di Marco Rovelli
Sei anni fa finii per un caso, insieme ad altre due persone, nella casa sui Navigli di Alda Merini. Entrammo che lei stava guardando il quiz di Amadeus, come una persona “normale”, su una piccola poltrona nella sua sala congestionata di cose, quadri sculture mobilia varia et coetera. Un ambiente assai più congestionato di un magazzino. “Si sieda” mi disse, e io rimasi disorientato, chiedendomi Dove? – finché trovai uno sgabello infilato sotto un tavolo, e facendomi largo tra la “roba” lo estrassi e ne feci uso. Alda parlava dei suoi vecchi amori, e delle carnalità rimpiante. Poi mi offrì da fumare, io al tempo avevo smesso e dissi “Non fumo, grazie… però ho altri vizi”. Lei mi guardò e disse “Bravo, fa bene: beva, beva, beva”. E allora, Alda, un brindisi a te.






di Marco Belpoliti

Il mio migliore amico nel corso della sua esistenza ha fumato trecentoundicimila sigarette e s’è bevuto centoquarantasettemila e cinquecento lattine di birra. Naturalmente non ha bevuto solo birra in lattine, perché s’è scolato anche un’infinità di birre in bottiglia, e soprattutto alla spina, e poi vino bianco e rosso, whisky, grappa, bourbon, slivowitza, vodka, sakè, martini, vermut, e vari altri alcolici puri o mescolati tra loro. Ma tradotti in lattine di birra il totale fa pur sempre centoquarantasettemila e cinquecento: i miei calcoli sono piuttosto precisi. Un po’ meno di cinquemila ettolitri di birra, pari a duecentocinquanta ettolitri di alcol puro.
