di Antonio Sparzani
Era stata un’estate passata a giocare ai pirati di Mompracem intorno alla vasca del bucato, al piano terra della casa di Ernesto, in mezzo a un vasto cortile di cemento, senza erba, che circondava tutta la casa. Erano tre, quell’estate. Con Fiorino ed Ernesto veniva quasi sempre anche un ragazzo dagli occhi un po’ persi, che tutti chiamavano Susa, Fiorino non capì mai perché, se fosse cioè il suo vero nome o qualche appellativo inventato dalla fantasia degli amici. Tanto più che intorno a Susa circolavano delle dicerie bizzarre, a proposito di sue strane e passate malattie, connesse con quel mondo degli organi sessuali, di cui così poco era ancora dato sapere. Fiorino non sapeva neppure dove abitasse e nulla della sua famiglia; era solo un ragazzotto alto e biondo con i capelli a spazzola e la voce già un po’ roca. Faceva parte comunque di quegli amici con cui si poteva “fare a spade”.






Pubblico di seguito un estratto dal nuovo romanzo di Franz Krauspenhaar, 





