(Consigli di lettura agostani a pacchetti di quattro. Buon ombrellone, voi che potete. G.B.)
Raul Montanari, La vita finora, Baldini+Castoldi, 2018, 299 pagine
Innanzitutto: Raul Montanari è un grande titolista. Non c'è suo romanzo che non abbia un titolo evocativo, musicale, affascinante. La vita finora racconta la storia di Marco, un insegnante precario che trova un incarico in una scuola media privata in un paese dimenticato da Dio, imbucato in...
di
Bernardo Zannoni
Ho iniziato a leggere il Regno degli Amici che avevo poco da fare; tenevo il telefono staccato, non avevo appuntamenti, non volevo sentire nessuno, tantomeno me stesso.
Siccome fuori c’era anche un ottimo sole, ho pensato bene di lasciarlo a chi avesse il sorriso abbastanza facile da festeggiarlo, il silenzio di casa mia era il più bello degli amanti.
È un libro che non si perde in fronzoli, in arcuati giri...
Il filo ritrovato
di
Raul Montanari
«Lasciami stare! Basta, basta!»
«Dimmelo, Andrea. Dimmelo, e alla svelta.»
«No!»
«Dillo a me, Andrea. Altrimenti dovrai dirlo a loro.» Oh, sì. Certo che lo dirai, a loro. «Vuoi che chiami loro?»
«Lasciami stare! Lasciami!...»
Continua a muovere la testa, a scatti, disperatamente, per quanto glielo consentono le corde che lo legano alla sedia. Io giro dietro e gli passo un braccio intorno alla gola, tirandolo verso lo schienale.
«Lasciami!» grida ancora...
Gentile dottor Forlani,
le allego la risposta del Festival alla lettera di Raul Montanari relativa al Premio Scerbanenco.
Cordialmente
La nostra risposta definitiva a una polemica strumentale sul Premio Scerbanenco.
La polemica di un lettore/scrittore come Raul Montanari contro il Noir in festival di Courmayeur, che organizza da oltre un ventennio il Premio Giorgio Scerbanenco-La Stampa per il miglior romanzo noir italiano dell’anno, per noi non è particolarmente nuova. E’ difficile far...
Ricevo e volentieri pubblico questa nota di Raul Montanari (effeffe)
Lettera aperta agli organizzatori del Premio Scerbanenco, nell’ambito del Festival Noir di Courmayeur.
Potevate dirlo prima, che era tutta una messinscena!
Mi sarei risparmiato la procedura macchinosa, grottesca, mortificante di dovermi iscrivere per votare al vostro malfatto sito, rimbalzare fra link impazziti, dover dare i miei dati personali inclusi addirittura gli estremi della carta d’identità (cosa che ho fatto con molta...
di Gianni Biondillo
(Lo scorso anno mi fu chiesto da Ranieri Polese un pezzo per il suo Almanacco che quell’anno aveva come tema l’editoria. Decisi perciò di parlare della mia esperienza sul web. Le cose che ora riporto qui non sono una novità per i lettori della rete, ma furono scritte come compendio per quelli della carta stampata. Le condivido ora in prossimità del decennale come viatico della festa. G.B.)
Il...
di Pierfrancesco Pacoda
C’è una doppia, possibile interpretazione del titolo della raccolta che Mauro Baldrati ha curato per Transeuropa, Love out. Potrebbe essere, la frase, un riferimento alla ‘banalità’ del bene, alla sua assordante normalità, quasi che potessimo ragionare di sentimenti adattando a essi la forza ‘fredda’ delle emoticons. Potrebbe però essere, Love out, un invito a fare outing, a rompere l’isolamento della passione, a riappropriarsi, togliendone il predominio alle...
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di Raul Montanari
Quali sono le diversità fra Buddhismo e Cristianesimo?
Se si pensa che ci siano diversità, ci sono. Se si pensa che non ci siano, non ce ne sono.
TAÏSEN DESHIMARU, La tazza e il bastone, storie zen.
Come tutti, ho incontrato prestissimo la parola di Dio, la Scrittura. Molto prima di incontrare non solo le scritture (quelle dei grandi poeti e romanzieri che mi hanno subito affascinato) ma molte...
di Mauro Baldrati
“Livio Aragona, lei è... il miglior gialllista italiano!”
Glielo dice una signora adorante, ma continuano a ripeterglielo lettori, conoscenti, editori. “Torni a scrivere i suoi gialli” gli gridano dietro gli ospiti caciaroni di un delirante salotto televisivo dove lui partecipa come “opinionista”.
A nulla valgono le sue proteste, le sue spiegazioni. Io non sono un giallista! ripete, digrignando i denti. Ma nessuno lo ascolta. Nessuno è interessato. Livio Aragona...
di Mauro Baldrati
Esistono dei romanzi che seguono un percorso apparentemente obbligato, che neanche l’autore – talvolta identificabile col conduttore di una diligenza lanciata lungo un itinerario da lui stesso stabilito – riesce a modificare. Vanno avanti per i fatti loro, perché così sono stati iniziati, indirizzati. I motivi posso essere diversi: certe caratterizzazioni di personaggi molto forti, più forti del loro creatore, che vede ridursi sempre più i margini...
Sui recenti fatti accaduti a Pistoia Raul Montanari ha scritto su facebook una nota struggente. Ne riporto un passaggio che vuole essere insieme denuncia ed omaggio, quando nel teatro della crudeltà il ruolo che si interpreta appartiene ai gesti e non alle parole. effeffe
"No, le lacrime mi sono uscite alla scena incredibile del bambino che si alza fra gli altri, spaventati, sgomenti, seduti con quegli occhi dilatati in...
di
Giampaolo Simi
Mai stato uno di quelli che muove le dita nelle scarpe quando gli danno del noirista o del giallista. Non l'ho fatto quando pareva di ammettere uno stato di minorità culturale, né quando poi faceva figo dirlo, non lo faccio ora che viene avvertito di nuovo come riduttivo (questa volta non dai critici, nel frattempo estintisi, ma dagli scrittori stessi).
Ho anche partecipato a delle tavole rotonde sulla...
una riflessione di Raul Montanari
Bene.
Boffo si è dimesso dalla direzione dell'"Avvenire". E' stato centrato e affondato da Vittorio Feltri, che ha rivelato la sua omosessualità (un grosso problema, a parte altre considerazioni, per il direttore dell'organo della Conferenza Episcopale Italiana) e una condanna patteggiata anni fa per aver molestato al telefono la moglie di un uomo del quale era innamorato. Conoscendo Feltri, non credo che questa notizia in sé...
segnalazione di Gianni Biondillo
E' nata una tv on line che parla solo di libri. Si chiama Booksweb e nasce dal sogno un po' folle di Alessandra Casella. La quale ha lo straordinario talento di trasferire il suo entusiasmo a chiunque le capiti sotto tiro. Tutti i collaboratori (scrittori e non) hanno dato la loro disponibilità nel nome delle "patrie lettere" (niente soldi, insomma!).
Fateci un salto, è pieno di...
Questa mia è una semplice segnalazione di servizio. Nel giro di pochi giorni sono nati due nuovi siti di scrittori amici di Nazione Indiana.
Uno è quello di Raul Montanari
l'altro quello di Beppe Sebaste
Sono due siti ricchi di materiali, fateci un giro.
di Raul Montanari
Buongiorno a tutti.
Sono molto grato a Giulio di avere aperto questo dibattito. Capisco cosa lo ha infastidito nel pezzo di cui state parlando; volendo stare al gioco, l'accusa di lombrosismo mi convince più di quella di razzismo, ma forse è solo perché la parola è più buffa e fa risuonare eco meno allarmanti.
Provo in pochi punti a spiegarmi, cercando di non farla troppo lunga tranne dove è...
di Raul Montanari
Devo ringraziare il cavernicolo che risponde al nome di Paolo Di Canio, perché con i suoi atteggiamenti, la sua faccia, tutto ciò che è e che fa, mi ha ricordato una cosa della quale forse un po' tutti ci eravamo dimenticati, cioè che il fascismo è una cosa schifosa e che i fascisti sono persone schifose.
Ce l'avevano fatto dimenticare le sopracciglia inarcate di Fini quando Berlusconi,...
di Raul Montanari
Tecnicamente, quello che sta soffrendo in questi giorni Adriano Sofri si chiama martirio.
Non conosco personalmente Sofri, non faccio parte della cricca abbastanza tediosa di quelli che possono permettersi di parlarne chiamandolo per nome. Suo figlio Luca è il marito della mia migliore amica e questo è l’unico legame indirettissimo fra noi. Mi piace molto di quello che scrive. Anche se forse, in tutti questi anni, l’osservazione più...
di Raul Montanari
O meglio, me ne vado io, e spero che non sarò il solo. Concordo con Biondillo: Nazione Indiana senza Antonio Moresco e Tiziano Scarpa non esiste più.
Mi sembra stravagante e involontariamente comico che i puri e i fondatori escano da quella che mi ostino a chiamare una casa, e che i conciliati, i mediocri, gli asserviti al potere, gli introiettivi delle logiche dominanti, o semplicemente quelli...
di Raul Montanari
1. Sparare su Michael Moore e su Fahrenheit 9/11 (con entusiasmo perfino maggiore di quello che ci metterebbe Charlton Heston) è diventato l’hobby preferito di un certo tipo di intellettuale di sinistra micragnoso, minimalista, precisetto, analitico, concentrato non dirò sull’albero, non dirò sulla foglia, ma sulle nervature della foglia, al punto di non vedere più non dirò la foresta (sarebbe troppo facile), non dirò l’albero, ma nemmeno...
di Raul Montanari
Ancora in tema elettorale. Mi viene segnalato che c’è un sito curato da una società tedesca che si occupa di sondaggi e ricerche. Il sito è www.wahlomat.de. Il “gioco” di cui vi parlerò si chiama Wahl-O-Mat.
La società ha preso in considerazione tutti i programmi dei partiti tedeschi che si presentano alle elezioni europee. Ha elaborato i dati in modo da proporre a chi accede al sito un...
a Raul Montanari
Gen.le Raul Montanari
mi scusi se la disturbo, ma volevo invitarla a rispondere alla nostra
inchiesta sul Noir italiano, a cui abbiamo chiesto di partecipare anche a
Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Giorgio Faletti, Giancarlo De Cataldo ed
i più importanti autori del noir italiano.
Volevo pertanto inviarle queste 5 domande della nostra inchiesta, con la
cortesia e la preghiera che Lei possa risponderci entro il 10 Maggio.
La redazionre di Origine.
1. Non...
di Raul Montanari
Sono quasi le due di domenica, sono contento perché sto a pagina 201 del nuovo romanzo (fin qui non mi piace, ma questa è una sensazione che mi accompagna sempre quando scrivo, salvo venire poi confermata dai lettori), ho appena mangiato un’insalata col tonno e un ottimo parmigiano della Standa. Giro sul TG4 perché al TG1 parlano della liquefazione del sangue di S. Gennaro, che a me...
di Raul Montanari
Se Riccardo Ferrazzi ha fatto fatica ad arrivare in fondo al discorso di Veronesi, io ho addirittura saltato qua e là perché proprio non ce la facevo.
Spero nessuno si offenda se dico che questo discorso è molto scombinato; ci sono scrittori bravi a scrivere romanzi - e Veronesi è sicuramente uno di questi - che però magari hanno qualche problema a teorizzare. Tralascio di commentare la...
di Raul Montanari
Esistono quattro categorie di pubblicitari:
1. Quelli che sono più o meno soddisfatti del mestiere che fanno, e non ci trovano nulla di particolare, né nel bene né nel male.
2. Quelli che hanno un atteggiamento problematico verso il mestiere che fanno, si sentono in contraddizione con le proprie idee politiche, con la propria visione del mondo, e cercano soluzioni e compromessi intelligenti per ridurre queste dissonanze.
3. Quelli...
di Raul Montanari
Da Il buio divora la strada, il romanzo di Raul Montanari pubblicato da Baldini&Castoldi nel 2002, riprendo alcune pagine che mi colpirono molto quando le lessi la prima volta, e che mi sembrano rilanciare la discussione sulla pubblicità avviata da Elio Paoloni. (T.S.)
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“Che ne sai tu del lavoro che faccio?” replicò Paleologo, freddamente.
“Be’… io non so di preciso qual è la sua mansione. Però ve-do che lei...
di Raul Montanari
Questo non è un saggio, non è un articolo di critica letteraria, niente del genere. E’ una serie di osservazioni nate dall’incrocio fra due esperienze personali:
1. Ho finito in questi giorni di leggere Canti del Caos parte seconda di Antonio Moresco;
2. Sono stato e sono tuttora impegnato con altri, in parecchie colonne di commenti leggibili negli Archivi di questo sito, a fronteggiare le osservazioni (a volte semplicemente...
di Dario Voltolini e Raul Montanari
Questa dell'anarchico di destra è una treoria estetica nel senso specifico di essere un germe di Weltanschauung.
Il mondo e la vita sono qui visti da un angolo preciso e puntuale.
Non la moltiplicazionie dei punti di vista, bensì il loro collasso in un unico punto, apre una dimensione di senso e di significato - anche se entrambi negativi.
Dopo l'Obliquomo stavolta incontriamo, nella cover di Raul...
di Raul Montanari
Lo so, il posto più adatto per parlare di ciò che gli uomini vogliono veramente dalle donne sarebbe un locale pieno di fumo e superalcolici. Invece siamo nel mio appartamento milanese, ordinato come un lager; sono le sette di sera e i cinque maschi presenti si sono divisi fra acqua minerale naturale e gasata. Alberto, il fotografo, fa da sesto. Prima ci mette a nostro agio dicendo:...