di Giorgio Mascitelli La nuova denominazione del ministero dell’istruzione in istruzione e merito ha suscitato un’ondata di discussioni perché molti commentatori hanno temuto, e qualcuno auspicato, che sotto tale denominazione si nascondesse il tentativo di rianimare nella scuola le vecchie pratiche selettive
di Giorgio Mascitelli Noi in famiglia non crediamo nei selfie. Non occorre, credo, spiegare che quei sorrisi posticci, quelle pose frettolose, quelle angolazioni involontariamente caricaturanti quanto ci orrifichino...
Giorgio Mascitelli Enzo Traverso affronta un tema, quello dell’emergere di un tipo di scrittura storiografica sempre più marcatamente soggettiva, che solo distrattamente può essere considerato specialistico, mentre in realtà tocca uno degli aspetti più tipici della cultura del nostro tempo.
di Giorgio Mascitelli Non vorrei essere nei panni del recensore del Dossier Benjamin di Fredric Jameson ( trad.it di Flavia Gasperetti, a cura di Massimo Palma, Treccani, Roma, 2022, euro 26) perché sono tali e tanti gli stimoli che questo libro contiene che renderne conto, anche solo per sommi capi, nel breve spazio di una recensione è fatica improba.
di Giorgio Mascitelli Le cose e gli uomini differiscono per i segni che il tempo vi lascia: nelle prime la modificazione può essere talvolta reversibile, qualora il guasto sia riparabile, e la cosa tornerà come nuova, affidabile nella sua staticità...
di Giorgio Mascitelli Durante i mesi invernali la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità una proposta di legge per l’introduzione sperimentale nella scuola secondaria italiana delle cosiddette competenze non cognitive, quali ‘l’amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotiva e l’apertura mentale’
di Giorgio Mascitelli La notizia che la vendita di For the Love of God, il teschio tempestato di diamanti opera di Damien Hirst, per 100 milioni di dollari nel 2007, ossia il più costoso affare nella storia del mercato dell’arte, non sia mai avvenuta e sia uno scherzo architettato dallo stesso artista pare non abbia colto di sorpresa alcuni critici ed esperti di quel mercato
di Giorgio Mascitelli Se c’è una cosa che non si dovrebbe fare, è parlare degli scrittori che si amano nei loro anniversari, come mi accingo a fare a proposito di Beppe Fenoglio, ma l’occasione è troppo ghiotta per poter tacere