di Chiara Valerio
Allo stesso modo, molti scrittori non si mettono al lavoro con l’idea di scrivere un semplice libro, ma direttamente un best seller. Questo ha comportato una piccola rivoluzione copernicana: da categoria di mercato il best seller è diventato un vero e proprio genere letterario. Come scrivere un best seller in 57 giorni di Luca Ricci (Laterza Contromano, 2009) è un manuale di sopravvivenza al mondo letterario italiano. Anche se è ambientato a Parigi. Non saprei come altro definirlo. Forse un anestetico allo snobismo o una sacca di apnea nei fumi del sistema culturale. Forse un pamphlet fintamente non polemico sulla critica letteraria. Forse ancora un trattato di entomologia su come, se un impiegato può trasformarsi in uno scarafaggio, quattro scarafaggi possono trasformarsi in uno scrittore. Il viceversa rimane tuttavia un problema aperto. Se uno scrittore, calpestando il suo ego, negando la sua ossessione di essere uguale a se stesso o simile a un altro scrittore (sempre morto), saltando a piè pari l’imbarazzo di porsi domande non retoriche, e ammesso che ci riesca, decidesse di trasformarsi… quanti scarafaggi ci vorrebbero?




Sabato 24 Ottobre 2009 




