A partire da venerdì, 12 ottobre, ore 21.00, a Milano, Spazio Gedeone, in via Coni Zugna 4, si avviano i corsi per piccoli gruppi (max 6 persone) del Corso di Poesia Integrata. Le parole che trasformano di Biagio Cepollaro. Per conoscere i fondamenti di quest’approccio all’ascolto e alla lettura della poesia si può scaricare Biagio Cepollaro, Intervista su Poesia Integrata realizzata da Sergio La Chiusa www.cepollaro.it/CepInconTes..pdf e per informazioni e iscrizioni si può far riferimento al sito www.cepollaro.it\corso\Corso di poesia integrata.htm e alll’indirizzo poesiaintegrata@hotmail.it
La società sparente
Questa che segue è la prefazione di Gianni Vattimo al volume La società sparente, scritto da Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio, Neftasia Editore, Pesaro, 2007.
Nel gennaio del 2005, Emiliano Morrone mi spedì per e-mail una lettera aperta pubblicata sul suo giornale, «la Voce di Fiore». Con questa, appoggiato da giovani, mi proponeva come candidato sindaco nella città di Gioacchino da Fiore, dove nel 2004 ero stato per un congresso internazionale sull’abate.
Con qualche perplessità, accettai, certo che non avremmo vinto ma che un po’ di movimento avrebbe aperto degli spazi politici.
Soprattutto, mi intrigava il progetto, costruito dal basso e da giovani – non tutti. Mi appassionai sempre di più in campagna elettorale, nonostante un primo scetticismo dovuto all’esperienza.
Percorsi
di Antonio Sparzani
Sono stato negli Stati Uniti nell’anno accademico 1971-72. Durante l’estate del ‘72 ho viaggiato in macchina da costa a costa, da New York a Santa Barbara, uno dei campus dell’Università della California. Viaggiavo sfruttando ospitalità organizzate di famiglie più o meno benpensanti degli States, oltre a campeggi e occasionali motels. Cercavo di fare il turista intelligente e partecipe, però facevo il turista. Volevo vedere gli spazi sconfinati dell’ovest, le montagne e le praterie. Volevo anche vedere con i miei occhi gli ‘indiani’, quelli della mia adolescenza dei “film degli indiani” e quelli che avevo poi imparato almeno vagamente a rispettare e a rivalutare. La militanza di allora fortunatamente insegnava anche questo fatto elementare, che gli oppressi, anche se non sono più buoni degli altri, vanno rispettati e, forse più degli altri, guardati come persone.
Il Tempo annullato – Prove tecniche di eternità
di Elio Paoloni
Rispondere immediatamente, senza formulazioni lambiccate. Cos’è l’eternità? Un susseguirsi infinito di tempo, giusto? Un’infilata di secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni, secoli, ere. Una coordinata orizzontale, una fascia millimetrata inteminabile. Un incubo. Al catechismo nessuno di noi aspirava al Paradiso: quella cosa che comincia dopo la morte, da un’altra parte, e va avanti senza interruzione, senza fine. Giorno dopo giorno a contemplare la luce, senza neppure i comfort sensuali dei maomettani. Che palle.
Conversazioni con Giuliano Mesa
Il Centro Culturale
La Camera Verde
[Roma, via G.Miani 20]
presenta
CONVERSAZIONI CON GIULIANO MESA
Primo ciclo: 11 ottobre – 6 dicembre 2007
Per sempre
di Christian Raimo
Questa è una recensione a Per sempre di Edoardo Nesi.
Ma bisognerebbe fare prima un discorso articolato, complesso sul processo di “ferdidurkizzazione”, di infantilismo di ritorno, che sta avvenendo in Italia. Nel romanzo di Gombrowicz, Ferdydurke, un Gregor Samsa qualunque, un trentenne, si sveglia una mattina e si ritrova trasformato in un adolescente.
E proprio una mutazione di questo genere è quella che riguarda, nell’immaginario e poi nella realtà, anche la generazione di trentenni nostrani, che ogni giorno vengono presi e trattati come – alla lettera – dei bamboccioni.
Togliere parole
Ho sempre pensato che, in un certo senso, il lavoro del poeta non sia aggiungere parole al mondo, ma toglierne; strappare brani di silenzio e di contemplazione al frastuono e all’orrore che del mondo sono il codice genetico. Anche ora non intendo aggiungere urla alle urla, del resto non saprei nemmeno calcolare i secoli di silenzio necessarî per cancellare le quattro frasi di Marco Travaglio che riporto qui sotto e che riprendo dal blog di Beppe Grillo.
“Allora come si risolvono questi problemi? [gli immigrati clandestini, se ho capito bene] Facendo fatica, facendo politica, facendo delle norme che servano, delle politiche sull’immigrazione di integrazione o anche di repressione nei confronti dei clandestini, identificarli, prendere le impronte. Se è razzismo prendere le impronte a loro, prenderle anche agli italiani, anche a tutti noi e anche il DNA, così ciascuno avrà il suo nome e non potrà dare false generalità. Questo lo si fa investendo soldi e non finendo sui giornali.”
Tuttavia, pur diffidando delle lapidi, voglio qui erigerne una, caduca e telematica, alle voragini di puro, ghignante odio che in questi giorni, semplicemente con più chiarezza del solito, vedo spalancarsi in ogni luogo dell’umano. Mi vergogno, penso che davvero dovremmo vergognarci tutti.
Ottobre piovono libri
Ottobre Piovono libri
Napoli – Castellammare di Stabia 17ottobre / 12 novembre 2007
Il libro montagna
il libro che va da maometto
4 appuntamenti per far muovere
la lettura in provincia di Napoli
Una rassegna dedicata alla lettura e pensata per promuovere alcune tipologie di libro che hanno normalmente scarsa diffusione e poca visibilità. Completamente gratuita e aperta a chiunque voglia imparare a leggere, a fare o a scrivere libri. Si compone di appuntamenti didattici (corsi di scrittura e di confezione editoriale) e spettacoli pubblici (poetry slam, concerto, esposizione), uno per ogni tipologia: il libro di poesia (orale), il saggio, il libro musicale (audiolibro), il libro d’artista.
È nata l’associazione Mauta
I redattori di Nazione Indiana 2.0 hanno nello scorso mese di maggio fondato Mauta, una Associazione che si propone di promuovere iniziative culturali nel più ampio senso del termine mediante vari strumenti di comunicazione. Il primo di questi strumenti esiste già ed è il blog Nazione Indiana.
Altri strumenti sono stati e saranno le Letture Indiane, occasioni nelle quali i soci di Mauta hanno avuto un contatto non virtuale con il pubblico, e la produzione di documenti cartacei che lascino una traccia materiale dell’attività dei soci sia in quanto singoli autori sia in quanto collettivo di scrittura, divulgazione, produzione creativa.
L’associazione Mauta ha un suo sito (www.mauta.org), nel quale verranno riportate e aggiornate le notizie sulle sue attività. L’appartenenza alla Associazione è regolamentata da apposite norme che sono spiegate sul sito.
lit-link parade – Top 10 (from Google)
1° Roberto Saviano————-379.000
2° Giuseppe Genna————–267.000
3° Valerio Evangelisti————218.000
4° Babsi Jones———————167.000
5° Giulio Mozzi———————121.000
6° Carlo Emilio Gadda———120.000
7° Tiziano Scarpa—————–74.700
8° Gianni Biondillo—————-54.900
9° Giorgio Manganelli————54.600
10° Tommaso Landolfi———-43.800
Passi spiegati
di Mariasole Ariot
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Ho contato i minuti senza tener conto del tempo, quando mi sono accasciata alla decima delle sedie chiamate sedute.
Aveva gli occhi stupidi, i tacchi alti, una vetrina di manuali, sulla testa e mi sorrideva elencando le solite domande di dettaglio – ché la circostanza, in quelle stanze, non concede alcun dubbio. Poi mi ha stretto la mano, debole, e mi ha detto: «Vede, ogni sua parola, i suoi gesti, la frenesia del suo cervello e la sua sete sono null’altro che sintomi. E come tali vanno trattati. Questo è bene lo capisca – e se non la capisce, tanto meglio: si affidi a noi. Non posso prometterle di ricominciare a vivere, ma se prende questo almeno non avrà più voglia di morire. E poi, guardi che io mica ho deciso la mia professione per fare del male alla gente, sa? Lo giuro. » Cento grammi al giorno. Quando il corpo avrà la corazza più dura, potremo aumentare fino a cinquecento.
Stronzi di successo
di Andrea Bajani
A un mese dalla sua uscita in libreria, Il metodo antistronzi è un successo. Il manuale di sopravvivenza aziendale firmato dal professore di Ingegneria sociale Robert L. Sutton, pare proprio vada a ruba. Questo mi sembra un dato interessante, non tanto perché certifica la sana e robusta costituzione del nuovo marchio editoriale Elliot, quanto perché dice il tasso di frustrazione che alberga nel mondo. Mai come nell’ultima settimana mi è capitato di sentir fioccare tanti “stronzi” in libreria, urlati da gente che cercava il libro sui banconi. Di nuovo: più che un successo editoriale, è un allarme sociale. Si tratta di uno di quei casi in cui il tipo di ricezione di un libro è quasi più indicativa del suo contenuto.
Luci e ombre di Google: un libro di Ippolita
di Jan Reister
Il 35% dei visitatori di Nazione Indiana arriva dopo aver interrogato un motore di ricerca, quasi sempre (33%) Google. Usiamo il servizio di statistiche web Google Analytics, molti di noi usano GMail, Google Maps, Google Earth. La tecnologia di Google ha messo alla portata di tutti grandiose comodità e servizi eccellenti, ma ha causato più sottili cambiamenti sociali e cognitivi e, soprattutto, una certa inquietudine dovuta alla concentrazione di informazioni sulle nostre abitudini in rete nelle mani di un unico attore.
Luci e Ombre di Google. Futuro e Passato dell’Industria dei Metadati (IBS, BOL) è uno strumenti per capire l’industria dell’informazione digitale, presentata con chiarezza e intelligenza, analizzandone diversi aspetti (la cultura aziendale, l’open source, gli algoritmi, la privacy, quantità e qualità, la critica politica) con taglio divulgativo e con una buona selezione di fonti per l’approfondimento. E’ un’ottima prima lettura sul tema, e una chiara raccolta di riferimenti per gli addetti ai lavori.
Il libro è distribuito commercialmente ed è anche scaricabile liberamente dal sito degli autori e qui.
La punta della lingua 2007
Poesia Festival
Ancona 11-14 ottobre
Editoriale + Programma
Rieccoci a parlare di poesia con questa seconda edizione del nostro festival. Ancora una volta cerchiamo di farlo senza cadere in sterili accademismi, evitando la trappola dell’autoreferenzialità e dell’orgoglio isolazionistico, con un approccio il più possibile laico.
L’apparente riposo
di Guido Ballo
agli amici che verranno
Ecco, sono in stato di quiete, è il mio traguardo: contemplare
così, fuori del tempo. Eppure questa pace (l’orizzonte attorno
a emisfero) è come il punto tranquillo in mezzo al moto
degli uragani
(c’è sempre un punto sospeso) equilibrio delle forze
dove la calma si distende.
Perché è questo il fatto: la Terra
sulla quale riposo sembra ferma, un sostegno sicuro, ed ha
almeno due
moti, gira nel giorno e nell’anno
altri sistemi
di soli, satelliti pianeti girano con altri centri altri eclissi. Ma
anche questo involucro che trattiene la forma del
mio corpo, qui
si apre in altri sistemi: gli atomi di questo
composto provvisorio (pelle sangue ossa nervi) mentre me ne
sto fermo
girano
con altri soli e pianeti, l’infinito si apre verso il grande
si divide e moltiplica nel piccolo
i giganti non destano stupore
più di una molecola, lo spazio è sempre tempo l’energia
questo moto continuo spinge
onde invisibili passano i corpi
ne sento i viaggi, verso il piccolo il grande. Per questo sono
antichissimo
l’uomo delle origini (apparente riposo
della contemplazione) materia-plasma nel giro di tutto
l’universo.
1965
tratto da Posta per gli amici [1958-1965], in mâd, Parma, Guanda, 1970.
Diorama dell’est #5
di Giovanni Catelli
Hlavnà Stanica
Ora puoi stringere il dono dell’istante, al caffè della stazione, a Bratislava, nell’ora dubbiosa che mescola i treni e divide, l’arrivo il partire, la sosta l’addio, l’attesa il ritorno, quali sostanze aduni al ricordo, quali stagioni trattieni alla mano, senza smarrire il peso del giorno, vasta misura di brezze penombre, luci fragori, solo più largo lo spazio fra i gesti, morbido e lento il vagare dei treni, lasco e cedevole il ferro dell’ora, il sole raggiunge i vagoni del sonno, tocca in silenzio le ruggini quiete, varca gli asfalti donati al risveglio, celebra calme stanchezze d’estate.
Addio a Walter Kempowski
(Riprendo da Adn Kronos. Di Walter Kempowski, autore pressoché sconosciuto nel nostro paese, è in uscita presso Lavieri il romanzo autobiografico “Tadelloeser & Wolff”, prima traduzione di un’opera dello scrittore di Rostock in italiano. La copia era stata appena mandata al grande WK, il quale, purtroppo, non ha fatto in tempo a vederla. Se ne va uno dei più rispettati e importanti scrittori tedeschi contemporanei. FK)
E’ morto ieri lo scrittore tedesco Walter Kempowski, autore della monumentale raccolta in dieci volumi ”Echolot”, testimonianze sul periodo 1941-45. La scomparsa, avvenuta in una clinica di Rotenburg, nei pressi di Brema, in seguito ad un tumore, e’ stata annunciata dalla casa editrice Knaus di Monaco di Baviera. Nel 2005 lo scrittore ottenne il premio alla carriera Thomas Mann, lo stesso anno in cui porto’ a compimento ”Echolot’‘.
Moleskine 3
Stilos ha chiuso. In molti ne hanno rimarcato i difetti: il provincialismo delle foto e delle didascalie degli autori dei pezzi, la diffusione non proprio capillare, il tono quasi esclusivamente elogiativo degli articoli, l’assenza di retribuzione, l’eccessiva autoreferenzialità. Avendoci collaborato per 4 anni, potrei aggiungerne altri, come il fatto che spesso i pezzi venivano tagliati arbitrariamente, senza avvertire l’autore, e questo faceva infuriare molti. Ma è pur vero che il giornale nacque su basi volontaristiche, e che il lavoro di Bonina, svolto nei ritagli di tempo, doveva essere molto faticoso e ingrato. Il pregio principale è stato quello di ospitare le voci che si ritenevano meritevoli senza badare ai titoli, cosa che accade assai di rado nelle riviste letterarie tradizionali. Io fui uno di questi fortunati. Qualcuno segnalò a Bonina un mio articolo in rete e questo fu sufficiente per farmi entrare nel giornale. Lì avvenne il mio esordio su carta, se si eccettuano due fugaci comparsate su oscure riviste accademiche ai tempi dell’università.
Tutto è puro per i puri
di Giorgio Mascitelli
Colui che chiamiamo puro è chi estende alla realtà quelle cautele che noi applicchiamo solitamente verso noi stessi (Ion Cocinescu)
Se tutto è puro per i puri, cominciamo con il dire che allora il puro non sa di essere puro, ma si considera normale. Le cose saranno da lui viste nella luce della purezza che sarà la loro luce standard. Egli non potrà mai dire del mondo come gli è apparso alla sua visuale pura, ma ripeterà, come fanno tutti, almeno al principio, quelle idee sentite da altri che più gli piacciono. E dunque dirà che il mondo può essere meraviglioso o orrendo o contraddittorio o disonesto, come chiunque altro. L’osservatore esterno esperto potrà però cogliere certe sfumature nel vedere il mondo o meglio i suoi episodi, che gli proveranno la purezza del puro.
Il libretto arancione
di Christian Raimo
Purtroppo è un libro abbastanza noioso questo “libretto arancione” di Walter Veltroni, La nuova stagione (Rizzoli, pagg. 142, 10 euro), che dovrebbe essere la piccola summa delle ragioni fondanti del Partito Democratico, ed è in realtà l’edizione per libreria – ottenuta con una semplice conversione dei file da Word a XPress – di cose che Veltroni aveva già pubblicato più o meno altrove. Purtroppo – a dispetto dell’intenzione dell’autore stesso di produrre uno “shock di innovazione” – è un’occasione sprecata per chi l’ha scritto e per chi ne dovrebbe essere il destinatario; prima degli altri, forse, quelli che vorrebbero andare a votare alle primarie del 14 ottobre. Un’occasione sprecata per confrontarsi, capirsi, parlare, trovare un terreno comune, vicinanze e distanze, una dialettica, rispetto una cosa ancora così evanescente come il Pd.


