
[Verifica dei poteri 2.0 prova a ricostruire la storia del “web letterario” italiano, o meglio: delle pratiche di militanza letteraria che si sono sviluppate in Internet da una decina d’anni a questa parte. Oltre a dar conto dei luoghi, degli attori e delle discussioni principali, è un primo tentativo, necessariamente parziale e provvisorio, di mettere a fuoco gli interessi e le poste in gioco che li hanno animati. L’articolo, che esce in questi giorni sul n. 61 di «Allegoria», è stato inviato a scrittori e critici insieme ad alcune domande. Le loro risposte saranno pubblicate nei prossimi giorni su NI. La versione pdf è disponibile qui.]
Verifica dei poteri 2.0
Critica e militanza letteraria in Internet (1999-2009)
di Francesco Guglieri e Michele Sisto
Si tratta di registrare gli strumenti critici,
di verificarne i poteri, di decidere a quale livello
del mare cominciano i nostri calcoli,
entro quale arco di meridiani e di paralleli
consideriamo validi i nostri discorsi.
Franco Fortini, Verifica dei poteri
Produrre degli effetti in un campo,
non foss’altro che semplici reazioni di resistenza
o di esclusione, significa già esistervi.
Pierre Bourdieu, Le regole dell’arte
Tutto ciò che so l’ho imparato da google.
anonimo web
«I luoghi dell’opinione e del gusto letterario», scriveva Fortini nel 1960,
sono stati sorpresi nel giro di pochi anni dall’insorgere ed estendersi di forme per noi nuove di industria della cultura che hanno mutato aspetto e funzione ai tradizionali organi di mediazione fra scrittori e pubblico, come l’editoria, le librerie, i giornali, le riviste, i gruppi politici e d’opinione. Alla motorizzazione la società letteraria ha resistito anche meno dei nostri storici centri urbani.[1]
Rileggendo oggi viene naturale chiedersi come abbia reagito “la società letteraria” all’informatizzazione. E prima ancora alla progressiva concentrazione dell’editoria e dell’informazione sotto il controllo di pochi grandi gruppi.
Sì, ma quale società letteraria?