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Lost in translation

di

Francesco Forlani

Qui poesia del nostro tempo presenta l’Archivio virtuale de L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti italiani in dialetto e in altre lingue minoritarie, a cura di a cura di Manuel Cohen, Valerio Cuccaroni, Rossella Renzi, Giuseppe Nava, Christian Sinicco

Manuel che mi aveva voluto nell’antologia mi chiese di provvedere alla traduzione in italiano dei testi scritti in furlèn, nel mio idioletto come del resto ogni poeta aveva fatto per le proprie composizioni in dialetto. È stata la sola volta in cui ho tentato di autotradurmi e sinceramente non so se l’esperimento sia andato a buon fine. Essendo il furlèn una creolizzazione di tutte le esperienze linguistiche in cui mi ritrovo la difficoltà maggiore che ho riscontrato è stata nella sua riduzione a una sola lingua, in questo caso l’italiano quasi standard. Voi che dite?

da Il peso del Ciao
Paysage du Sarrà chi sa

(Su una canzone di Renato Forlani e Roberto Murolo)

Sitte sitte facimme, sitte sitte
Que personne ne puisse entendre nos lèvres
A lingua emmocca e’ vase a’ schiocche a’ schiocche
On dirait une fièvre une maladie, un attrape-bouches
Facimme allore sitte sitte allore faie
Ton corps vêtu se déshabille d’une lumière rose
Sta luna chiena chiena, sta curona e spine
Tu me chouchoute: meurs! tu me murmure: vis!
Sitte te staie e chiù sitte ie nun me saccie
La profondeur des yeux dépend de la posture des jambes
Tu me fai suspirà ie te voje bbene
Ton vague à l’âme enjambe, mon respire claque
Cu sti vase facimme sitte sitte, mo mo mo
Je suis Tristan, mais tu t’appelles Juliette
Tu m’adduvine a vocca ie m’annammore
Tu me caresse, je brûle, je deviens chandelle
Sti vase sitte sitte, sàrra sàrra
Ta peau s’enflamme à l’eau de ma salive
St’addore è rose e ciure ’mbuttunate
Une fière créature, une musique lointaine
Sitte facite sitte, vuie facite sitte?
Tu étais mon songe, mon demain, mon hier
Che all’intrasatte mo cull’ate staie
Tu te souviens de moi? Dis-moi, j’existe?
Sitte facite sitte mo chiù sitte maie
Là j’aimerais siffler-divine-ta bouteille
à faccie toie m’embriaca, e sò curtielle e mmane
Je dégueulerais ton âme, comme une chose vive
Sitte sitte facite, facite sitte sitte
Aux larmes citoyens jettate ’e mmane
Il n’y aura plus personne et chiù nisciune sape,
Saura celui qui sait, sarrà sta luna chiena

 

Zitti, facciamo zitti zitti / Che nessuno possa sentire le nostre labbra / la lingua in bocca e i baci a schiocchi a schiocchi / che poi uno dice è febbre, malattia, un acchiappabocche / facciamo zitti zitti allora zitta fai / il tuo corpo vestito d’una luce rosa è spoglio / con questa luna piena piena, questa corona di spine / e mi sussurri: muori! E mi mormòri: vivi / Zitta te ne stai zitta ed io zitto non mi so stare / la profondità degli occhi alla postura delle gambe tiene / tu mi fai sospirare t’amo / l’onda tua all’anima s’ingroppa, il mio respiro schiocca / con questi baci facciamo zitti zitti / Sono Tristano e tu ti chiamerai Giulietta / e m’indovini la bocca io m’innamoro / e mi carezzi, brucio, divento cera / e questi baci zitti zitti, sarà, sarà / la pelle tua s’infiamma all’acqua della mia saliva / quest’odore di rose e fiori fasciati / una creatura fiera, una musica lontana / Zitti, ora voi fate zitti zitti? / eri il mio sogno, il mio domani, ieri / e all’improvviso te ne stai da un altro / e ti ricordi di me? Dimmi, esisto? / Zitti, fate più zitti, zitti più che mai / ora che desidero baciare il collo della tua bottiglia / la faccia tua mi ubriaca, e coltelli sono le mani / vomiterò l’anima tua, come una cosa viva / zitti, fate zitti zitti fate / alle arti compagni gettate le mani / non risarà nessuno più e nessuno mai saprà / saprà soltanto colui che sa, sarà una luna piena

 

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francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
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