di Massimiliano Viel
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Introduzione
Poniamo di poterci isolare da tutti i sensi, tranne l’udito. Immaginiamo ad esempio di essere al buio, seduti comodamente e di ascoltare in cuffia l’audio che proviene da un teatro negli istanti prima che inizi un concerto. Ci troviamo immersi in un flusso continuo di suoni e rumori che in gran parte riconosciamo : persone che parlano, colpi di tosse. Poi all’improvviso si fa silenzio. Suoni di strumenti orchestrali, più o meno ben conosciuti, ma comunque famigliari, risuonano insieme creando una cacofonia di frammenti melodici che si sovrappongono tra loro apparentemente in modo casuale. Poi è ancora silenzio. Improvvisamente si sentono dei leggeri colpi, come dei passi lontani e subito un forte rumore : è l’applauso. Evidentemente deve essere entrato il direttore. Infine ancora silenzio. Improvvisamente gli strumenti suonano attaccando insieme con forte intensità e procedendo con un’alta prevedibilità di mutamenti sonori, al punto che volendo posso anche battere il piede, seguendo e anticipando i cambi di note dell’orchestra. Insomma : il concerto è iniziato.

Nella vita quanti scrivono romanzi? Diciamo che nella vita il romanzo non esiste. Quando qualcuno racconta una storia mai accaduta, viene censurata come frottola o menzogna e espunta dalla circolazione sociale. Certo il racconto, la narrazione, il mito, sono già presenti nella vita, ogni racconto che ascoltiamo al bar è una narrazione, ma è la narrazione di una realtà, o di un’irrealtà, nel caso del mito, ritenuta reale.
Il 21 maggio alle ore 21 Nazione Indiana organizzerà a Milano, al Teatro i, un nuovo incontro per festeggiare la traduzione ancora in corso della 
Di Biagio Cepollaro






