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Cos’è Roma

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di Christian Raimo

Dieci anni fa stavo cercando di farmi nuovi amici. Frequentavo chiunque mi stesse vagamente simpatico a pelle. Naufragavo a giocare a freccette alle tre di notte con borghesotti arricchiti dei Parioli che mi portavano poi a fare il puttan tour e mi lasciavano dormire in macchina, facevo illimitate conversazioni etiliche sulle tendenze della poesia contemporanea con fuorisede dandy, mi ritrovavo con Maurizio (che disegnava fumetti porno, insegnava basket ai ragazzini delle medie e si era inventato una rivista intitolata in omaggio a Gabriel Pontello “Ifix tchen tchen” in cui dava in allegato disegni di bambini dell’asilo che si faceva regalare dalle maestre), io e lui spersi tra le poltroncine sdrucite, a vedere in un cine d’essai Amore Tossico di Claudio Caligari, e uscendo dalla saletta imboscata e ovviamente umidissima lui commentava: “Non te rendi contro il vuoto che c’era. Ora a Roma ci sono addirittura i PIT per strada, i punti di informazione turistica! Quando siamo cresciuti c’era un vuoto che uno non riesce a immaginarsi”.

Poéthiquettes (micro etiche poetiche)

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di
Francesco Forlani
poethiquette25amigos.jpg

Genova non è finita 2

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di Blicero

Sapevo che ottobre non sarebbe stato un mese entusiasmante per seguire i processi genovesi, ma saperlo non aiuta a reprimere le emozioni che ascoltare ogni martedì e ogni venerdì i pubblici ministeri Anna Canepa e Andrea Canciani mi provoca. Il mese di ottobre è stato il mese che i pm si sono presi per rileggere i fatti di Genova a modo loro, per riuscire a presentare al mondo la loro versione della storia, la loro versione della verità, dei torti e delle ragioni. Non c’è bisogno di dire che non è la stessa che ho vissuto io. O voi.

Vecchia grafica per Nazione Indiana

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Settimana scorsa ho rinnovato la grafica di questo sito. Oggi ripristino l’aspetto precedente di Nazione Indiana. Cosa è successo?

La nuova grafica è stata accolta abbastanza bene dai lettori, ma tra i membri di Nazione Indiana ha causato forte disagio, a causa della resa dei pezzi con la nuova impaginazione. Visto che alla fine siamo i primi utilizzatori di questo sito, abbiamo deciso di ripristinare la precedente impaginazione, che è visibile adesso. Poco male: è stato interessante mettere in produzione Sandbox, che è in uso anche in questa versione, ringrazio cosi&come ed Edo Grandinetti per le proposte di disegno della testata inviate (1, 2), Bombasicilia e tutti i lettori per le segnalazioni, le critiche e i suggerimenti.

Da: Madrid (1987)

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di Cristina Annino 

La casa addosso
Ci sono volgarità anche qui da pagare. Non si può
mica aspettare ore, papavero, che un evento
ci tocchi il cervello, la sua coscienza, i nervi
ottici e il resto. Bisogna capire
svelto come una bomba senza consigli, e scendere
dal tetto. Anni luce essere felici, quasi fosse
una cosa pratica, e noi utili al mondo. Per bene.

I pionieri del Far East

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di Andrea Bajani

La prima volta che sono atterrato in Romania è stato un anno fa, aeroporto Otopeni di Bucarest, all’una e mezza del pomeriggio. Sono partito da Torino una mattina all’alba, senza sapere che cosa avrei trovato, con troppi pochi preparativi per avere delle aspettative da collaudare e troppi pochi pensieri pregressi per avere delle domande alle quali cercare risposta dall’altra parte dell’Europa. Sono partito con l’unica sensazione che quello che stavo facendo mi riguardava nel profondo. Quando sono salito sull’aereo avevo in tasca un paio di indirizzi, un numero di telefono romeno e sei o sette nominativi di aziende italiane da cercare e a cui chiedere udienza.

La solitudine del recensore

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di Sergio Pasquandrea

Ogni due mesi trovo nella casella postale un pacchetto, la classica busta gialla imbottita di cellophane. È pieno di cd, in genere almeno una dozzina, a volte anche più: la rivista per cui scrivo me li manda, perché io li recensisca.
A casa apro il pacco, do un rapido sguardo ai cd, poi sbrigo subito il lavoro più noioso (“quello che non vuoi fare, fallo subito”, diceva mia nonna): apro un file word e trascrivo tutti i dati di tutti i dischi, autore, formazione completa, etichetta, numero di catalogo, distribuzione, lista dei brani.
Poi li metto nel lettore, uno per volta, inserisco la funzione “random” e saltabecco da una traccia e l’altra. È quello che si chiama un “blindfold test”, una specie di moscacieca: serve per farmi una prima idea, del tutto epidermica, di ciò che il disco contiene. Butto giù qualche appunto in cui segno ciò che la musica mi suggerisce: idee, immagini, aggettivi, domande, dubbi, qualunque cosa, rigorosamente alla rinfusa. Poi inizio ad ascoltarli con la massima attenzione, uno per uno, dall’inizio alla fine, anche più volte se serve; se non conosco i musicisti, mi documento; e alla fine scrivo la recensione.
Detta così, sembra semplice: ma non lo è affatto.

Innanzi tutto, sono convinto che un esercizio indispensabile, per chi scrive, sia mimetizzarsi nei panni di chi legge. Quindi mi capita spesso di chiedermi: ma perché uno legge una recensione? che cosa cerca? ad esempio, io: perché le leggevo, quando ancora non le scrivevo?

chroma – la città cambia colore. 18/27 ottobre

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Un progetto di Angelo Mai, Kollatino Underground, Santasangre, Spacexperience|Stalker
all’interno di extra/large_produzioni indipendenti – Festa del cinema di Roma 2007
www.extralargeonline.net

TUTTI GLI EVENTI SONO A INGRESSO GRATUITO

23/27 ottobre 2007

Angelo Mai c/o Padiglione 23 ex-Fiera Di Roma

(via dell’Arcadia 60)

Beatificazioni franchiste

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[Segnalo questa notizia, e alcuni link di approfondimento che ho tratto dal sito www.facciamobreccia.org / A. I.]

IL VATICANO MARCIA SU ROMA
498 franchisti beatificati nell’anniversario della marcia su Roma

Domenica 28 ottobre 2007, anniversario della marcia su Roma, saranno beatificati in San Pietro 498 franchisti, tra appartenenti al clero e laici, saranno beatificati perché, secondo i prelati spagnoli, sono “martiri della Repubblica”. Sarà la più numerosa delle beatificazioni mai realizzate, è prevista una folla di fedeli (filofranchisti) dalla Spagna e il battage pubblicitario delle grandi occasioni sui media italiani. La gerarchia vaticana con questa azione di massa entra violentemente nel dibattito politico spagnolo: il governo Zapatero sta per varare una legge sulla memoria che condanni il franchismo e la chiesa cattolica spagnola, supportata da Ratzinger, prende posizione in questo modo.

Fuori stagione

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di Simona Baldanzi
                                                   

Amarilli,

dal tuo nome solo può cominciare questa lettera, perché mi ha colpito sulla lista, perché un nome così non l’avevo mai sentito. Deriva dal fiore? Dall’Amarillis? Come è che ti hanno dato questo nome?
Questa è stata la prima cosa che mi son chiesta, sfogliando il giornale la mattina sull’autobus prima di arrivare a lavoro. E poi ho cercato il tuo volto su internet e l’ho trovato. Mi ha colpito la tua pelle fresca e bianca, gli occhi chiari, il tuo non sorriso, il bavero rialzato a circondare il collo, i capelli un po’ mossi, le tue sopracciglia perfettamente curate. Un angelo, ho pensato, inquadrata in una foto che ti hanno scattata senza tante cerimonie il 12/02/07 alle ore 17.00, che ha già tarpato le tue ali con quella scritta intorno Polizia Scientifica MI. Un angelo può annunciare il terrore?

Diorama dell’est #6

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di Giovanni Catelli

Caffè, Yalta

E tu sapevi tutto eterno, mi ricordo, in quei caffè del porto, a Yalta, dissipavi le penombre, con la mano leggera, l’incessante sigaretta, vigilavi sull’autunno, quell’onda più lesta, nel buio, quel rammarico di sabbie, cancellavi, le distanze dalla vita, reclamavi quei minuti, lì, per sempre, li fissavi nell’acciaio, dello sguardo più lucente, nella voce di sirena e vento, che scioglievi tra i bicchieri, lungo il fumo azzurro ed il silenzio.

Gomorra e dintorni: Giovanni Meola

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estratto da “LO SGARRO”
di
GIOVANNI MEOLA

Bello Pulecenella, l’avarrìa voluto fa’ comme mestiere ; invece i’ tengo ‘a guerra ‘ncapa, cu mme e cu ll’ati, e mi si deve portare rispetto per questo.
Voi pensate che è facile ?
Non è facile uccidere una persona dopo l’altra e farne uccidere altre, tante altre.
Ogni sbaglio punito con la vita, ogni sgarro pagato con la morte.
Io sono il giudice, il boia e il becchino : songo ‘nu boss in piena regola !

E la storia mia non è diversa da quella di tutti gli altri mariuoncelli ca se so’ fatti boss e capitani di squadra e di morte.
Sulo ca po’ uno sulo, sulamente uno addiventa ‘o rre !

Il trono di Grazia

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di Demetrio Paolin

Ad Annalisa

Salirono in macchina. Il viaggio fu piacevole, l’aperta campagna s’apriva a un verde smagliante dintorno. Una primavera forsennata che aveva deciso dimostrare tutta la sua bellezza. Arrivarono a una chiesa. Non era niente di che, un edificio scarno e mezzo abbandonato.
“E’ sconsacrata, sai?”
“Ah…”
“Ma un’associazione culturale vuole restaurarla. Facendo i lavori hanno trovato dentro una cosa molto interessante: una tela di dimensioni grandi, di fine Cinquecento, conservata in pessimo modo, ma che io sono riuscito dopo un anno di lavoro a salvare. Ecco volevo farla vedere a te per primo”.
“Perché? Mica c’è un personaggio che mi somiglia”.
“No, ma appena la vedrai credo che ti sarà tutto chiaro”.
Entrarono, attraversarono la navata, salirono sull’ambone e si diressero dietro il grosso altare. Lì Silvio aveva allestito il suo studio di restauro. Vicino al muro appeso e tutto coperto, c’era il grosso quadro. Silvio accese le luci giuste: “Ora chiudi gli occhi e aprili solo quando te lo dico io”.
“Se non fossi mio fratello – sorrise Tommaso – penserei che mi stai facendo la corte” e quindi chiuse gli occhi.
“Ecco, aspetta, ora puoi aprirli”.

(Ancora) su “Gomorra”

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di Andrea Inglese

(Questa scheda critica è uscita sull’ultimo numero di Allegoria.)

I pregi di Gomorra. Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra sono strettamente connessi a ciò che questo libro non è, non riesce ad essere o non può essere. Gomorra ha la movenza del libro d’inchiesta, e Saviano si è formato, come scrittore, nell’ottica dell’inchiesta. Ma presto, pagina dopo pagina, ci si rende conto che qualcosa ha rotto e travolto i confini del libro d’inchiesta, un’esigenza espressiva e conoscitiva che impone alla scrittura un ritmo ossessivo, una pretesa di irretimento totale del fenomeno camorristico.

La teoria dell’inferenza corrispondente e il terrorismo

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di Bruce Schneier

Due persone, uno sperimentatore e un soggetto, sono sedute insieme in una stanza. Lo sperimentatore si alza e va a chiudere la porta, e la stanza si fa più tranquilla. Il soggetto molto probabilmente crederà che lo scopo dell’azione dello sperimentatore (chiudere la porta) era quello di rendere la stanza più tranquilla.

Questo è un esempio di teoria dell’inferenza corrispondente. Le persone tendono a dedurre gli scopi, e anche il temperamento, di qualcuno che svolge una certa azione basandosi sugli effetti delle sue azioni e non su fattori esterni o situazionali. Se vedete qualcuno picchiare un’altra persona con violenza, presumete che quell’individuo voleva farlo e che è una persona violenta, e non che si tratta di un attore che interpreta una parte. Se leggete la notizia di qualcuno che rimane coinvolto in un incidente d’auto, presumete che sia un pessimo conducente e non che si sia trattato di un colpo di sfortuna. E, venendo al tema di questo articolo, se leggete qualcosa che riguarda un terrorista, presumete che il suo scopo ultimo sia il terrorismo.

a gunless tea

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di Marco Giovenale

“one night”, she said to the employee at the reception, “iskar had lit a cigarette and was inhaling deeply, try to imagine it happening, in the animal corner”

he passed a soothing hand on a horse’s muzzle in seeing telegraph avenue ear-phone, to close the mouth which pronounced these horrible words,

and he turned to walk back. he fell beside her. they did not exchange a word. a procession of rooms. “begin”, said he, “to remove the dead, and make the women help you”.

“i heard a car, mr. fallon leave?”, she closed her eyes and whispered something. she listened to him with an amused air.

candles off. penny wept over his words. the bear willy cardosi asked to see the autopsy photos and led him up the stairs to the bedroom where he felt suddenly weak with nausea.

“you’ve got a bad fever”, said the fever.

Antrim, La vita dopo, e l’estetizzazione del dolore

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di Christian Raimo

Perché un libro lacerante, divinamente scritto, narrativamente vincolante come La vita dopo di Donald Antrim (Einaudi, pag. 185, euro 17) è passato quasi del tutto inosservato in Italia, tanto che io, il 15 ottobre, in una delle librerie più grandi di Roma, ne ho comprato la seconda e ultima copia dall’inizio dell’anno, dato che delle ventuno che avevano ordinato a febbraio ne avevano già riconsegnate in resa diciannove? È un problema di iperfetazione del mercato editoriale? (Se vi capiterà mai di lavorare in una casa editrice e di leggere i dati di vendita, vedrete che in genere la curva delle vendite è – può essere – ascendente nelle prime due, tre settimane, e poi crolla miseramente)

Ruggine insonne

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neil_young.jpg

di Gianluca Veltri

Perché rimarcare dieci anni dall’uscita di un album live? Spesso i dischi registrati dal vivo sono puramente celebrativi, quando addirittura non tradiscono una creatività col fiato corto. È raro che un live ci fornisca tante indicazioni su un artista. Ma per Neil Young non è così. I suoi album dal vivo sono emblematici, ricchi di segni e sintomi, più utili a cogliere indicazioni di rotta e precisazioni stilistiche di quanto non lo siano i dischi incisi in studio.

L’Ulisse 9 è on-line

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È on-line il nuovo numero de L’Ulisse , rivista monografica di poesia, arti e scritture diretta da Alessandro Broggi, Stefano Salvi e Italo Testa.

Poesia e teatro, teatro di poesia (Vol. 1)

Dall’editoriale di Italo Testa:

“Ci chiedevamo: esiste il teatro di poesia? È esistito nella tradizione novecentesca, è deflagrato sulla scena italiana? Avevamo una domanda più radicale: non la performance, l’intrattenimento, la poesia spettacolare.
Poi le sigle iniziano a scorrerci davanti agli occhi: teatro di parola, teatro dell’urlo, teatro in versi, teatro versificato… Un excursus sul novecento ci porta subito alla deriva in una selva di nomi, definizioni, manifesti, tentativi di rottura. Eppure in questione è sempre la lingua, la sua rigenerazione in un corpo fisico e nell’azione.

Arte e vita nelle città

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Esperienze e idee per la trasformazione urbana e la qualità sociale

Convegno internazionale
promosso da Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei
a cura di Gabi Scardi
Venerdì 19 ottobre 2007, ore 9.30 – 19
Triennale di Milano, Viale Alemagna 6
ingresso libero

Il convegno – organizzato dalla Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei con La Triennale di Milano e la collaborazione di Viafarini–Associazione per la promozione della ricerca artistica, Milano, nell’ambito di inCONTEMPORANEA-La rete dell’arte – si articola in una sessione dedicata all’esposizione di case histories e di considerazioni teoriche da parte di personalità del mondo dell’arte internazionale, e in una successiva fase di scambio sul tema della progettualità artistica come concreta e non occasionale opportunità di intervento urbano.
Partecipano al convegno artisti, teorici, associazioni e operatori a vario titolo impegnati nella produzione e promozione di interventi di arte pubblica. Tra le ore 9.30 e le 16, dopo un’introduzione di Daniela Benelli, Assessora alla cultura, culture e integrazione della Provincia di Milano e di Gabi Scardi, curatrice della giornata di studio, sono previsti gli interventi di Francesca Zajczyk, Jeanne van Heeswjk, Nathalie Zonnenberg – Bureau Beyond (Utrecht), Maria Papadimitriou, Cesare Pietroiusti, Pelin Tan, Bartolomeo Pietromarchi – Fondazione Olivetti, Pier Luigi Sacco.
Segue dalle ore 16.30 una tavola rotonda moderata da Pier Luigi Sacco, cui partecipano Gennaro Castellano – Reporting System, Francesca Comisso – a.titolo, Anna Detheridge – Connecting Cultures, Jochen Gerz, Multiplicity.lab, Alessandra Pioselli, Marina Pugliese, Marco Scotini, Claudia Zanfi – aMAZElab.

La giornata di studio sarà seguita da un workshop destinato ad artisti interessati ad approfondire le tematiche in questione. Il workshop si terrà negli spazi di Viafarini – Associazione per la promozione della ricerca artistica (Via Farini 35, Milano) il 20 ottobre 2007. Visiting professor: Maria Papadimitriou.

Red Oktober – idee per la sinistra

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Il partito
di
Vladimir Majakovskij

Il Partito è un uragano denso
di voci flebili e sottili
e alle sue raffiche
crollano i fortilizi del nemico.
La sciagura è sull’ uomo solitario,
la sciagura è nell’ uomo quando è solo.
L’ uomo solo
non è un invincibile guerriero.