[L’immagine è presa dal sito astronomie.nl]
di Christoph Schröder
traduzione di Elisa Perotti
Mercoledì verrà resa nota la longlist del Deutscher Buchpreis – e catturerà l’attenzione del mondo letterario fino alla fiera del libro. Ma perché?
Una volta era tutto molto semplice e alla luce del sole: se sulla lista del “Quartetto letterario” c’era un certo romanzo, le rispettive case editrici potevano iniziare tranquillamente a ristamparlo – che il libro venisse elogiato o stroncato aveva poca importanza: il giorno successivo sarebbe stato comprato. Era una legge a cui ci si doveva attenere. Oggi c’è Elke Heidenreich. Lo smercio si svolge pressoché allo stesso modo, ma è senza dubbio lodevole la sua scelta mirata per le case editrici minori, che concretizza accompagnando le inquadrature dei loro libri con l’esortazione “da leggere!”. E oltre a lei? Chi indirizza gli acquirenti? Chi ancora detiene la supremazia nell’interpretazione ed esercita una qualche influenza? Chi decide quali titoli di narrativa verranno venduti? Una cosa è certa: gli inserti culturali contano ben poco.






di Silvio Mignano








