Giuseppe Caliceti intervista Silvia Ballestra
Con Tutto su mia nonna, da pochi giorni nelle librerie per Einaudi Stile Libero, Silvia Ballestra si riconferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come una delle (giovani) scrittrici italiane più acute e divertenti di oggi. Autrice di culto per le nuove generazioni, fu scoperta da Pier Vittorio Tondelli. In questo nuovo divertente romanzo familiare al femminile, non rinuncia a un‚attenzione estrema a una lingua letteraria coloratissima che tiene sempre d‚occhio la lingua orale, mostrando una grande felicità espressiva. Nel libro parla di sé, di sua madre e soprattutto di sua nonna. Le abbiamo fatto alcune domande.
Un libro al femminile, ma molto spassoso. Una rarità, non credi?
Sì. Non so perché il genere saga familiare è sempre imperniato sul dolore, il sacrificio, i drammi. E comunque, in generale, mi sembra che in questo Paese ironia, autoironia e, diciamolo pure, comico, non vengano frequentati né spesso né volentieri. In questi anni, nel mondo, grande è la paura, grandi sono le paranoie, e non mi dispiaceva pensare di far divertire qualcuno, far passare un paio d’ore di spasso.