di Chiara Valerio
Sui destini degli individui, la letteratura ha pretese assai più potenti dell’esperienza stessa. Esercita un’azione esaltante ma spietata. (…) A confronto con la letteratura, la realtà empirica, ingiuriata per millenni dai poeti, è capace persino di mostrarsi costante, clemente, cordiale. (L. Koch, Abitare fra gli archetipi). Cuori infranti di Rosetta Loy (nottetempo, 2010) è un distico di favole nere, in cui l’amore vince su ogni altra cosa e nel quale ogni altra cosa è la vita degli altri. Un libro che vanta e ottiene pretese sugli accadimenti, sui gesti, sulle esitazioni. Racconta due delitti della nostra storia recente quasi fossero fiabe per la notte, la strage di Erba e il delitto di Novi Ligure.











