di Andrea Inglese Nel 2011 escono negli Stati Uniti due libri che costituiranno un punto di riferimento a livello internazionale per quanto riguarda la poesia di ricerca e in particolar modo per quella che viene chiamata “scrittura concettuale”: "Against expression" e "Uncreative Writing"...
di Andrea Inglese Il primo pregio del nuovo libro di Alessandro Broggi, "Noi", uscito nel 2021, è di non assomigliare a nessun libro in circolazione. È probabile attendersi qualcosa del genere da un autore che è stato a ragione etichettato “poeta di ricerca”...
di Andrea Inglese In "Losing Earth", Nathaniel Rich ricostruisce la storia del decennio (1979-1989) che ha visto emergere l’allarmante verità sul riscaldamento climatico all’interno delle istituzioni scientifiche e politiche internazionali, e che si è concluso con un nulla di fatto...
di Andrea Inglese Io ero in piedi, in una situazione di leggero vantaggio; loro, mia figlia e mia moglie, sedute, ma ciò nonostante spavalde – perché con me sono quasi sempre spavalde – e mia moglie mi ha chiesto con l’aria ingenua: “Ma tu, ormai, dopo tutti questi anni, ti sentirai anche un po’ francese?!”
di Andrea Inglese Da anni è in atto un esperimento di massa da parte di soggetti privati e pubblici, ma è di natura biometrica e politica, ed esso non avviene attraverso la propaganda frontale delle TV e della carta stampata...
MTM - Manifatture Teatrali Milanesi all’interno del Festival di teatro indipendente HORS - House of the Rising Sun
presenta
LA COSA FRA LE COSE
un’idea di Antonio Syxty
POESIA, AZIONE PUBBLICA
programma di letture, installazioni, performance,
tavole rotonde e dibattiti
a cura di
Paolo Giovannetti, Andrea Inglese, Italo Testa
L'iniziativa metterà in mostra la poesia contemporanea, sia sul piano artistico che critico, con l'intento di ricordare che la poesia oggi, in Italia e non solo,...
di Andrea Inglese Quando mi sono reso conto con sufficiente sicurezza, in virtù di varie prove ogni giorno ripetute e di ogni genere, che io e Hélène ci amavamo, che sì davvero io amavo Hélène, ed Hélène amava me, proprio allora ho cominciato a prepararmi alla fine, alla fine dell'amore, alla totale distruzione dell'amore, al grande falò, all'abbandono...
di Andrea Inglese I misteri del romanzo. Da Kundera a Rabelais, uscito per Mimesis nella collana diretta da Massimo Rizzante e per la cura di Simona Carretta, come già il titolo preannuncia è un saggio, non uno studio accademico, una monografia, o il frutto di una più o meno sistematica scienza delle letteratura.
di Andrea Inglese 1. Il rifiuto di vaccinarsi, oggi, riposa su di una grande speranza: quella di mantenere individualmente un controllo sul nostro corpo, quella di controllare, attraverso scelte individuali, ciò che determina o influisce in modo rilevante sul nostro metabolismo, sulla nostra salute, sull’intero equilibrio psicofisico. Penso che questa speranza sia del tutto legittima, ma illusoria.
Parliamo di lavoro, del nostro lavoro, nelle vetrine personali di Facebook? Mi sembra poco. Le nostre esperienze lavorative, in genere, per entrare nella vetrina personale devono essere in qualche modo attraenti: un contratto ottenuto, soprattutto se prestigioso, si può celebrare in collettività ristretta.
di Leonardo Canella
1) pensavo che potevi spararmi prima di leggere le tue poesie. Mentre la Polly chiama il centodiciotto che facciamo un bel pubblico letterario, e la Dimmy dirimpettaia che grida e Bruno Vespa che ride, in TV.
di Andrea Inglese
Una carta moschicida dorata – certo che no –
(potrebbe essere un’ocra, allora, a quest’ora, che lo guardiamo
molto stanchi, come ubriachi, sul solito schermo)
e pendono, catturati, impaniati, le tazze e il mestolo,
nessuna mosca in vista, e pendono
in verticale, a strapiombo, sullo stagno di sfondo
– sarà per forza, per via del colore, è un’acqua
rancida, buia, dove non mettere piede,
non intingere mani – e sopra questa tela chiara,
forse solamente giallognola,...
di Andrea Inglese
Proprio un afroamericano ci aveva insegnato che non avremmo visto la rivoluzione in TV (Gil Scott Heron), ma un colpo di stato magari sì. Se poi il colpo di stato riguarda niente popò di meno che gli Stati Uniti d’America, che di colpi di stato se ne intendono parecchio, soprattutto nel caso in cui avvengano fuori dalle loro frontiere, allora vale proprio la pena di restare incollati...
di Andrea Inglese
La violazione della verosimiglianza, in ambito narrativo, è considerata oggi una duplice offesa, che si perdona a pochissimi e gallonati scrittori, di preferenza già morti. È un’offesa nei confronti di un intreccio ben costruito, che non malmena le attese del lettore, e lo è ancor più nei confronti di quel vero, o di quel reale allo “stato puro”, che una certa narrativa insegue tenacemente, utilizzando le vie...
Le edizioni Tic hanno recentemente ripubblicato Prosa in prosa, originariamente uscito nel 2009 per la collana fuoriformato de Le Lettere.
Ospito qui alcuni estratti di Andrea Inglese, Michele Zaffarano, Marco Giovenale e Alessandro Broggi, insieme alla bandella originale del libro, firmata da Andrea Cortellessa.
ANDREA CORTELLESSA
Bandella di Prosa in prosa (2009)
L’abitudine che ci fa usare la dizione da manuale, poesia in prosa, può far dimenticare come essa, in realtà, segni un paradosso. Ma –...
di Andrea Inglese
La notizia è di quelle che ti si appiccicano addosso per tutta la giornata come una iettatura: un professore delle scuole medie decapitato dal solito terrorista dell’ultimo minuto. Se il fatto in sé è inverosimile e nauseante, lo è ancor più la motivazione: il professore è stato ammazzato perché, durante una lezione sulla libertà di espressione, aveva mostrato in classe due caricature di Maometto, diventate tristemente celebri...
di Andrea Inglese
In una storia parallela della poesia francese e della poesia italiana, l’anno 1979 avrebbe un’uguale importanza, ma un significato opposto. In Italia, la vicenda del Festival di Castel Porziano segna, nella lettura che ne diamo oggi, l’ingloriosa fine di una stagione di sperimentazioni e, più in generale, la definitiva perdita d’aureola del poeta. In Francia, invece, nasce il Festival Polyphonix, che conoscerà più di cinquanta edizioni, grazie...
di Andrea Inglese
L’episodio è unico, ma vorremmo capire come parlarne. Era semplice e banale, certo, ma enormemente vischioso, e subdolo, e anticipatore, ma non sapendo di che, di quali fatti futuri. Comunque è già iniziato, l’episodio parte a tutta birra, è velocissimo, corre su binari certi, ma, per un sacco di tempo, nonostante la frenesia generale, non succede quasi nulla. Delle mani si stringono, questo è sicuro, ma di...
di Liliane Giraudon
traduzione di Silvia Marzocchi
La vita e la morte non sono quello che pensiamo
Prima o dopo il matrimonio
Qualcuno si divertiva a uccidere
Ci sono i ricchi e i poveri
E Louise? Louise è morta
Più le cose cambiano più tutto resta uguale
Lo stesso stadio nella criminalità
Qualcosa di vago
Di non detto
Di non dicibile
Hanno detto: “è attraente” “è frivola”
Chi sono queste persone?
Chi mi sta dietro?
“È una donna da evitare”
L’incidente di Yvan è stato...
di Andrea Inglese
Dall’inizio di questa crisi abbiamo già fatto incetta di lezioni. Due mi sembrano particolarmente importanti, e sono di ordine più conoscitivo che morale. Il virus non è soltanto l’irruzione dell’altro, il non-umano, nel nostro mondo, è anche un rivelatore fedele, sensibilissimo, del nostro modo di essere umani, e di accoglierlo, potenziandolo o indebolendolo. Inoltre, proprio il non-umano ha bucato la cortina ideologica, sollecitando dietro il sogno dell’individuo...
NOTA INTRODUTTIVA
Vincenzo Accame, Récit
(La Nuova Foglio, Macerata 1976)
«Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.»
(Avot 2,21)
Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento.
Una nota appuntata altrove...
di Andrea Inglese
Nessuno sa cosa può accadere durante un’assemblea condominiale.
Goethe
“Ci troviamo in una situazione così così, diciamo pure… gravida… diciamo… Ci siamo capiti. Non voglio accusare nessuno, non voglio insospettire nessuno. Quaggiù in quanti siamo, oggi?”
“Poco consona! Mi presento: Dario Zanotti, ufficio Palestre. Poco consona, la situazione.”
“D’accordo, ci troviamo in una situazione poco consona. E senza ragione apparente siamo costretti a riunirci…”
“A me le ragioni sembrano chiarissime.”
“Lei è il...
di Andrea Inglese
Entrano distruggendo cose e, sul più bello, tra la nevrastenia di tutti, vittime sdraiate e carnefici in piedi sugli sgabelli, alla fine anche il cane prende la parola, comincia il suo discorso con un tossicchiare assorto, passa in rassegna alcuni slogan introduttivi, quello dei limoni-giallo-oro commuove anche gli imprenditori edili, poi asserisce sereno: “Che sia una cosa strana, questo lo concedo, ma non è da oggi che...
di Francesco Forlani & Andrea Inglese
L'assedio
di effeffe
Come Konrad Johnson, l'operaio protagonista del magnifico romanzo di Folke Fridell, che decide senza nessuna mobilitazione sindacale collettiva di non andare a lavorare, ho realizzato anch'io la mia settimana di franchigia. Non ho dovuto nemmeno deciderlo da solo di sospendere il mio vero lavoro - quando rispondi che come lavoro, scrivi, in genere il tuo interlocutore soprassiede prima di tornare all'attacco con la...
di Francesco Forlani & Andrea Inglese
Giaculatoria dell'amore indifferente / Canio Loguercio-Raiz-Daniele Sanzone ('A67)-Maria Pia De Vito
http://www.suave-est-nus.org/Giaculatoria.mp3
Memorie del sottosopra
di effeffe
Oggi sono uscito per andare a comprare il termometro che non era affatto a portata di mano, semplicemente perché non ce l’avevo. Uscendo in pieno giorno faccio fatica a distinguere del palazzone di Place d’Italie le finestre vive da quelle morte. In uno degli appartamenti più in alto ci abita il...
di Francesco Forlani & Andrea Inglese
1. Rêveries
effeffe
Passo da casa alla città con una leggera distrazione che mi fa dimenticare quasi le chiavi di casa dentro. Spengo la luce e dalla penombra della scala mi ritrovo a contare di nuovo le luci dell’enorme palazzo di Place d’Italie che domina il quartiere e ogni volta mi chiedo se siano le stesse finestre sveglie o cambiano a seconda dei giorni. Per arrivare...
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Dall'INTRODUZIONE
di Andrea Inglese
Per comprendere l’intensità, la ricchezza e l’oltranzismo narrativi che caratterizzano Neuropa possiamo comodamente rifarci al concetto di esperimento, a patto però di precisare che si tratta di un esperimento anamnestico, inteso a regolare le proprie pretese affabulatorie sui due strepitosi motori, grazie ai quali il romanzo moderno, nell’arco che va da Rabelais a Sterne, si è costituito: quello catalogante e quello digressivo. L’uno ambisce a esaurire, completare,...
di Andrea Inglese
Prima molta penombra, e un movimento di telecamera esitante, come a tastoni, tra sagome più nere e chiarori. Poi la lenta panoramica sul quadro illuminato da luce naturale –una delle crocefissioni di Bellini, la più nuda e atroce – perché è un documentario d’avventura, ma anche protestatario, e quindi la telecamera si muove ora secondo l’asse decumano con cautela, mentre la voce off procede nella concitata spiegazione,...
di Andrea Inglese
Questo articolo è apparso sul n° 22 della rivista digitale L'Ulisse, numero dedicato a lirica e società, e poesia e politica.
Partecipavo a una lettura collettiva all’Esc di Roma, organizzata se ben ricordo in occasione della presentazione dell’antologia Poeti degli anni Zero curata da Vincenzo Ostuni. Lessi qualche testo dal libro Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato. Dopo le letture ci furono anche degli interventi critici, e ne...