di Chiara Cretella
Nata in Germania nel 1966, Karin Andersen ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, che da qualche tempo sta producendo un’ottima scuola di illustratori. Nelle sue opere il tema principale rimane quello del zoomorfismo, cioè delle ibridazioni uomo-animale, che emergono per nulla inquietanti da texture bidimensionali come sfondi desktop. Il tratto passa dall’estrema definizione del computer – nelle serie dedicate alle sirene tecnologiche racchiuse in spazi angusti e surreali –, alle installazioni di personaggi, a volte appena tratteggiati, in contesti urbani alienanti. Da tali ambientazioni si evince una predilezione per i non-luoghi, anche quando essi fanno riferimento al mondo dell’immaginario.









