di Franz Krauspenhaar
Essere imprenditori, si sa, costa sacrificio e responsabilità. Se poi si è imprenditori nel settore sanitario, questa responsabilità aumenta di intensità e di significato, esponenzialmente.
La triste, assurda vicenda dell’ospedale Santa Rita di Milano, dove le morti, molte di queste, sono divenute da qualche tempo atrocemente sospette, come se ci si trovasse, invece che in un luogo di cura, nel gabinetto del dottor Caligari convenzionato con Mabuse, diventando di ora in ora più drammatica, ci porta ad evidenziare nella nostra mente di cittadini alcune cose che spesso, nel passato, ci sono sfuggite. A parte il fatto che la malasanità in questo paese non si misura dalla rotondità delle cifra del 740, perché, convenzionati o no, è possibile morire insanamente ma in piena cura anche pagando, e profumatamente, ormai – e il caso del Santa Rita lo dimostra abbondantemente – siamo arrivati al prontuario sanitario commerciale, al catalogo d’estrazione dell’oro rosso – dicasi volgarmente sangue. Sangue nostro.
















