"Questa è scrittura del desiderio e attraversa i corpi in una geologia delle immagini che trasfigura gli sguardi in ciò che non vedono e in ciò che si mancano: è il poema, questo, di uno spazio collettivo, s-oggettivo. Accade qui, altrove."
Gianluca Garrapa:
la scrittura cuneiforme è basata sulla ripetizione di una forma unica una serie di vettori a quanto pare provenienti da linee continue il senso è dato dall’orientamento orizzontale o verticale e dalla quantità dello stesso segno
Ho appena letto ((( e il primo pensiero, o meglio sentiero, poiché è il sentire che muove questa poesia, credo, è che poesia sperimentale è, con molta probabilità, scoprire altre forme di orizzonti...
Intervista a cura di Gianluca Garrapa
La presente versione di Quasi tutti (Miraggi ed., 2018), da considerare definitiva, emenda qualche ingenuità e refuso della prima edizione, e si presenta in alcuni punti riveduta, a livello macro- e microtestuale.
Gianluca Garrapa: ci racconti la genesi del testo? E dei microscopi e telescopi testuali come fanno direzionati per curarsi del reale e simbolizzarlo sulla pagina?
Marco Giovenale: Il libro cerca di mettere insieme molti...
Una questione di gesti
Note a margine di Ivano Mugnaini
su
La cosa, di Gianluca Garrapa
Edizioni Ensemble, Roma, 2020
La nota sulla quarta di copertina de La Cosa è di Paolo Zardi, autore tra l’altro di Antropometria e Il giorno che diventammo umani, due titoli che fanno cenno a “misurazioni” e “metamorfosi”. Zardi osserva che «Garrapa guarda al mondo con l’occhio lucido e curioso di un filosofo, e poi ce lo racconta con...
a cura di Gianluca Garrapa
Gianluca Garrapa: È uno spazio-tempo desiderante questo lavoro di Gianluca D’Andrea: Forme del tempo - (Letture 2016-2018), edito da Arcipelago Itaca nel 2019 nella Collana Sorgiva, non sembra avere una forma maggioritaria, né una cronologia che imponga una lettura lineare. Si apre con l’emergenza di una frattura, di una ferita: questa è descrittura degli stati transitori. Stati che sono anche Stati politici, ostinati nella stasi...
di Gianluca Garrapa
Mio fratello morì prima di mezzanotte. Mi avvertì il gatto, miagolando e strusciandosi tra le mie gambe mentre ero seduto in veranda, nell’attesa angosciante dell’agonia che si protraeva nella stanza in cui i miei genitori vegliavano e di cui potevo scorgere solo una flebile luce. Mio fratello è morto nella stanza dove sta il pianoforte, quella più vasta, era bravo mio fratello a suonare. La sera prima...
A cura di Gianluca Garrapa
L’invenzione degli animali è l’ultimo romanzo di Paolo Zardi, uscito a settembre del 2019 per Chiarelettere nella collana Narrazioni serie «Altrove» diretta da Michele Vaccari. Protagonisti del romanzo, ambientato in un’Europa piegata da guerre intestine e governata solo dai principi dell’economia, sono quattro geniali menti assunte dalla Ki-Kowy, la più grande azienda del mondo impegnata nel grandioso progetto di plasmare un nuovo paradigma dell’umanità....
Intervista di Gianluca Garrapa
Il lavoro critico e antologico di Sonia Caporossi si è esplicato negli ultimi due anni attraverso i seguenti volumi, Da che verso stai?, il cui sottotitolo è, evocativamente, Indagine sulle scritture che vanno e non vanno a capo in Italia, oggi (Marco Saya Edizioni 2017), e l’antologia La Parola Informe, esplorazioni e nuove scritture dell’ultracontemporaneità (Marco Saya Edizioni 2018). Ho cercato in questa intervista di far...
Vinpeel degli orizzonti, Peppe Millanta,
Neo edizioni, 2017, pagg. 256
1.
«Ma come farò a sapere se arriverà proprio a te?»
«Se si tratta della mia storia, di certo arriverà a me»
Gianluca Garrapa.: All’inizio non ero ben sicuro. Più volte ho rivisto la biografia dell’autore per capacitarmi che fosse proprio un mio contemporaneo e connazionale a traghettarmi in questa narrazione, ho provato l’impulso di chiamare l’autore e ascoltare la sua voce:
come...
di Gianluca Garrapa
Una recensione-intervista a Marco Simonelli sul suo nuovo libro, Le buone maniere, edito da Valigie Rosse, 2018.
(In corsivo, alcune poesie dell’autore tratte dalla raccolta.)
DALLA FINESTRA
Sul fornello la pentola che bolle,
le una meno cinque all’orologio.
Adesso posso dare inizio al rito:
aprirò la finestra sulla strada,
coi gomiti appoggiati al davanzale
mi gusterò l’attesa come fosse
un dito di liquore a fine pasto
e quando spunterai da dietro l’angolo
ti riconoscerò dall’andatura,
l’incedere veloce di chi...
di Gianluca Garrapa
(Se ti pare di scorgere una qualche opacità nella lettura delle poesie di Sonnologie, tale difficoltà di intendere immediatamente le immagini di questa scrittura, è da ascriversi al soggetto-cittadino stesso che ne ritrae in scrittura-contro-politica l’operazione politica della dissocietà del mediale quando cerca di colonizzare l’inconscio con savoir faire subliminale.)
Sonnologie è l’ultima raccolta poetica di Lidia Riviello, postfazione di Emanuele Zinato, edita del 2016 per Zona contemporanea.
Sonnologie,...
di Gianluca Garrapa
Se ti dico “psicoanalisi”, probabilmente penserai a “inconscio” e la parola “sogno” la collegherai a “interpretazione dei sogni”. Invece “Le giunture del sogno” è tutt’altra cosa. Le giunture del sogno (Luca Sossella editore, 2016) è un saggio, ma a tratti ricorda un romanzo filosofico, dello psicoanalista Sergio Finzi che, lungi dal ripercorrere la chiave interpretativa freudiana del sogno, evidenzia la sua struttura geometrica connessa con le leggi...
di Gianluca Garrapa
Azioni, eventi, la pragmatica della parola: in Glossopetrae, il nuovo lavoro di Simona Menicocci, la giuntura è fra linguaggio, materia inorganica, economia e relativa condizione umana: ogni azione umana (quasi) // o ogni evento naturale (quasi). Di cosa parliamo e come?
La ricerca di sistemare il balbettio poetico non è declinante, bensì aurorale. Non è la decadenza dell’indicibile, ma del ripetibile che traversa e scuote l’abitudine. Le prime...
di Gianluca Garrapa
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lu friddhu ca me vene quandu visciu comu sia ‘na nebbia ca sale. dai campi addolciti nel ritorno. e pure le giravolte dei fari. madreperlati ai socchiusi occhi ndormisciuti. e lu presente me ‘mpaura. comu sia ca no l’ave. il presente. e perso nei seminari di un passato. ricordo. no visciu l’ura cu va’ ddormu. e se pensu ca me sentu sulu. puru cu l’addhi. comu nu...
di Gianluca Garrapa
Lingue 2
no preoccupa tu gentile e bravo
uomo va solo con donna
io amo te come amico
no come donna (scusa)
(adesso sei arrabbiato)
in mio paese queste cose
taglia gola no arrabbiato io
no capisci non vuole
così dio.
*
Trauma 2
è musica lo sguardo ripida la maglia stretta al corpo lascia aperto un...
di Gianluca Garrapa
su questa mano stretta attorno all’aria della mattina. non c’è la compatita morte di chi avete ucciso. i morti uccidono i vivi e poi li chiamano suicidi. sboccia nella loro mente come un vaso di ceramica la cattiveria alimentata dalla cultura dei libri. e non sanno altro che vincere e leccare i piedi al cielo di turno che li renda meno anonimi. non ho amici che nei...
di Gianluca Garrapa
Errore di calcolo
Sebbene le paresse d’avercela fatta, c’era ancora un buco da colmare nella sua vita e che non avrebbe potuto riempire semplicemente di cose, oggetti, surrogati materiali. Certo, non le bastava mica un marito che fosse uomo, anche, e padre, e non semplicemente padrone, un dialettico, di un amore oblativo e coniugale e filiale e, ancora altro, e la testa sulle spalle e ligio al dovere quanto...
di Gianluca Garrapa
da Poevisioni , inedito.
3
crismi e tele angolari, sì. linee e triangoli babelici, sì. babilonie di generi diversi e caos, sì. purezza di spirito senza il pandemonio, sì. cerchi e perfezione, no. cenacoli di diffrazioni acustiche, sì. foglie poche e curve obnubilanti da un vento finto_proletario senza armi, forse. sottofondo adiabatico non_reciproco, sì. gatti e gufi intrecciati di canti e santi, sì. proiezioni ancastiche precisione d’immagine apparenze sguaiate,...
di Gianluca Garrapa
Radicale solitudine
Avevo disorganizzato la vita per la radicale solitudine acquisita. Gualtieri non era sparito. Se ne era voluto andare, sparire come Majorana. Per non far pesare la sua scelta, per non farmi sentire in colpa. Per non farmi sentire inadeguato, anche lui. Leo era deluso. Preso in un gioco. Preso nel giro di vite dell'insignificanza. Non riusciva a scordare che quel passato c'era. Restava. Rimaneva conficcato come...