di Giacomo Verri
In Metropoli, il nuovo romanzo di Massimiliano Santarossa, il racconto del futuro.
Nel duemilatrentacinque la Terra potrà riconoscere sulla propria groppa una sola enorme città: Metropoli. Sarà essa il solo ganglio della poststoria, il solo confine alle lande desolate che s’apriranno maestose quando tutto sarà azzerato, quando nel cielo, perpetuamente crollante di piogge, starà crocefisso, come una misera “palla incolore”, “il sole artico del mondo pietrificato”.
Metropoli, mostruosa tromba...
di Giovanni Dozzini
Dio ci salvi dalle biografie di scrittori. Tutto ciò che abbiamo amato, odiato, capito, frainteso, tutto ciò su cui abbiamo rimuginato, speculato, ciò su cui ci siamo illusi, ciò in cui abbiamo trovato ragioni sufficienti per continuare a vivere, ciò che ci ha reso inequivocabilmente felici, o spaventati, o disperati, tutto ciò capitatoci nel momento di leggere un qualsiasi romanzo di un qualsiasi scrittore non ha nessun...
di Giacomo Verri
Nel Ritratto di giovane donna (2008) di Giorgio Magister, la dama ha i capelli raccolti da una fettuccia nera, il caschetto, le labbra e il naso rilevati, lo sguardo egizio, il collo lungo su spalle strette che s’aprono in un seno ampio, un libricino tra le dita. A sinistra, sulla tela, un insetto, forse una piccola libellula. La bestiola, da sola, toglie equilibrio alla figura, storna l’attenzione...
di Giacomo Verri
Stile che ammassa e punge, e che aggancia all’uno l’altro argomento come un treno in corsa, o come i fogli del ciclostile. Frasi che da un particolare quasi lì gettato, con studiata noncuranza, compongono una scena, generano un microcosmo. Quello sconnesso dell’appartamento romano di Via Ripetta 155, “in quel tratto di strada che perfino molti autisti provetti ritenevano appartenesse già a via della Scrofa”, tra pavimenti a...
di Ornella Tajani
Guardando a buona parte della produzione di Emmanuel Carrère sembra di individuare due fils rouges: uno, tematico, è l’indagine sull’identità, l’affermazione sofferta di sé, l’empatia appassionata per i propri simili, il desiderio di essere un altro che sempre si eclissa davanti al compiacimento infinito di essere ciò che si è, con i limiti e i difetti che definiscono un carattere. Il talento di Carrère è ammirevole nella...
di Ornella Tajani
« E io pensai che fosse stato il charleston a far tornare in mente a Rosa Trockij e la sua mucca: in punta di piedi lei s’addentrava ballando nella storia universale». È in punta di piedi e con una splendida grazia narrativa che Katja Petrowskaja entra nella storia del Novecento e compone un mosaico di vicende storiche e frammenti autobiografici, un tappeto della memoria intessuto di documenti...
di Giovanni Turi
Negli ultimi tre mesi, ogni volta che ho letto una recensione letteraria online o sulla stampa mi sono appuntato se il giudizio espresso fosse positivo, negativo o neutrale; questi gli esiti: 64 pollice recto, 11 pollice verso, 39 non classificabili. Eppure, considerando i libri che leggiamo, le proporzioni sarebbero a dir poco invertite, o sbaglio? Insomma, senza farla lunga, le recensioni sono sempre o fin troppo generose...
di: Francesca Fiorletta
Il paradosso del gatto di Schrödinger è definito un “esperimento concettuale”, cioè un esperimento sostanzialmente impraticabile, in natura, ideato e messo a punto nel 1935 per suffragare alcune tesi specifiche della meccanica quantistica.
Brevemente, l’esperimento consisterebbe nel posizionare un gatto in una scatola, dotata di un sofisticato quanto triviale marchingegno, che sprigionerebbe via via delle sostanze più o meno letali per il gatto stesso. Ecco, Schrödinger è arrivato a...
di Ornella Tajani
Domestici, familiari, quasi innocui. È il ritratto dei Fantasmi dell’aldiquà che popolano i racconti di Luca Ricci (Napoli, La scuola di Pitagora, 2014), fantasmi d’intérieur che si aggirano in paesaggi privi di una connotazione geografica precisa. L’io narrante e polimorfo mangia sandwich e dipinge staccionate, prende il sole sul prato e sogna piscine in stile David Hockney, prepara biscotti di Halloween e descrive pomeriggi dal sapore di...
di Mario Sammarone
Per i tipi della casa editrice Bietti è recentemente uscito il libro di Emil Cioran, L'agonia dell'occidente – lettere a Wolfgang Kraus (1971-1990), un carteggio intercorso tra lo scrittore rumeno e il critico ed editore austriaco Wolfgang Kraus, con l'aggiunta, in appendice, di altre due lettere scritte dalla compagna di Cioran, Simone Boué, ed estratti del diario di Kraus che vertono sulla figura stessa di Cioran –...
di Giacomo Verri
In un piccolo volume del 2006, La Letteratura dell’inesperienza, Antonio Scurati rifletteva su quanto la società di plastica in cui viviamo abbia sostituito l’esperienza diretta del mondo (com’è, per antonomasia, quella vissuta da chi ha fatto la guerra) con una sorta di cognizione del dolore indiretta, asettica, disinfettata e interrotta da assidui diaframmi che sono prima di tutto gli schermi attraverso i quali giunge a noi la...
di Angela Bubba
Maurizio Fiorino, Amodio, Gallucci, 2014, 176 pagine.
Forse non poteva essere più spigliato l’esordio letterario di Maurizio Fiorino, giovane talento della fotografia italiana ma che per anni ha vissuto a New York. Amodio (Gallucci, pp. 176, 16,50 euro) narra infatti la storia d’amore tra Armando e il figlio di uno dei boss più temuti della ‘ndrangheta, l’immaginario Carlo Costa, il quale scoperta la relazione è costretto ad appellarsi...
di Areta Gambaro
Bello avere la necessità di tornare in sala per vedere il secondo atto di un lungo spettacolo. Dote questa di grandi drammaturghi. Non è tanto seguire una storia, perché una storia di fatto non c'è. Almeno in questa prima parte di “Diario del Tempo: l’epopea quotidiana” di Lucia Calamaro.
Il mondo letterario che si mescola perfettamente al mondo teatrale, dove la parola sulle spalle di bravissimi attori, Federica...
di: Francesca Fiorletta
Domenica, 17 marzo
Se mai un giorno mi suiciderò, sarà di domenica. È il giorno più scoraggiante, il più insulso. Vorrei starmene a letto fino a tardi, almeno le nove o le dieci, ma alle sei e mezza mi sveglio spontaneamente e non riesco più a chiudere occhio. A volte mi domando che cosa farò quando tutta la mia vita sarà una domenica. Chissà, magari mi...
di Lorenzo Mari
Che si tratti di memoria futbologica o meno, ci si deve chiedere, a un certo punto, se “si gioca meglio in dieci contro undici”; in campo cinematografico, poi, non si tratta di evocare La grande bellezza quanto, forse, L’uomo in più; Tradimento e perdono, infine: non per fischiettare la canzone di Venditti, ma per cogliere le tensioni contrastanti, nel parlare di “fuga”, da parte di chi ha...
di: Francesca Fiorletta
Esce per le edizioni Nottetempo, con una tiratura limitata e numerata di 230 copie, nella collana di poesia digitale poeti.com, questo libro di Antonio Moresco che è davvero un piccolo gioiello: 21 preghierine per una nuova vita, illustrate da Giuliano della Casa.
Di lui dice il nostro autore, nella Nota introduttiva:
“Giuliano è un pittore che dipinge con la sapienza di un maestro antico e con lo scatto e...
di Giacomo Verri
La vita procede nonostante la crepa aperta sul limitare dell’estate: il tredicenne Edo, protagonista di Strategie per arredare il vuoto, esordio di Paolo Marino (già finalista al Premio Calvino e ora in libreria per Mondadori, pp. 227, euro 17) ha perduto i genitori e, com’è naturale in questi casi, la famiglia apre grandi ali per contenere il dolore e per offrire al ragazzo una nuova casa, quella...
(L'intrepido Lucio Angelini ha letto Publisher di Alice Di Stefano, editor con cui in passato ha avuto contatti professionali. Ecco la recensione - JR)
Basta con gli autori! che siano gli editor d’ora in poi a firmare i libri! - Flavio Santi in Diamo tutto il potere agli editor
di Lucio Angelini
A) Lette le prime 50 pagine di "Publisher", il libro in cui Alice Di Stefano racconta suo marito Elido Fazi....
di Enrico Camporesi
Paolo Cherchi Usai, La storia del cinema in 1000 parole (Il Castoro, Milano, 2012)
La restriction est inventive au moins autant de fois que la surabondance des libertés peut l’être. Je n’irai pas jusqu’à dire avec Joseph de Maistre que tout ce qui gêne l’homme le fortifie. De Maistre ne songeait peut-être pas qu’il est des chaussures trop étroites. Mais, s’agissant des arts, il me répondrait assez bien, sans...
di Giacomo Sartori
Il mio ultimo romanzo è andato benissimo: nessuno l’ha comprato, nessuno l’ha recensito, nessuno ne ha parlato. Nessuno mi ha invitato a discuterne da qualche parte, nessuno mi ha cooptato a un qualche festival letterario. Nemmeno a uno piccoletto, in uno di quei villaggi abbioccati dove gli scrittori locali inscenano scialbe ruotine di provincia (anche ai festival preclari gli scrittori fanno la ruota, ma è una ruota...
di Giacomo Sartori
È Natale, tempo di regalare o regalarsi qualche bel romanzo. Se per i romanzi stranieri è più facile, perché si va per area linguistica, e/o per tema, e/o per consacrata fama (già la traduzione è in qualche modo una garanzia, anche se non assoluta), scegliere invece un buon romanzo italiano contemporaneo è assai arduo. Lo sappiamo tutti. Tutti noi abbiamo preso, spesso guidati da recensioni entusiaste, o...
di Sergio Pasquandrea
Ogni due mesi trovo nella casella postale un pacchetto, la classica busta gialla imbottita di cellophane. È pieno di cd, in genere almeno una dozzina, a volte anche più: la rivista per cui scrivo me li manda, perché io li recensisca.
A casa apro il pacco, do un rapido sguardo ai cd, poi sbrigo subito il lavoro più noioso (“quello che non vuoi fare, fallo subito”, diceva mia...
di Gabriele Pedullà
Le premesse sono note. Lo strapotere della distribuzione nel determinare l’offerta culturale; il riorientarsi delle librerie Feltrinelli verso il mass market, con un taglio del 30% dei titoli prima normalmente disponibili così da ridurre i costi di gestione (meglio vendere dieci copie del solito, ecumenico Ammanniti che quindici di altrettanti autori diversi); la sempre più rapida senescenza dei nuovi libri che ormai hanno una vita sugli scaffali...
di Carla Benedetti
Se un recensore stronca un libro con argomenti pretestuosi, con giudizi che riproducono pre-giudizi comuni, magari anche con falsificazioni tendenziose, l’autore del libro deve tacere? Ecco come la pensava Pasolini
di Carla Benedetti
Se un recensore stronca un libro con argomenti pretestuosi, con giudizi che riproducono pre-giudizi comuni, magari senza nemmeno averlo letto per intero, magari anche con falsificazioni tendenziose, l’autore del libro deve tacere?
Oppure è suo dovere ribattere?
Quale...
di Carla Benedetti
“Si parla moltissimo del potere dei media, del terribile apparato mediatico che schiaccia e vanifica gli sforzi di artisti e scrittori. Secondo me bisognerebbe parlare anche dei mediatori”.
Cosa si aspetta dalla produzione artistica odierna tutta la grande schiera dei mediatori che opera nel mondo della cultura? Cosa si aspettano dalla letteratura coloro che selezionano i cavalli da ammettere alla corsa, e su cui poi loro stessi, oppure...