di Sergio Baratto
Ricevo da Sergio Baratto questo pezzo che mi pare importante rendere noto, perché al di là del caso singolo pone grossi problemi sull’uso della parola in rete e su comportamenti e meccanismi che stanno affiorando in questo mezzo nato da poco. C.B.
Alcuni giorni fa mi sono imbattuto in un caso strano.
La scrittrice Francesca Mazzucato ha pubblicato nel marzo di quest’anno un e-book di prose poetiche, Smagliature, scaricabile gratuitamente dal sito della Kult Virtual Press. Alcune di queste prose poetiche mi hanno stupito per la loro somiglianza con certi post scritti nel 2004 da una giovane blogger, che ricordavo perché a loro tempo mi avevano molto colpito.
Trattandosi di testi liberamente accessibili e consultabili, ho fatto un raffronto, prendendo a esempio due delle prose poetiche della Mazzucato e due post della blogger, e l’ho pubblicato sul piccolo blog personale che tengo da un paio di anni (http://tunga.splider.com), senza menzionare minimamente la parola “plagio”, ma limitandomi a esprimere le mie perplessità.
In coda al pezzo potete leggere le reazioni che sono seguite.

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