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Le virtù dimenticate del silenzio: i social, il covid, la guerra

di Giuseppe A. Samonà
Rifletto da anni sulla cosiddetta “rivoluzione tecnologico-digitale”, e in particolare sulla natura e la funzione dei social, sui molteplici aspetti – economici, politici, psicologici, estetici, relazionali etc. – che ne governano il meccanismo...

Se il virtuale trabocca nel reale

di Mariasole Ariot Forse ai nostri giorni l'obiettivo non è quello di scoprire che cosa siamo, ma di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire quello che potremmo essere. Foucault   Dove prima stava una gabbia poggiata sul terreno – e la guardavamo, introducevamo piccoli granelli di parole, fotogrammi, pensieri che ritenevamo inutili alla carta, un giorno  nella gabbia siamo entrati. Ora, le regole della gabbia sono schizzate fuori dalle grate, invadono le...

Rappresentazione social di noi stessi

di Francesca Fiorletta Solo nell’ultima settimana, mi è capitato di assistere a due “rappresentazioni” della nostra vita contemporanea, decrittate attraverso la lente (di ingrandimento?) dei cosiddetti “mezzi di comunicazione di massa”. Il primo è un film, Perfetti sconosciuti, per la regia di Paolo Genovese, con un buon parterre di attrici e attori medio-giovani del momento. Il plot è davvero molto semplice: una cena e un gruppo di amici, quasi tutte coppie,...

Da Bizet a Twitter. Stromae e una variazione sulla Carmen

di Ornella Tajani Quoi du reste, ici, maintenant, d'une Carmen? A blank parody, una parodia vuota: così Fredric Jameson definisce il pastiche, una forma prodotta dal desiderio destoricizzante dell’epoca postmoderna, che consisterebbe in un rimaneggiamento di materiali già noti privo di qualsiasi carica satirica. Non è dello stesso avviso Linda Hutcheon, che in varie sue opere (fra cui The Politics of Postmodernism, 1989, e A Theory of Adaptation, 2006) evidenzia il...

Il protocollo

  di Ornella Tajani Chi se ne frega che è morto Heaney, in Siria c’è la guerra (cit.) Si è tornati sin troppo spesso sulla questione del tasto “non mi piace”, un tasto che a Zuckerberg proprio non piace e non piacerà mai, poiché implicherebbe una democratizzazione -reale e non apparente- del sistema. La community che Facebook ha creato e vuole mantenere è composta di persone che trovano il modo di andare...

Panorama Pincio

di Francesca Fiorletta “La vita non cerca veramente il nuovo, il diverso, l’inaspettato. Tende alla somiglianza, cerca ciò che può riconoscere, che ha già visto sentito annusato, cerca il ritorno, cerca uno specchio.” Cerca un Panorama, probabilmente, come quello di Tommaso Pincio, appena edito da NN Editore. Panorama è un social network, con regole di accesso e permanenza assai stringenti e precise, che lo fanno assomigliare preoccupantemente al famoso Panopticon, la...

Lo sguardo osceno

di Gianni Biondillo Ho evitato questa storia finché ho potuto. Leggevo i titoli dei giornali e saltavo d’istinto le pagine. L’ho messa fuori dal mio sguardo, dai miei pensieri, reputandola oscena. Non sapevo nulla e non volevo sapere nulla di questa infermiera. Non mi interessava entrare nella sua mente, capirne le ragioni. Non voglio neppure ricordarmi il suo nome. Non so, ad oggi, se è davvero colpevole di quello che...

Il selfie, o del passaggio al discorso diretto nella narrazione dell’io attraverso le immagini

di Ornella Tajani It’s a new world, so make sure Should you go on tour to Greece or New York or the Fens To be in the swing: Never look at a thing Except through a camera lens - The Entertainment of the Senses, W.H. Auden, 1973 Premessa e discrimini Col boom della Apple anch’io ho comprato un Mac e ho scoperto quella subdola lusinga alla vanità che è Photobooth: il programma collegato...

L’utente al guinzaglio. Qualche appunto preliminare sulle strategie punitive di Facebook

Di Ornella Tajani Che Facebook sia un eccezionale generatore di ossessioni è ormai fuor di dubbio. Fra quelle che riguardano il rapporto tra il singolo utente e il resto della comunità, l’ossessione principale mi pare si articoli in tre bisogni: essere cercati, apprezzati, riconosciuti. Per cui diventa sempre più importante che io mi renda: disponibile, attraente, precisamente identificabile. Il che significa che a) passo sempre più tempo su FB, b)...

Frammenti e notifiche di un discorso amoroso

Come cambiano attesa e trame d’amore su Facebook di Ornella Tajani Il punto di partenza dei Frammenti di Roland Barthes è l’estrema solitudine in cui affonda il discorso amoroso: ignorato o ridicolizzato dalle varie discipline, è tuttavia parlato da migliaia di soggetti e dunque necessita di una affermazione. Era il 1977: oggi, che si militi nel partito degli apocalittici o in quello degli integrati, non si può ignorare che una buona...

Come autore, non esisterei senza i blog – Una lettera di Vanni Santoni

(A causa di un problema di salute, Vanni Santoni non potrà essere presente alla festa. Però mi ha mandato questa lettera, che, a parole sue, è un "omaggio a tutto ciò che Nazione Indiana ha rappresentato e rappresenta per me, oltre che un tentativo, magari maldestro, di mettere una pezza alla mia assenza". Ringraziandolo, la ripubblico qui. gz) di Vanni Santoni Per cominciare, lo scopo della presente: mi spiace non essere...

Nell’acquario di Facebook

Ippolita Nell'acquario di Facebook. La resistibile ascesa dell'anarco-capitalismo 56.478 parole, 391.364 battute sul web ed in formato ebook. Negli ultimi dieci anni Internet ed il web 2.0 hanno ridefinito le relazioni sociali, almeno per quella parte dell'umanità al di qua del divario digitale. La possibilità di comunicare annullando tempi e distanze si è realizzata attraverso software di facile uso e con una diffusione di massa (google, wordpress.com, facebook etc.). Sono questi software...

Rivolte e nuovi media

di Tiziano Colombi Dopo le proteste e gli scontri che hanno segnato la fine del regime del dittatore Ben Alì è comparsa sui muri di Tunisi la scritta: “Merci le peuple! Merci Facebook”(1). Il graffito sembra avvalorare le numerose tesi giornalistiche che nel raccontare le rivolte di questi mesi in Medio Oriente hanno spesso usato espressioni come “rivoluzioni di Twitter” o “rivoluzioni di Wikileaks”. Questo orientamento tuttavia appare più come una...

Presi nella rete – Il Capo, il web, la libertà

di Marco Rovelli     Non stupisce che la pluralità delle voci del web diventino issue dell'agenda politica solo quando attentano al Capo. "Attentano", ovviamente, in senso esclusivamente etimologico, ovvero nella misura in cui lo "riguardano". Ma dal guardare il Capo, di farne oggetto di "mira", al mirare effettivo come quello di un attentatore non c'è che un passo. E a decidere se il passo varca la soglia sono, oggi, i vari...
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