di Antonio Sparzani
Continuando quanto vi raccontavo a proposito della lista dei desideri del nostro Robert Boyle, molte altre cose potrebbero formare oggetto della nostra curiosità e del nostro stupore, … Leggi il resto »
Tag: luce
mosse
IL TORMENTINO DEL NEUTRINO
by
•di Antonio Sparzani
La prima notizia arrivò nel 1953 dal reattore di Hanford (stato di Washington) da parte di Frederick Reines e Clyde L. Cowan Jr., che pubblicarono una lettera sul volume 92 del 1953 della «Physical Review», intitolata Detection of the Free Neutrino.… Leggi il resto »
diari, inediti
La luce
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•di Andrea Inglese
Qui non mi può raggiungere la forma interna della città, la sua anomalia di riflessi, tutti metallici, con l’azzurro del cielo in transito, in continuo sfogo verso il nord e l’oceano, qui la configurazione intima si è allentata, la morsa del tredicesimo, la sua monotonia di acacie e grate metalliche per terra, qui le cancellate del liceo, la scale mobili che non si arrestano neppure di notte, nel tempo morto, qui i giocatori di pallone nel campetto di cemento, qui Max, l’alcolizzato colto, il senza casa, qui non mi possono raggiungere, i fumatori costretti ad appoggiarsi alle vetrine, all’esterno, qui i carrelli di tela cerata da cui sbucano i sedani non arrivano, la mappa mentale, che Parigi ha costruito per strappi continui, per trafitture, per piccole ustioni sentimentali, come un pirografo, qui no, non sopra i bastioni di Castel Sant’Elmo (la fortezza di tufo sopra i resti della chiesa di Sant’Erasmo),… Leggi il resto »
inediti, vasicomunicanti
♫ dei poeti le voci [3]: MARIA VALENTE
by
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Maria Valente
DISCONNECT THE MACHINE O LA BUONA MORTE
DISCONNECT THE MACHINE O LA BUONA MORTE
La vita? la morte?… succede come i fiori e il loro vezzo
di decorare il tritacarne, renderlo confortevole- così
farcito di metastasi – rosa determinante o piuttosto
grigio accogliente che si spalanca e inghiotte tutto:
braccia e busto, gambe e busto, bastone e carota,
bastone e carota, bastone e carota
nessuna indicazione sul senso di marcia
se abbiamo conservato i nomi è stato per
abitudine, unicamente per abitudine, perché è b…
ma più spesso, preferisco confinarmi nella più
piccola delle mie idee: una formula magica, le
prime parole. il resto: l’ho già scordato come
il mio indirizzo – ammesso pure che qualcuno
mi abiti, perché dovrei farne parte?
carte
Una barca senza più cielo
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•Si chiama ancora Banato1 una regione al centro dei Balcani che comprende oggi una parte della Vojvodina – regione della Serbia – una parte della Romania, comprendente la città di Timişoara (ungher. Temesvár, considerata la capi- tale del Banato), e una piccola porzione dell’Ungheria meri- dionale.… Leggi il resto »
carte
Una barca in cielo
by
•Voi siete su una barca in mezzo a un lago, e su questo lago scorrono delle onde, chiameremo treno d’onde il susseguirsi continuo di molte onde; queste fanno oscilla- re – non molto – la vostra barca, senza però disturbare i vostri maneggi, le vostre misure e i vostri calcoli.… Leggi il resto »
indiani
Tre personaggi in cerca d’amore
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•di Sergio Garufi
Nicole vive col marito Martino e la figlia Arianna in un piccolo appartamento di una casa di ringhiera. Hanno appena finito di cenare. Lui è andato nello studiolo a stampare alcuni preventivi che gli serviranno l’indomani e Arianna si è chiusa in camera sua, ha mandato un sms a un’amica di scuola e si è messa a ballare con la musica di Viva la vida dei Coldplay.… Leggi il resto »
carte
Lo stato delle cose in Occidente
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•di Massimo Rizzante
Amo le stazioni termali. Immergermi nelle loro acque calde e rigeneratrici. Nuotare lentamente in una grande piscina blu.
Al mattino, soprattutto. Prima delle nove, quando l’allegro «Avanti, muovetevi!», lanciato da un robusto insegnante in costume da bagno, dà inizio alla lezione di water-gym programmata per una clientela alla ricerca dei suoi glutei perduti.… Leggi il resto »
incisioni, indiani
I limiti dell’arte
by
•di Massimo Rizzante
A
Definire i contorni delle parole è diventato un compito difficile, soprattutto da quando le specializzazioni e i gerghi hanno invaso ogni campo, confondendo le frontiere delle arti e in particolare dell’arte letteraria. Parole come «contaminazione», «riscrittura», «riuso», «intertestualità» hanno fatto il giro del mondo in bocca a critici raffinati, precipitando poi nei manuali, per diventare, infine, luoghi comuni nelle tesi degli studenti più scaltri.… Leggi il resto »
vasicomunicanti
Mariti di donne dagli occhi grandi
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•di Franz Krauspenhaar
Angeles Mastretta è una brava scrittrice messicana di quasi sessant’anni, nata a Puebla, una delle città più importanti del Messico, che a noi italiani ricorderà soprattutto le imprese calcistiche dei due campionati mondiali disputati nella grande nazione centroamericana.… Leggi il resto »
carte, indiani
Un ricordo improbabile
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•Dirò subito che ho incontrato una sola volta il grande “Jaufrè”, come lo chiamava Montale. Ricordate:
Jaufrè passa le notti incapsulato
in una botte. Alla primalba s’alza
un fischione e lo sbaglia. Poco dopo
c’è troppa luce e lui si riaddormenta
Quando un incontro importante resta unico, ogni gesto, ogni parola, ogni dettaglio della scena prende un’aria poetica.… Leggi il resto »
carte
Etere 5. Newton e seguaci
by
•di Antonio Sparzani
“Non è forse questo mezzo [etereo] molto più rarefatto all’interno dei corpi densi del Sole, delle stelle, dei pianeti e delle comete, che non negli spazi celesti e vuoti tra questi corpi? E allontanandosi a grande distanza da questi, non diventa forse sempre più denso e più denso, causando così la gravità di quei grandi corpi l’uno verso l’altro”
Questa sorprendente citazione newtoniana merita qualche spiegazione, che potrebbe cominciare così.… Leggi il resto »
incisioni
La bellezza andrà all’inferno? Lettera a Ornela Vorpsi
by
•di Massimo Rizzante
1
Cara Ornela,
ho letto Il paese dove non si muore mai (2004). Ho letto anche la tua seconda opera, Buvez du cacao Van Houten! (2005), che non è ancora stata pubblicata in Italia. Infine, La mano che non mordi (2007).… Leggi il resto »
carte
Etere 3: in Hollandia Christianus Hugenius natus est
by
•di Antonio Sparzani
Le prime due puntate dell’eterea vicenda le trovate qui e qui.
Dopo i diafani sogni degli antichi e le speculazioni del Medioevo e del Rinascimento, ecco le riflessioni e le fantasie del secolo dei lumi, che tutto illuminava con nuovi punti di vista e con nuove prospettive.… Leggi il resto »
carte
Flaubert Dry
by
•di Omar Viel
L’éducation sentimentale era un pre-dinner a base di bourbon e Martini servito in un’ampolla chiusa a forma di mammella. Qualcuno lo ordinava solo per l’ampolla. Era un contenitore grosso come la tetta di una vacca olandese, molto leggero, e si maneggiava usando una sottile impugnatura simile a quella dei boccali da birra.… Leggi il resto »
carte
Anteprima Sud n°11- crocevia
by
•
foto di Emiliano Bartolucci
Siamo strade
di
Davide Vargas
Agli occhi umidi degli uccelli, occhi speciali che possiedono coni che più degli uomini sanno distinguere i colori, a quegli occhi larghi che sanno riconoscere persino tra i vapori che salgono dalla terra i colori dei sogni degli uomini che il sole ha seccato lasciando loro soltanto il respiro pesante, vapori che vanno a ingrossare le nuvole nel cielo lontanissime dalla terra, agli occhi di uccelli migratori che hanno preso il volo da piste inospitali per una navigazione verso sponde mai viste, a quegli occhi che seguono le nuvole gonfiarsi come una pasta appetitosa e poi si rivolgono verso i territori che stanno lasciando, a loro appaiono sottili spaccature nella terra tracciate con il filo a piombo.… Leggi il resto »
indiani
Una favola moderna per Napoli (e provincia)
by
•Il MOSTRO DELLA PIANURA*
di
Nicola Corrado
La terra del sole e del pomodoro si affacciava sul mare e stendeva il suo corpo colorato e sinuoso dalle stelle del cielo fino alla luce del tramonto; intorno facce, sorrisi, pianti, note, pasta e pesce, vele e vento, e poi campi, chiese, vicoli, sapori, intelligenza e cattiveria, umanità.Qualcuno… Leggi il resto »
vasicomunicanti
L’armata angelica dai boccoli d’oro
by
•“E vennero uno dopo l’altro, come uno sciame dorato d’api,
ma erano gli arcangeli, con i capelli d’oro e gli occhi
celesti, senza spade o scudi, ma armati di luce,
e verso fetus jesus volsero le dilatate pupille”
dal Vangelo apocrifo di Simon Mago
(Clicca sull’angelo che più ti piace: ti porterà fortuna per l’anno che verrà)… Leggi il resto »
indiani, vasicomunicanti
Il tempo di una foto
by
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Louis Pierson, Ritratto della Contessa Castiglione e suo figlio, 1864
C’è il tempo interno dell’immagine e il tempo necessario per farla, l’immagine, sono due cose diverse. Ma, c’è il tempo necessario a pensare e arrivare all’immagine e poi c’è quello che fisicamente serve perché l’immagine esista, venga registrata sulla pellicola.… Leggi il resto »
carte
Le forme imperfette del turismo della luce
by
•di Christian Raimo
Che cos’è che volevi dimostrare?
Lo spacco sul labbro che continua a restituire sangue
a chi non ricordava neanche
di averne perso così tanto.
Tu una scatola sapiente, chi vince sempre
stando ferma ai giochi dei bambini,
la bella statuina, un due e tre stella,
come quei mendicanti
irlandesi che si piazzano al centro
di un marciapiede del centro,
i cartelli dicono semplicemente “Sto male”, “Ho fame”
e parlano di te: è il loro modo di fare amicizia,
di metterti in pari.… Leggi il resto »