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Danilo De Marco

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Prima fascismu, adés no sai – FEDERICO TAVAN

poesie di Federico Tavan fotografie di Danilo De Marco
Maledeta chê volta / ch’ài tacât a scrîve

Danilo De Marco: lo stile della libertà

di Fulvio Dell'Agnese                     «Che accadrebbe – si chiedeva un artista – se l’universo fosse leggibile? Forse c’è questo, nascosto dietro alla spaventosa bellezza della realtà. Ci accorgiamo che qualcosa parla con noi. Conosciamo quella lingua. Eppure non capiamo una parola»1. È il problema che spesso si addensa – come una velatura opaca o una vernice troppo scintillante – anche su una fotografia, limitandone il grado di attendibilità nella lettura del suo...

Partigiani in mostra

          fotografie di Danilo De Marco Puntare l’obiettivo sullo sguardo dei vecchi partigiani vuol dire proporre figure che hanno perso forse tutto della loro immagine originaria, della forza della gioventù, ma non la fissità, l’intensità, la certezza dello sguardo, quello che da ultimo inevitabilmente si appannerà, ma adesso quello sguardo rappresenta ancora una consapevole certezza. Il resto del volto, le rughe, i segni che scavano le ombre, sono messi ai margini,...

Per Erri De Luca: la nostra solidarietà

di Gigi Richetto   La Valle di Susa che resiste è riconoscente verso Erri De Luca per la lucidità e il coraggio che sa esprimere con la sua parola contraria. Contraria in primo luogo alla devastazione di un territorio e portatrice di speranza per una comunità. Erri appartiene alla comunità, senza frontiere, delle persone libere. E perciò, naturalmente, si pronuncia in difesa dei diritti e della resistenza al sopruso. Da più di...

Giorgio Ferigo (poeti friulani # 6)

fotografie di Danilo De Marco               Il timp Timp dai baraçs i mi soi scuviert fuea ai tiei ramaç tu mi sês Norte Timp dai sclopons paràulas sofladas tal segrêt dai cjantons tu mi sês Norte Timp dal muiart il Dean i ai passât par cjatâti, gno mâl fuart tu mi sês Norte Timp das radîs amȏr malnudrit, fadia di essi vifs tu mi sês Norte Timpo da giuligna paràulas fruiadas, bussadas glaçadas tu mi eras Nort E alora i lu vent par un franc il gno...

Leo Zanier (poeti friulani # 5)

fotografie di Danilo De Marco               Da ogni famea  via un zovin da quasi ogni famea via in Russia a imparâ a copâ   via a pît ta glaca o tal paltàn   plui no scrivin si vai in ogni cjasa   pôs a tòrnin 'l é dûr sierâ a vincj agns   chei ch'a tòrnin devéntin partigjans   Da ogni famiglia via un giovane / da quasi ogni famiglia // via in Russia / a imparare a uccidere // via a piedi / nel gelo o nella palta...

Tito Maniacco: “Il guardiano del faro” (poeti friulani # 4.3)

  II Oh quanto a me somigli nella tua solida inutilità faro dismesso dalla mutevole catena del moderno quando radar satelliti locali satelliti orbitali segreti satelliti del cupo poliremo militare hanno ri-messo nel bric à brac del magazzino dell'antiquario de La peau de chagrin questo relitto d'epoca pre fordista per le perdute navi di un perduto impero costruito infilando cemento e pietre fra il ruggito nero della bora e il belante groviglio dei giorni immoti chiatte a vapore e marinai di gomena insieme a marinai...

Tito Maniacco (poeti friulani # 4.2)

  La torre dei Celti  I Coloro che hanno certi pensieri in un certo composto modo siedono come se le ossa fossero intenzioni o segrete speranze così osservi colui che seduto qui con la penna scrive a questo tavolo e a lui ti rivolgi con amicizia e gli porgi attento lo sguardo   E allora lasciando cadere la penna sul foglio bianco quadrato Ti sussurra piano perché il vento che agita gli oscuri fiori è caduto: così come dicono...

Tito Maniacco (poeti friulani # 4.1)

fotografie di Danilo De Marco   In principio era la parola I Credo che la parola sia perduta, tanta fatica costa pronunciarla.   Credo che noi siamo perduti senza la sua stella.   Allora ognuno, vinto dal panico, getterà le armi e s’arrenderà al dolce clemente nemico.     II   Vi è nelle cose un senso più profondo che sfugge, come nelle conchiglie il mare. Arrendersi, ora, è morire della morte che questo secolo ci può dare, come il diritto al benessere, alla macchina, agli strumenti del demonio, i feticci alienanti...

Novella Cantarutti (poeti friulani # 3)

fotografie di Danilo De Marco               Gent da la Grava (Spilumberc) Li’ gravi’ a’ bévin il sarègn da l’aga tal Tilimìnt, e ta li’ pièri strachi’ dal cjscjel al duàr un altri timp. Gent da la Grava ingenoglada in Domo, là che i arcs a’ son ali’ di ànzai granc’ e i sans flurîs in coru intôr l’altâr a’ vèglin tuna lûs verda di aga.   Gente della Grava (Spilimbergo). Le ghiaie bevono / il sereno dell’acqua / nel Tagliamento,/ e nelle pietre stanche / del castello...

“i più forti esigono quanto più è possibile, e i più deboli acconsentono” (Tucidide)

testo e fotografie di Danilo De Marco               Scelgo un passo terribile da La guerra del Peloponneso di Tucidide. Nel 416 gli abitanti dell’isola di Melo, alleati di Sparta, si ribellarono agli ateniesi: " ... e per noi il cedere immediatamente ci priva di ogni speranza, mentre con l'agire c'è ancora qualche speranza di restare ritti in piedi... e insomma una nostra audacia  non ci sembra del tutto infondata".                                         La risposta fu dura:...

Ida Vallerugo (poeti friulani # 2.2)

testi di Ida Vallerugo e fotografie di Danilo De Marco               Côru mut  Si tu vedés indurmindìda rôsa ce mout che al mont a si davierç la rôsa   Si tu vedés ce mout c'a s'impîinin a una a una li bieli nêstri citâs.   Oh si tu sintés ce câlmu mâr che four tal scûr a s'ingruma ce ondi lisêri c'a sflorin li paréis   e a prèmin, discreti mans.   Oh si tu la sintés il côru mut dai muars cencja vous dal...

Ida Vallerugo (poeti friulani # 2.1)

testi di Ida Vallerugo, fotografie di Danilo De Marco             Alba sull'Acropoli  Ma mi assale il tempo. Non qui, non ora in quest'alba calma fra queste colonne. Non qui, non ora, in questo silenzio vivo, fra le voci in cui sono nata. Abbiamo un appuntamento, tempo, ma non qui, non ora, in questa perfezione che lenta scompare.   E tu ti torci nella pietra lassù, cavallo, occhio grande, spaventato. Calmati, sei perfetto così. Vuoi tornare alla sua mano, tu. Non è qui...

L’angelo necessario (Mario Dondero)

di Danilo De Marco Devo a Francesco Altan l'incontro con Mario Dondero, nei primi anni '80. Quando Francesco seppe delle mia partenza per Parigi mi disse con tono perentorio, quasi sciamanico: "Devi incontrare Mario Dondero". Mi diede il suo indirizzo. Io lo trascrissi male. Bussai così alla porta sbagliata... Ma, come accade quando ogni cosa si riassesta per opera del destino... poiché la prima freccia era stata scagliata, il fato non...

Gisèle Freund, un’intervista

di Danilo De Marco (il testo e le fotografie che seguono sono tratte dal volume Noi che siamo così poveri nel dire, Forum Editrice, che sarà presentato il 25 ottobre a Udine: per i dettagli si veda sotto) La prima volta che chiamai al telefono Gisèle Freund, mi rispose una voce di donna dalla tonalità bassa e rauca: «Mi dispiace, ma Madame Freund non è in casa, è in viaggio e non...

La perduta gioventù: vent’anni fa a Casarsa

di Danilo De Marco Quando all'inizio degli anni '90 del secolo passato  iniziai le mie discese in treno da Udine a Casarsa il più delle volte  alla stazione mi attendeva Giuseppe Mariuz.  Stavamo allora sulle tracce dei personaggi pasoliniani - mi si permetta di chiamarli così anche se  filologicamente non mi sembra  del tutto corretto - e mi frullava in testa un'idea persistente, tanto da irradiare onde su tutto quello...

La casa di Peter Handke

di Danilo De Marco Si entra nell’ampio giardino: una macchia verde da una parte, uno sterrato coperto di ghiaia dall’altra. Nel bel mezzo spunta la casa. Alti cespugli e alberi ne delimitano i margini quasi a protezione da un esterno non sempre gradito. Pochi passi e qualche scalino. Una piccolissima veranda zeppa di scarpe camminate senza lacci. Dopo qualche passo un grande spazio luminoso che  è il cuore della sua...

Peter Handke viandante carinziano in Friuli

di Erri De Luca e Hans Kitzmüller Peter Handke è un bambino che ha saputo tutto del mondo e se ne va tra gli adulti raccontando loro qualche dettaglio. I bambini sono spietati nel sapere tutto, ma lui ha una speciale tenerezza per gli adulti e li preserva dallo sgomento. Glielo accenna, ma lo tempera con un po' di presa in giro. Cosa conoscono i bambini di così intero? Che...

Etiopi in transumanza

foto e testo di Danilo De Marco Gibuti: quanti sanno dov’è? Talmente piccola che spunta a malapena dalla carta, nascosta dal nome. Un «confettino», dicono… di una manciata di chilometri quadrati di pace, circondato da giganti fratricidi: Etiopia, Eritrea, Somalia. Storie di guerre lunghe e sanguinose, mai risolte. Nate domabili…, diventate un groviglio di interessi internazionali e presenze militari. E tanta fame. Gibuti si toglie parzialmente dalla mischia, non per particolare...

Armand Gatti a Udine

testo e foto di Danilo De Marco (+ un ritratto di Altan) Figlio di emigrati piemontesi, il padre Augusto anarco-pacifista - figura determinante a cui ha dedicato una pièce: «La vita immaginaria dello spazzino Augusto G.» - Armand Gatti rientra dagli Stati Uniti dopo aver assistito all'impiccagione dei fratelli Vittorio e Alfonso anarchici e immigrati italiani, accusati come i più celebri Sacco e Vanzetti  (“il giorno in cui seppe della...

LE RIVOLTE INESTIRPABILI

di Danilo De Marco (foto) e Erri De Luca (testo) ... Danilo è una di queste persone di quell’età che non ha smesso di ficcarsi nei malanni del mondo. È un giornalista speciale perché non l’ha inviato nessuno, nessuno lo spedisce, nessuno lo prega di recarsi, ci va da solo, si invia da sé. Va nei posti con un solo biglietto di andata, fa amicizia, perlustra, si aggira sul piano terra...

Lucio Urtubia, anarchico e falsario

Intervista di Danilo De Marco “Qui c’è stato, non molti anni fa, perfino Henry Cartier-Bresson con una sua mostra dal titolo ‘Per un altro futuro’ afferma Lucio Urtubia indicando lo Spazio Culturale dedicato a Louise Michel, epica leader libertaria della Comune di Parigi, che lui  stesso ha costruito - cazzuola alla mano - nella parte alta del popolare quartiere di Belleville. “Durante una trasmissione televisiva - continua Lucio - ho  sentito...

Danilo De Marco: L’INSONNIA DELLA TERRA

testo di Erri De Luca Haiti: Bimbo con le patate Brasile: L'uomo che esce dal forno L'umanità ha inventato il grano, il riso, l'orzo. La staffetta innumerevole delle generazioni contadine ha migliorato i semi, li ha resi più fecondi. Nessun potente ha potuto fare a meno dei coltivatori. Li ha oppressi, predati, ma sempre ne ha avuto bisogno. Oggi qualche imbizzarrita ditta ha messo sotto suo brevetto il grano, il riso,...

Danilo De Marco: LA COMUNE DI OAXACA

Testi di Carlos Montemayor e Erri De Luca Ninfa (nonna) Felipe (rettore dell'università) L’insurrezione popolare che, nell’anno 2006, visse per vari mesi lo stato di Oaxaca fu particolarmente sorprendente per la massiccia mobilitazione spontanea, per la repressione a livello statale e federale e per l’interesse che meritò da parte di organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani. Pochi movimenti di dissenso sociale sono stati così fulminanti come quello della...

LUNGO VIAGGIO DALL’OSCURITA’ – per Carlos Montemayor

di Danilo De Marco O probabilmente ci troviamo dentro la pagina bianca del suo viaggio/là alza le braccia e ci chiama/ siamo parte di quella festa che non finisce/ parte di quel lungo viaggio che/ continua a cercare e accogliere ciascuno di noi./ Lo scorgo laggiù, lontano./ Alzo la mano per salutarlo./ Pur sapendo che...

Danilo De Marco: R/ESISTENZE

testo di Erri De Luca il partigiano "Cid" la partigiana "Dorica" I fascismi crollarono per la loro avventura in guerra. I fascismi che si astennero durarono a lungo in Spagna, in Portogallo. Ci voleva la guerra, voluta dai regimi di Germania, Italia, Giappone, per sconfiggerli. Allora fu giusto, per riscattare il nome del loro paese, che una minoranza di italiani prendesse le armi contro gli occupanti tedeschi e gli altri...
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