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aldo nove

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Le “Nughette” di Canella: Wunderkammer di una civiltà idiota

di Leonardo Canella
1) pensavo che potevi spararmi prima di leggere le tue poesie. Mentre la Polly chiama il centodiciotto che facciamo un bel pubblico letterario, e la Dimmy dirimpettaia che grida e Bruno Vespa che ride, in TV.

Mistica cannibale/ ॐ – una sillaba per mondo scritto e mondo non scritto Intervista ad Aldo Nove

di Marco Zonch Questa intervista si colloca all’interno di un più ampio progetto di ricerca che ha lo scopo di indagare la produzione letteraria italiana, in prosa, del periodo che va dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso a oggi. Il tentativo è quello di affrontare i problemi connessi al cosiddetto “ritorno alla realtà” e, più in generale, le trasformazioni avvenute in questi vent’anni da una prospettiva ontologica. In questo...

Una malinconia inconsistente

di Helena Janeczek (Nazione Indiana ha compiuto quindici anni a marzo, da allora molte persone e molte cose sono cambiate; testimonianza molto importante, e talvolta emozionante, di questa lunga storia è il suo archivio, del quale abbiamo deciso di ripubblicare alcuni post, che riteniamo significativi. Oggi proseguiamo con uno dei redattori fondatori Helena Janeczek. La redazione) La “malinconia dei molti” di cui vorrei parlare è, innanzitutto, malinconia nell’accezione più debole, ma...

Critica del lavoratore culturale

di Andrea Inglese Aspirazioni politiche del precariato intellettuale La prima considerazione che vorrei fare riguarda l’attualità “politica” del lavoratore culturale. Si tratta di un elemento rilevante, se si pensa che sembrerebbe oggi inverarsi più che mai uno degli auspici della sinistra radicale o, più precisamente, di un certo operaismo italiano: la lotta alla precarietà è divenuta tema del giorno, e questo grazie all’attività critica e alla capacità di mobilitarsi dei lavoratori...

Apriti sesamo

Musica e poesia nei luoghi d’arte della Provincia di Ancona Sabato 9 Maggio Arcevia Galleria d’arte contemporanea “La ricerca della bellezza” - Cristiano Godano (Marlene Kuntz) - Giancarlo Onorato con Luigi Socci   Sabato 16 MaggioFabriano Chiostro Minore di San Domenico - Bobo Rondelli con Franco Buffoni   Sabato 23 MaggioOsimo Pinacoteca - Alessandro Grazian con Vivian Lamarque   Sabato 30 MaggioAncona Chiesa del Gesù “A night with Nick Drake” - Roberto Angelini - Rodrigo D’Erasmo (Afterhours) con Umberto Fiori      Sabato 6 GiugnoCastelleone di Suasa “Tutta la luce del mondo” - Mauro Ermanno Giovanardi con...

Quella vita dove sono io, cioè La Casa in Via Palestro di Franco Buffoni

di Marco Corsi Una dislocazione autobiografica della realtà: forse coniando qualche nuova formula risulta più accessibile questo ultimo lavoro in prosa di Franco Buffoni. Una dislocazione, agli effetti, che passa attraverso fatti, personaggi, eventi, documenti, e compone in filigrana il Bildungsroman dell’uomo e del poeta, rendicontando il tempo della storia e il tempo della scrittura. Certamente a questo romanzo, o sarebbe forse meglio dire cahier des mémoires vere o fittizie,...

Negli archivi e per le strade

di Luca Somigli "Negli archivi e per le strade: considerazioni meta-critiche sul “ritorno alla realtà” nella narrativa contemporanea" Due agosti fa le cronache culturali del Belpaese, notoriamente sonnacchiose d’estate, sono state agitate dal dibattito sul “ritorno del reale” che, in ambito filosofico, ha fatto seguito alla pubblicazione sul quotidiano «Repubblica» di un breve testo di Maurizio Ferraris dal titolo ambizioso di Il ritorno al pensiero forte. L’attacco riprendeva quello, famosissimo, di...

Atti impuri: n° 4 & 5

Si parla del numero 5 in uscita e si presenta un'intervista ad Aldo Nove dal numero 4 già uscito... Dopo le prime 4 uscite cartacee che hanno preso vita grazie alla collaborazione dei migliori scrittori attivi oggi in Italia (come Nanni Balestrini, Tiziano Scarpa, Giorgio Vasta, Aldo Nove, Raul Montanari, Maurizio De Giovanni, Laura Pugno, Giorgio Falco, Antonio Rezza, Ernesto Aloia, Luca Ricci, Tommaso Ottonieri e molti altri), Atti Impuri...

Dieci per Elio Pagliarani

  Da Ma dobbiamo continuare. 73 per Elio Pagliarani a un anno dalla morte, Aragno/I domani, 2013.   ELIO PAGLIARANI Libera labirintiche litanie Inventa ignote ibridazioni Ordisce olimpici oltraggi Privilegia pindariche pipate Annuncia agguerriti alfabeti Galvanizza giocose girandole Lampeggia lussureggianti lallazioni Improvvisa incantevoli illusioni Abita acrobatiche allegorie Rivendica ruggenti rivelazioni Accumula apocalittiche aurore Narra numinose navigazioni Incendia ipotetiche iridescenze Nanni Balestrini - «Non ho capito!» «Non ho capito» premessa di un taciuto «ma che state combinando» fu, del monologo a pause, il punto più esplicito e lacerante. Altro che «mehr licht»...

Una serata su Pagliarani e una nuova collana di poesia

Nell’anniversario della scomparsa di Elio Pagliarani, in occasione dell’uscita dell’omaggio Ma dobbiamo continuare. 73 per Elio Pagliarani a un anno dalla morte a cura di Andrea Cortellessa, e della nuova collana poetica i domani di Nino Aragno Editore con I funerali di Corrao di Emilio Isgrò Fondazione Mudima e alfabeta2 invitano all'incontro che si terrà lunedì 25 marzo alle ore 18:00 presso la Fondazione Mudima in via Tadino, 26 – Milano   Ma dobbiamo continuare (Per Elio Pagliarani)   interverranno Cetta Petrollo Pagliarani, Nanni Balestrini, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Biagio Cepollaro,...

Fare l’indiano

 di Gianni Biondillo (Lo scorso anno mi fu chiesto da Ranieri Polese un pezzo per il suo Almanacco che quell’anno aveva come tema l’editoria. Decisi perciò di parlare della mia esperienza sul web. Le cose che ora riporto qui non sono una novità per i lettori della rete, ma furono scritte come compendio per quelli della carta stampata. Le condivido ora in prossimità del decennale come viatico della festa. G.B.)   Il...

La vita oscena

di Gianni Biondillo Aldo Nove, La vita oscena, Einaudi, 2010, 111 pag. Perdere tutto in una età, l’adolescenza, dove invece si ha bisogno di tutto per costruire una propria identità stabile. Perdere il padre e la madre nel giro di pochi mesi, e poi la casa dove si è vissuti. Perdersi, di conseguenza, nella disperazione e nell’apatia. Questo il filo conduttore di un libro, La vita oscena, dal peso specifico...

La vita impersonale di Aldo Nove

di Daniele Giglioli Il lettore che avesse seguito la carriera di Aldo Nove fin dal suo esordio con Woobinda, nel 1996, e col suo incipit ormai divenuto proverbiale: “Ho ammazzato i miei genitori perché usavano un bagnoschiuma assurdo, Pure & Vegetal. // Mia madre diceva che quel bagnoschiuma idrata la pelle ma io uso Vidal e voglio che in casa tutti usino Vidal. // Perché ricordo che fin da piccolo la...

La vita oscena, la lingua arsa

di Marco Rovelli "Solo la prova asfissiante, impossibile dona all'autore il mezzo di spingere lontano la sua visione, di andare incontro all'attesa del lettore stanco dei limiti angusti imposti dalle convenzioni. Come si può perdere tempo su libri alla cui creazione l'autore non sia stato manifestamente costretto?". Così Georges Bataille nel 1957. Ho pensato a questo, leggendo "La vita oscena" di Aldo Nove. Un libro estremo, nel senso pieno e...

Tra zero e due meno meno

di Gilda Policastro Se la domanda che poni a uno scrittore trentacinque-quarantacinquenne in Italia oggi è "quanto la realtà entra in quello che scrivi e lo condiziona" la risposta è: "zero". Questo è l'esito (semplificando con la brutalità indispensabile all'operazione di tirare le somme) dell'inchiesta pubblicata sull'ultimo numero di «Allegoria». Nel saggio che la introduce, il co-curatore (assieme alla sottoscritta) Raffaele Donnarumma cerca di incrementare questo zero, di portarlo almeno...

Reale, troppo reale

di Andrea Cortellessa «Il genere umano non può sopportare troppa realtà». Non lo ha detto qualche oscuro sofista della derealizzazione postmoderna. Lo ha detto, e più d’una volta, un grande della modernità più «eroica», quella più esposta al vento della storia, Thomas Eliot (si veda Burnt Norton, primo dei Quattro quartetti). Ciò malgrado – e anzi proprio per questo, data la coazione al citazionismo di noi postmoderni – sembrano queste...

Ancora “no reply no party”

Mercoledì 11 giugno, Ore 19.00 - 23.30, al Goganga, Via Cadolini 39 Milano No Reply insieme a Marco Travaglio, Aldo Nove, Marco Rossari e (forse) Gianni Biondillo (dipende se mi libero in tempo da un impegno preso precedentemente), e alla musica di Cinemavolta e KnK presentano NO REPLY NO PARTY Dagli organizzatori di La Biblioteca in Giardino una grande festa di interazione tra set acustici, dibattiti e reading per una serata tra...

Balestrini / Niblock

Teatro i giovedì 22_11 20:30 LETTURA SCENICA di GLI INVISIBILI di NANNI BALESTRINI voci NANNI BALESTRINI e SERGIO BIANCHI percussioni GIANLUCA RUGGERI La lettura scenica sarà preceduta da un dialogo tra Aldo Nove e Nanni Balestrini Ingresso gratuito *** sabato 24_11 21:00 PHILL NIBLOCK Concerto in due set sound+video PHILL NIBLOCK video KATHERINE LIBEROVSKAYA una collaborazione/co-produzione O’artoteca, L.A.B., Die Schachtel, con la partecipazione di Teatro i Ingresso intero ...

Al di qua del libro: sulla figura dell’editor-letterato

Piero Sorrentino intervista Andrea Cortellessa e Aldo Nove 23 gennaio 1954. In occasione dell’uscita nei Gettoni einaudiani di Memorie dell’incoscienza di Ottiero Ottieri, Vittorini scrive a Calvino: “ (…) E quanto al discorso sui trent’anni dei giovani – sarà vero che noi li invitiamo a riscrivere i loro libri – ma perché accade che i loro libri non siano mai pubblicabili come ce li presentano a tutta prima?”. Vittorini non...

L’elettrica solitudine di Voce

di Aldo Nove Il Cristo elettrico di Lello Voce è il libro che sigilla il ricordo di una generazione fiorita negli anni Ottanta e in quegli anni dispersa, magistralmente raccontata da uno dei più grandi poeti italiani. E’ un romanzo aspro, refrattario a ogni possibile forma di occhieggiamento a un pubblico che non si dà a priori, dando così espressione (a partire dall’introduzione, scritta su calco manzoniano, rivolta ai 25...

A Gamba Tesa / Quiero No Quiero/Lettera aperta a(d) Aldo Nove

di Francesco Forlani - Mi chiamo Roberta, ho quarant'anni e guadagno 250 euro al mese - scrive lei - Va bene! rispondo io. E allora? Cioè non va bene per niente, pero' mi interrogo. Tralascio la questione letteraria e identifico un fatto. Escono in Italia dei libri sul lavoro precario. Non sono in realtà dei libri sul lavoro, credo di capire, da quanto letto degli articoli reportage pubblicati su Liberazione, ma riflessioni su...

La prima generazione già nata disincantata

di Christian raimo Spiace parlare di più libri insieme, facendo poi un discorso che va subito oltre quei libri, che sembra farsi sociologico e generico. Ma la necessità di definire un legame, una linea, anche spezzata va bene, tra come gli scrittori trentenni – i migliori scrittori italiani travirgolette nuovi oggi – rappresentino questo paese in questo tempo emerge proprio per il loro evidente individualismo. Il loro essere...

Ma il cielo è sempre più blu

Questa e' la storia di un'antologia rifiutata. Un'antologia poetica, curata da Lello Voce e Aldo Nove, che raccoglie testi di 45 autori. Fra gli altri, Gabriele Frasca, Mariano Baino, Tiziano Scarpa, Raul Montanari, Isabella Santacroce, Giulio Mozzi, Gian Mario Villalta, Aldo Nove, Lello Voce, Biagio Cepollaro, Elisa Biagini, Florinda Fusco, Tommaso Ottonieri, Giuliano Mesa, Rosaria Lo Russo, Fabrizio Lombardo, Christian Raimo, Sara Ventroni, Frankie Hi NRG, Elio e Le...

Dieci modeste proposte ai massimi dirigenti Rai

di Aldo Nove “Il bello non è che il tremendo al suo inizio”, scriveva il poeta Rainer Maria Rilke che molto se ne intendeva di angeli e di decadenza della borghesia agli inizi del Novecento ma non aveva mai avuto la fortuna di assistere a un reality show. Ed essendo questo nostro nuovo, novissimo mondo agli albori del nuovo millennio, potremmo tranquillamente rovesciare la frase di Rilke e costruirne una...

Scritto

di Aldo Nove Non ho capito perché abbiamo questi buchi dove le persone entrano nella forma più scurrile di loro padre e escono se stessi. Deve essere la vita. Io comunque non ci penso sempre, alla figa, vado in giro per la mia città e guardo le strade che crescono di volume, o altre cose ugualmente confuse che avevo in mente prima di iniziare a scrivere. Però il romanticismo che c’è...

Affittasi lavoro

di Aldo Nove Cilia (questo è il suo secondo vero nome, e ci tiene molto ad usarlo) ha lavorato per anni per una delle più grosse agenzie interinali italiane. Forse c’è ancora qualcuno che non sa esattamente che cosa sia, un’agenzia interinale, o per quale motivo piacciano così tanto ai padroni ed abbiano così successo da diventare il simbolo di un’economia che sta scoppiando nell’irrealtà della sua fuga da sé...

Professione: promessa sposa

di Aldo Nove Maria Giovanna è bella. Ha ventidue anni e una storia di lavori precari e improbabili. Miraggi di lavori. Miraggi di successo che l’hanno spinta da un piccolo paese della Sardegna alla grande metropoli del Nord. Questa è la sua storia. Dopo il diploma… Dopo il diploma ho lavorato per un po’ come apprendista parrucchiera. Però non mi pagavano. Dicevano che intanto imparavo il mestiere, e che a diciotto anni...

Il presepe in una cozza

di Aldo Nove Non avevo mai riflettuto sul fatto che l’opposto di “consumatore” è “conservatore”, in uno psichedelico cozzo di campi semantici con conseguenti, oscene effrazioni ideologiche. Del resto, è anche un fatto d’identità: “La Coop sei tu: Chi può darti di più?”. Ma parlando di presepi, all’identità tutto sommato massificante delle statutette della Coop il mondo della Rete sa dispiegare tutto lo spettro che l’attuale ontologia dei consumi ci...

Il Presepio di Manganelli

di Aldo Nove Nella città in cui vivo, anzi in tutte le città in cui potrei vivere, sta arrivando il Natale. Alcuni dicono, il Santo Natale. Sebbene la mia vita sia distratta e disorientata, da molti segni, come gli animali, mi accorgo dell’imminenza del Natale. L’irrequietezza agita i miei simili; una sorta di inedita tristezza che si accompagna ad una smania, una torbida cupezza, una litigiosità capziosa, non di rado violenta,...

Viaggio a Tokyo

di Aldo Nove L’impero dei segni è esploso. La grande bolla non c’è più, e la sua schiuma cola da tutte le parti, grassa di merci e corpi, immaginari o reali poco importa, vischiosa di immagini. Come un caleidoscopio impazzito, sottoposto alle maree del mercato, Tokyo combina i propri colori e li dissolve in infinite forme differenti. Tutte da desiderare. Tutte da comprare. E’ il mondo che è approdato...
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