cos’è Roma

di Christian Raimo Dieci anni fa stavo cercando di farmi nuovi amici. Frequentavo chiunque mi stesse vagamente simpatico a pelle. Naufragavo a giocare a freccette alle tre di notte con borghesotti arricchiti dei Parioli che mi portavano poi a fare il puttan tour e mi lasciavano dormire in macchina, facevo illimitate conversazioni etiliche sulle tendenze della poesia contemporanea con fuorisede dandy, mi ritrovavo con Maurizio (che disegnava fumetti porno, insegnava...

Antrim, La vita dopo, e l’estetizzazione del dolore

di Christian Raimo Perché un libro lacerante, divinamente scritto, narrativamente vincolante come La vita dopo di Donald Antrim (Einaudi, pag. 185, euro 17) è passato quasi del tutto inosservato in Italia, tanto che io, il 15 ottobre, in una delle librerie più grandi di Roma, ne ho comprato la seconda e ultima copia dall’inizio dell’anno, dato che delle ventuno che avevano ordinato a febbraio ne avevano già riconsegnate in resa...

Contro i manifesti contro i manifesti

di Christian Raimo Può fare uno strano effetto leggere quello che diceva oggi Doris Lessing su “Repubblica” se avete appena finito di parlare con un vostro amico che insegna al liceo, totalmente demoralizzato per il fatto che spiegare i principi più basilari di Marx si è dovuto impiccare un’intera mattinata. Il Premio Nobel se la prende con il gergo comunista, quello che definisce “una degenerazione del linguaggio” colpevole di aver...

Per sempre

di Christian Raimo Questa è una recensione a Per sempre di Edoardo Nesi. Ma bisognerebbe fare prima un discorso articolato, complesso sul processo di “ferdidurkizzazione”, di infantilismo di ritorno, che sta avvenendo in Italia. Nel romanzo di Gombrowicz, Ferdydurke, un Gregor Samsa qualunque, un trentenne, si sveglia una mattina e si ritrova trasformato in un adolescente. E proprio una mutazione di questo genere è quella che riguarda, nell’immaginario e poi nella realtà,...

Il libretto arancione

di Christian Raimo Purtroppo è un libro abbastanza noioso questo “libretto arancione” di Walter Veltroni, La nuova stagione (Rizzoli, pagg. 142, 10 euro), che dovrebbe essere la piccola summa delle ragioni fondanti del Partito Democratico, ed è in realtà l’edizione per libreria – ottenuta con una semplice conversione dei file da Word a XPress – di cose che Veltroni aveva già pubblicato più o meno altrove. Purtroppo – a dispetto...

Politicamente corrivo

di Christian Raimo La notizia è che tra i 400 nuovi lemmi dello Zingarelli della lingua italiana ci sia, oltre ”raga”, ”arrapato”, ”ciulare”, ”intrippato”, ”gufata”, anche ”e-worker”, ma soprattutto il non proprio eufonico ”precarizzato”. Così, finalmente, se fino a qualche anno era difficile per un genitore capire perché il proprio figlio trentenne fosse ancora pascolante nella sua cameretta adolescenziale, e avesse quella faccia sconsolata, oggi invece la comunicazione intergenerazionale procede...

Sorellastre

di Christian Raimo La letteratura e la matematica sono due insiemi che oggi sempre più raramente si intersecano, e a dire il vero, se guardiamo all’Italia, è ancora più difficile che anche semplicemente si tocchino o si avvicinino. Gli scrittori, i letterati e gli intellettuali umanisti nel loro complesso hanno in genere una preparazione matematica che non supera quella di un mediocre liceo, non si vergognano di considerarsi degli incolti...

Gli occhi della vittima, gli occhi del nemico

di Christian Raimo A Pasquetta scorsa, a Roma, a Tor Pignattara, fu ucciso a freddo Ahmed, un uomo bengalese. L'assassino era un vicino di casa che non sopportava la puzza e i rumori che venivano dal piano di sotto. Il processo deve partire in questi giorni ma il clamore che allora suscitò la notizia adesso è nullo. Si disse che il municipio si sarebbe occupato dei funerali e del rimpatrio...
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