
Crepuscolo, respirare
di
Petr Král
(traduzione dal francese di Paola De Luca)
Fuori dal nostro abbraccio, tu ti dici vuota –
anche la città, malgrado la calca nelle stradine – farragine di
moto e di bimbe scure, dei panni sventolanti ai balconi e
lo sguardo fisso delle vecchie
sull’uscio, davanti alla grotta con l’ammiccare dello schermo –
anche lei respira più in là, da una piazza deserta.
Far scorrere lo sguardo avido in mezzo ai fiati della folla
spargerlo poi nello scintillio delle posate sulla
bancarella d’un mercante
vicino al lungofiume, sul ciglio del parco ;
distrattamente asciugare con una manica il lustro della ringhiera
prima che una stella, alta sulla scalinata, buchi il cielo grigio.














