di Giuseppe A. Samonà Ho vissuto in Italia i primi vent’anni della mia vita, e altrove i successivi quaranta: ma in Italia sono tornato regolarmente, almeno una volta l’anno, registrandone attraverso il tempo mutamenti più o meno significativi. È questa distanza partecipe che ha orientato le mie impressioni sul voto del 25 settembre...
(A gentile richiesta, continuano gli Incontri ravvicinati di tutti i tipi. Spassoso e imperdibile l'incontro di questa settimana. G.B.)
di Alberto Tonti
Alla Facoltà di Architettura, dove sono iscritto da tre anni, già si sente odore di ‘68. Ho deciso con convinzione da che parte stare e, nel frattempo, giusto per tirar su due lire in più rispetto al vaglia mensile che arriva da mio padre, sono sempre alla ricerca di qualche lavoretto.
Poi,...
Un romanzo e uno spettacolo teatrale di Giulio Cavalli liberamente ispirato alla vita di Marcello Dell'Utri. Le musiche dello spettacolo (eseguite dal vivo) sono di Cisco Bellotti
Marcello è un giovane e intraprendente siciliano nato da una famiglia borghese ma decadente del centro di Palermo. Marcello e il fratello Alberto vivono in simbiosi una giovinezza di lusso apparente mentre subiscono le difficoltà economiche di un padre che si ritrova professionalmente fuori gioco...
di Augusto Illuminati
Ha ragione Fabrizio Barca a dire che nel programma di Renzi ci sono slogan e niente idee e che il tutto è pericolosamente avventurista, al punto da scatenare sentimenti di angoscia in un onesto riformista, di tradizione Pd(s) e liberista moderato.
Il modo in cui Renzi si sta installando al potere (vedremo a breve gli esiti) non è irrilevante ed entra in singolare contraddizione non solo con le...
Caro Silvio,
balla che ti passa...
Serge Gainsbourg e Jane Birkin: La décadanse.
*
Tourne-toi Silviò
Non
Contre moi
Non, pas comme ça
Et danse
La décadanse
Oui, c'est dur
Bouge tes reins
Lentement
Devant les miens
Reste là
Derrière moi
Balance
La décadanse
Que tes mains
Frôlent mes seins
Et mon cœur
Qui est le tien
Mon amour
De toujours
Patience
La décadanse
riflessioni, contraddizioni e timori postelettorali
di Helena Janeczek
Ho l’ossessione degli ultimi anni di Weimar, gli anni precedenti alla vittoria di Hitler. Ce l’ ho da quando l’Europa mediterranea, un paese dopo l’altro, è piombata in una crisi economica che si avvicina nella sua gravità a quella che, dopo il crollo di Wall Street del ’29, raggiunse il Vecchio Continente. La Grande Depressione si abbatté con la massima durezza sulla...
http://www.youtube.com/watch?v=MXYK7VT6Umk
(Michele Monina ha pubblicato oggi, su El Pais, un articolo che qui ripropongo nella versione italiana. Un grazie all'autore. G.B.)
di Michele Monina
Alla fine l'ondata nuova, il tanto temuto (da alcuni) Tsunami ha travolto la politica italiana. O meglio, come uno tsunami che si rispetti, ha cominciato a travolgerla, e nelle prossime settimane, finirà di compiere la sua implacabile opera. Se questa tornata elettorale ha detto qualcosa di concreto è...
di Helena Janeczek
“L’Illuminismo”, comincia il saggio di Immanuel Kant, “è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso”. Ora che, sull’orlo del baratro, abbiamo ottenuto la libertà vigilata da Berlusconi, tocca vigilare sui pericoli che già si delineano nel futuro politico.
Ma per portarsi avanti, conviene guardarsi indietro. Fare luce su tutto quanto abbia gettato un intero paese in uno stato di minorità rispetto...
di Francesco Pecoraro
Anni e anni a ragionare sul Merda & sulla Mutazione Antropologica. Anni coi nuovi barbari a Porto Cervo. Anni di pubblici additamenti del Conflitto di Interessi. Anni a scrivere e parlare di Lodo Mondadori. Anni di Previti. Anni che ancora c’erano Cofferati & Epifani. Anni a ragionare sui veri motivi della Scesa in Campo. A dire del Processo. A chiedersi se l’inizio di tutto sia stato Colpo...
di Helena Janeczek
C’è stata l’irruzione dell’imprevisto nella moria protratta dell’era Berlusconi, nell’inflazione di sempre nuovi nomi di donne, mediatori, inquirenti. Sono giorni che in rete - su Facebook in particolare – continua a propagarsi l’intervista alla escort Terry de Niccolò, e nella foga dei commenti resuscita un sentimento riversato ormai quasi per consuetudine e senso del dovere su Silvio Berlusconi in persona, persino quando viene intercettato mentre dice di...
di Giovanna Cosenza da DIS.AMB.IGUANDO
Ieri – l’abbiamo visto – i media puntavano su una intercettazione inutile come notizia (non c’era nulla di nuovo), ma utile a vendere di più.
Oggi invece, vivaddio, le prime pagine sono più interessanti: puntano sui numeri, sulla quantità.
«Centomila intercettazioni» (Corriere, Repubblica), «Trenta ragazze per il premier» (La Stampa), «Tutte le escort» (Repubblica) mettono Berlusconi «sotto scacco» (Il Riformista), lo fanno «prigioniero» (L’Unità), lo...
di Marco Rovelli
(il manifesto, 24/5/2011)
"Milano non può, alla vigilia dell'Expo 2015, diventare una città islamica, una zingaropoli piena di campi rom e assediata dagli stranieri a cui la sinistra dà anche il diritto di voto". Il Caro Leader - trovandosi d'un tratto di fronte alla catastrofe personale, frantumatosi lo specchio narcisista come per Dorian Gray - invoca gli spiriti, raschiando il barile. E in fondo al barile c'è...
di Chiara Valerio
Si impara prima della scuola, dopo la scuola, nonostante la scuola. Tuttavia purché questa esperienza comune non si trasformi in metafisica, la scuola deve esserci. L’articolo 33 della Costituzione stabilisce che Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato e che La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la...
di Franco Arminio
Berlusconi ha paura di morire. Questa paura è comune a tutti gli uomini, ma in Italia, cuore del cattolicesimo, che ha alimentato la sua potenza giocando tutto sul memento mori, il timore della morte è assai più potente.
Accumulare potere e ricchezze è un tentativo come un altro di esorcizzare la morte. Un tentativo penoso e vano, mano a mano che si invecchia, che ci si avvicina al...
di Helena Janeczek
“Sembra la sceneggiatura di un film di Natale, con Christian de Sica che implora di rilasciare Belen spacciandola per la nipote di Chavez”, disse qualche mese fa Carlo Freccero, invitato da Gad Lerner a commentare la telefonata in questura, pietra di inciampo di Berlusconi. Parlava di una trama da neorealismo che, grazie alla trovata del primo attore, vira sulla commedia all’italiana - “questo genere così mortuario in...
di Chiara Valerio
Finalmente tutto ha di nuovo, se non un ordine istituzionale, almeno una motivazione superiore, nobile e quasi anacronistica. L’irrespirabile clima da fine dell’impero che aveva avvelenato la nostra politica interna con incredibili eccessi di linguaggio, pensiero, atteggiamenti e moine non era che un cattivo odore persistente. L’impressione, condivisa e agghiacciante, di programmi e proclami politici somiglianti a palinsesti televisivi, di interviste ripetitive quanto monologhi stanchi di un...
di Marco Rovelli
Forse non andrà in porto l’ultimo progetto berlusconiano, ché le problematiche giuridiche rischiano di affossarlo in corso d’opera, ma di certo è un segno preciso della ridotta in cui il Cav. si trova, e dell’azzardo che è costretto a tentare per uscirne e spiazzare il “nemico”. Chiamare il post-Pdl “Italia” è nient’altro che una vera e propria dichiarazione di guerra civile. Non sembri eccessiva e iperbolica questa...
di Simone Barillari
***
Berlusconi muore e, ahimè, anche in paradiso leggono «Repubblica» e «l’Unità», e quindi lo mandano all’inferno. Lui va lì, ma dopo qualche giorno non può stare fermo, si tira su le maniche… perché c’è tutto che non funziona: non arrivano le fruste, non arrivano i martelli… non arriva niente. Morale: in un mese l’inferno va a posto. Allora dal purgatorio, dove hanno tanti guai, lo chiamano su....
di Andrea Cortellessa
Note sul regime biospettacolare di Berlusconi
Nel paesaggio in rovine, nella facies hippocratica del presente che illustra – tormentoso prima che esilarante, come pure non riesce a non essere – La Suburra di Filippo Ceccarelli, una scena in apparenza meno torrida di altre colpisce, però, con una violenza speciale. Siamo ancora in una fase primordiale di quello che, per la famiglia Berlusconi, diverrà la primavera seguente uno psicodramma...
di Marco Mantello
C'è qualcosa di grottesco nelle ultime rivelazioni giornalistiche targate Bunga Bunga ed è il “come”. Se cadrà qualcuno, sarà l'Icona, non certo il sistema di potere che c'è dietro all'Icona, il Vaticano, la Brianza e il Nord Est interiori, le mafie e i reality show. Mi disturbano, non poco, le modalità della caduta, l'idea che l'importante è farlo cadere, perché penso al 'dopo'.
Certo poi l'icona si...
di Fabrizio Tonello
Il problema di Silvio non sono i nemici, ahimé spesso confusi e pasticcioni, bensì gli amici: l’avvocato Ghedinescu giova alla sua immagine pubblica? E, quando si presenta in tribunale con una goccia di sangue all’angolo della bocca, risolve i guai giudiziari del presidente del consiglio? C’è chi ne dubita (lo stesso Berlusconi, ultimamente).
Tuttavia Ghedinescu appare come un fiero paladino, Orlando a Roncisvalle, se messo a confronto con...
di Chiara Valerio
Di Vendola mi piacciono l’intelligenza e le parole. Pure i suoi capelli brizzolati. Mi piace perché ha capito, con Deleuze e Guattari che non ci manca la comunicazione, ne abbiamo anche troppa, ci manca la creatività. Ci manca la resistenza al presente. Mi piace, di Vendola e dei suoi, la fiducia nella lingua italiana, nella sua possibilità di dire le cose con un gergo che non sia...
di Andrea Cortellessa
Piccola premessa metodologica, o deontologica. È insopportabile che sulla questione del pubblicare o meno per Mondadori si sospettino coloro che intervengono di farlo per più o meno confessabili interessi personali. Qualcuno, pensando di scherzare, ha definito questa pratica di delegittimazione «metodo Boffo». In Italia c’è poco da scherzare, oggi, su questo. Personalmente, come altri partecipanti a questa discussione, ho fatto in passato dei lavori per Einaudi, e...
di Franco Cordelli
Il primo libro da me consegnato a Einaudi è del 1990, dunque fuori gioco. Ne ho pubblicati altri due, uno nel 1996 e uno nel 1999. In quegli anni al governo c’era il centro-sinistra. Credevo che Berlusconi fosse spacciato. Credevo che si sarebbe fatta una legge sul conflitto d’interessi. Più in generale, non avevo percepito la questione dell’opportunità di “lavorare” o meno per una casa editrice di...
di Christian Raimo
La scena politica italiana presente assume ogni giorno tratti più spettacolari e tardo-imperiali: un’apocalisse di serie b, un viale del tramonto scalcinato, una tragedia che si è già trasformata in farsa e che si ripete come in una sit-com in sindycation sui canali satellitari, l’audio delle risate registrate ormai usurato. Le varie narrazioni che Berlusconi ha sdoganato negli ultimi anni sono diventate un modello pervasivo, ritrovabile in...
Proponiamo alla riflessione e alla discussione dei lettori di NI il seguente testo di Wu Ming tratto da Wumingfoundation/Giap
Ricapitoliamo: Berlusconi attacca Gomorra. Lo aveva già fatto, ma stavolta é più esplicito.
Saviano giustamente fa notare che Berlusconié proprietario della casa editrice che pubblica il libro, e chiama in causa quest'ultima: "Si esprimano i dirigenti, i direttori, i capi-collana".
Si esprime invece Marina Berlusconi, più in veste di figlia che di editrice.
Saviano...
di Evelina Santangelo
«Il silenzio è complice»; «la mafia pratica l'isolamento come una precisa strategia di indebolimento di chi la vuole contrastare»; «la mafia è una subcultura che si può sconfiggere solo con una presa di coscienza culturale collettiva, una mobilitazione sociale e civile».
Molti della nostra generazione (al sud, almeno) sono cresciuti con questi insegnamenti, se ne sono nutriti, ne hanno fatto parte integrante della propria identità, li hanno sentiti...
Anche la foto di copertina che ovviamente lo ringiovanisce non rimanda più alla cura di sé e al trucco seduttivo ma propone lucentezze oleose ed emana un forte odore di Prep, cattiva colonia e pensiero stantio, sembra il cartellone di una barberia meridionale, di quelle che stavano sotto l'invitante scritta "taglio italiano". Anche il ricorso alla foto-patacca è insomma così smodato da rivelare Berlusconi nella sua verità più...