(Di Adriano Spatola, uno dei più audaci e irriverenti poeti italiani del secondo Novecento, esiste oggi un’edizione completa della sua opera poetica. Ma non è un’edizione italiana, bensì statunitense – con testo italiano a fronte -, pubblicata per Green Integer nel 2008 a cura di Paul Vangelisti – traduttore – e Beppe Cavatorta – postfatore. A. I.)
di Adriano Spatola
Molto poesia
per Luciano Anceschi
Straparlare è difficile ma comodo e difficile
l’arte è cubista costruttivista o dada
futurista surrealista immaginosa o folle
ci sono suprematismi e rivoluzioni datate
ma la grafica della mente non è cambiata
mutata snaturata forse numerata per ioni
è un dizionario un abbecedario un fragore
qualcosa di vecchio quanto il mondo sensato
la sua storia di linguaggi di linguaggi sensati
questi sono accomodamenti grosse semplificazioni
sono tradizioni costumi manie superstizioni
la vecchia parola della poesia cominciò domani
con sentimenti pensieri desideri inclinazioni
la stiamo scrivendo descrivendo decrittando
la scrittura ha bisogno di una mano contando
di una voce messa in mezzo all’albero delle voci
immagine di un maestro o immagine di un maestro
la sua lontananza la sua vicinanza o cordialità.












