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colonialismo

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Kwibuka. Ricordare il genocidio dei Tutsi.

di Andrea Inglese
Ieri, 7 aprile, si è tenuta a Kigali la trentesima commemorazione dell’ultimo genocidio del XX secolo, quello perpetrato tra il 7 aprile e il 4 giugno del 1994 da parte del governo di estremisti Hutu contro la popolazione Tutsi e gli oppositori politici Hutu.

La trappola e il diniego. Riflessioni a margine della guerra

di Andrea Inglese
Appare oggi evidente che Israele, come progetto politico nazionale, è prigioniero di una trappola. Ma questa trappola si è andata costruendo fin dall’inizio della sua storia, ed è stata rafforzata attraverso tappe successive. Una trappola costruita da Israele stesso, ma con l’ampia collaborazione delle sue forze nemiche, gli Stati arabi e i palestinesi.

Eritrea: una felicità insopportabile

di Daniela Mazzoli
In questo Paese di estenuanti conflitti e lotte per il raggiungimento e il riconoscimento di un’identità politica, lo scrittore e poeta Tommaso Giartosio nel 2019 fa un viaggio insieme a un gruppo di fotografi... Di questo viaggio costruisce una memoria, un racconto diaristico in forma epistolare.

Esperimento su Bòttego

di Fabrizio Bondi
Esperimento su Bòttego è un progetto che parte dalla mera e quasi disarmata descrizione di uno specifico oggetto culturale: il monumento parmigiano all’esploratore Vittorio Bòttego, appunto.

Di quale “cancel culture” si parla in Italia?

di Bruno Montesano e Jacopo Pallagrosi
Negli Stati Uniti, a un anno da Capitol Hill, si continua a parlare di guerra civile. Questa è la dimensione materiale della cosiddetta...

Montanelli, noi, la storia

di Fabio Ciancone Il dibattito sulla vicenda che ha coinvolto la statua e, di conseguenza, la figura di Indro Montanelli suscita molte domande e apre a molte possibilità di riflessione. Il mio scopo è quello di contribuire a questa riflessione, provando a mettere in luce alcuni elementi chiave e alcune fallacie, a mio parere, del dibattito in corso. Ci si è molto interrogati e scontrati sul valore della storia e della...

Genocidio in Libia – Eric Salerno

Genocidio in Libia Le atrocità nascoste dell’avventura coloniale italiana (Manifesto Libri)   INTRODUZIONE ALLA TERZA EDIZIONE   Nel 1979 Genocidio in Libia fece conoscere al grande pubblico e, per una parte importante, anche al circolo ristretto degli studiosi le atrocità nascoste dell’avventura coloniale italiana nel paese nord-africano. Stragi, l’uso dei gas contro le popolazioni che lottavano per difendere case e accampamenti nel deserto, processi-farsa e impiccagioni, l’estesa rete di campi di concentramento saltarono fuori...

Il monumento

di Davide Orecchio Molti italiani hanno amato Montanelli perché ha dato loro una grossa mano a mettere in parentesi il fascismo passato, a normalizzarlo e banalizzarlo. Sin dai primi libri, a regime ancora “fresco” (Qui non riposano, 1945) Montanelli fu “uno dei principali artefici di una memoria consolatoria del fascismo, che andava incontro al desiderio degli italiani di cancellare il ricordo delle passate responsabilità” (Luca La Rovere, L’eredità del fascismo:...

[1938-1940] ILIO BARONTINI “vice-imperatore” dell’Abissinia

di Orsola Puecher
In questo 25 aprile 2018, che ancora pervicacemente mi sento in dovere di “commemorare” contro il rigurgito di tutti i fascismi e razzismi, manifesti o striscianti che siano, nel raccontare l’avventurosa e straordinaria missione di sostegno alla resistenza etiope compiuta dal 1938 al 1940 da Ilio Barontini...

Toujours Charlie? Riflessioni e testimonianze un mese dopo gli attentati di Parigi.

Alain Badiou Il Rosso e il Tricolore • Sfondo: la situazione mondiale. Oggigiorno, il mondo è totalmente investito dal capitalismo globale, sottomesso ai dettami dell’oligarchia internazionale e asservito all’astrazione monetaria come unica figura riconosciuta dell’universalità. Viviamo in un periodo di transizione molto difficile, che separa la fine della seconda tappa storica dell’Idea comunista (la costruzione indifendibile, terrorista, di un “comunismo di Stato”) dalla terza tappa (il comunismo come realizzazione politica, adatta al...

Le idiozie di Houellebecq, la violenza, il dialogo, la fraternité: una lettera agli amici francesi

di Giacomo Sartori                   Cari amici francesi, vi scrivo perché vi conosco, perché vi amo. I vostri principi mi hanno formato,  io che venivo da un paese con flebili e spesso pusillanimi valori e un ineluttabile disprezzo per l’individuo, per il comune cittadino, per l’essere umano non legato a nessuna combriccola e parrocchia (ciò che io ero e sono), per le mie capacità, per la mia laicità, e mi hanno ridato...

I due mondi di Maaza Mengiste

  di Igiaba Scego Maaza Mengiste ricorda ancora la prima parola inglese di cui ha imparato a fare lo spelling: T-H-E. Erano gli anni Settanta, era una bambinetta tutta riccia che insieme ai suoi genitori si trovava in Kenya, in fuga dalla terribile dittatura di Mengistu Haile Mariam, quel Derg di cui gli etiopi si ricordano ancora con terrore. Maaza era tutta eccitata e ripeteva al padre quell'articolo appena imparato, quelle...

Il caso Bilbolbul ovvero la necessità di una decolonizzazione italiana

di Igiaba Scego Tette rosa, orecchie rosa, boccuccia rosa, unghiette rosa, panno rosa. Il resto nero come la pece. Il bambino, un bambino africano, si sta tenendo in equilibro su una gamba sola. Sta giocando forse o forse no. Chi può dirlo? A guardare il disegno -perchè di disegno si tratta- sembra anche un po' stralunato. Si intravede un occhio spalancato, impaurito, un po' vacuo. Ha paura di cadere? Di...

Roger Casement. Il colonialista ribelle amato dagli scrittori

di Davide Orecchio Rare esistenze scintillano oltre la morte materiale e, mostrandosi nella chiarità di un aspetto biografico oversize, contaminano altre vite, costringono all'ascolto, al ricordo e al racconto. C'è davvero chi col morire s'incapsula in un'epica già commestibile perché uno di noi ubbidisca al piacere della testimonianza e prenda a trasmettere finché altri raccoglieranno il segnale per rilanciarlo nel mai farsi brace, né cenere, del fuoco che un tempo...

Il colonialismo, Montanelli, i nonni fascisti, la memoria

dialogo fra Igiaba Scego e Paolo Di Paolo (da «Il Garantista» 25.6.2014) Mentre Carlo Lucarelli ambienta il suo ultimo romanzo Albergo Italia (Einaudi) nell’Eritrea di fine Ottocento, il grande rimosso del colonialismo italiano torna a farsi sentire in Roma negata (Ediesse), che Igiaba Scego, scrittrice italiana di origine somala, ha scritto cercando i luoghi di Roma segnati dalle antiche imprese africane. Il fotografo Rino Bianchi la accompagna fissando spazi che ogni...

IGIABA SCEGO Affile: una vergogna nazionale da “Roma negata” [ediesse 2014]

I ritorni di memoria, come li ha chiamati efficacemente Silvana Palma, hanno avuto la loro apoteosi nefasta nella costruzione ad Affile del mausoleo dedicato a Rodolfo Graziani, uno dei peggiori criminali di guerra che il mondo conosca.

“Gli italiani sono bianchi?”

di Tatiana Petrovich Njegosh Soltanto ci si confonde con chi ci assomiglia, da ciò la necessità di mantenere netta separazione fra le due razze bianca e nera.(Alessandro Lessona a Rodolfo Graziani, 5 agosto 1936) Il razzismo fascista segna una svolta cruciale, sia per l'affermazione di un razzismo di stato, sia per la costruzione della 'bianchezza' e 'arianità' dell'uomo “nuovo” italiano, prima con il divieto della mescolanza razziale nelle colonie (il Regio...

Smettiamo di chiamarla «letteratura della migrazione»?

A proposito di un romanzo di Igiaba Scego (e non solo) (1) di Daniela Brogi 1. Cominciamo con un esempio, e partiamo da una definizione che in un contesto europeo sembra scontata, ma che in Italia invece è ancora percepita come inconsueta, tant’è vero che si tende a non usarla: non è famigliare. Ecco la definizione: Oltre Babilonia(2) è un romanzo scritto da un’autrice afroitaliana, ovvero da una cittadina della...

di Stefano Chiodi ( da doppiozero) La mancata elaborazione della memoria coloniale è stata ed è una delle più vistose lacune della coscienza collettiva italiana. Non che siano mancate analisi e riflessioni sulle avventure africane del nostro paese tra la fine dell’Ottocento e gli anni quaranta del secolo scorso: da tempo ormai la storiografia ha denunciato le comode mitologie del colonialismo umbertino e fascista, la sua violenza, il suo rapace...

Il Mediterraneo è l’avvenire dell’Europa

Dialogo fra Alain de Benoist e Danilo Zolo Alain de Benoist. Lei è stato l'architetto, insieme a Franco Cassano, di un libro collettivo di oltre 650 pagine intitolato L'alternativa mediterranea (Milano, Feltrinelli, 2007, 659 pagine). Citando Peregrine Horden e Nicholas Purcell - che nella loro opera monumentale The Corrupting Sea. A Study of Mediterranean History (2000) scrivono: «l'unità e la coerenza dell'area mediterranea sono indiscutibili» - aggiungete: «"Unità"...
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