brani di Guglielmo Fernando Castanar (in corsivo) e Arianna Destito
Cominciai questo lavoro di raccolta dopo il terzo o il quarto mese da impiegato delle Poste. Il materiale arrivava alle Centrali di Padova, prelevavo direttamente dagli scaffali di mia competenza, e i primi tempi facevo un setaccio veloce e mi mettevo sotto la giacca uno o due plichi destinati a lei e li andavo a nascondere nell’armadietto personale dove tengo...
(Nazione Indiana ha compiuto quindici anni a marzo, da allora molte persone e molte cose sono cambiate; testimonianza molto importante, e talvolta emozionante, di questa lunga storia è il suo archivio, del quale abbiamo deciso di ripubblicare alcuni post, che riteniamo significativi. Oggi proseguiamo con un brano di Franz Krauspenhaar, in passato redattore di nazione indiana. La redazione)
Questo articolo è stato pubblicato su Nazione Indiana da Franz Krauspenhaar il...
di Domenico Lombardini
Accingendomi a scrivere alcune ipotesi di lavoro intorno all’ultimo lavoro di Franz Krauspenhaar (Brasilia, Castelvecchi) emerge evidente la natura proteiforme dell’opera. Romanzo distopico, è stato detto; scrittura in cui si risentono, chiare, le letture “preferite” del nostro: Kafka, Lovecraft, Houellebecq, tra gli altri. Tutto vero ma parziale. C’è di più. Il protagonista, Ernesto, chiamato dal padre in Brasile per l’ultimo saluto (al padre rimane poco da vivere),...
di Andrea Bassani
Luci nel buio
Le luci dei lampioni si sono spente.
Nella penombra fiorentina prosegue
la parata delle anime sognanti.
Io vedo la tristezza dove tu non vedi:
dietro le maschere, sotto i fondotinta
i volti non splendono.
Vedo paure, incertezze, colpi di tosse,
il suono ansioso dei tacchi
che pestano rimorsi
e il sangue innocente dei ciottoli
che li assorbono.
Vedo ragazzi simili a negozi,
illuminati a giorno da decine di faretti
ma chiusi a chiave,
vuoti di voci e di gente.
E...
di Franz Krauspenhaar
da: WINTER (INVERNO)
2
Sai, sono di una città di fiume,
mio nonno mi amava tanto
ma non mi vide mai, solo
io nel tempo vedo morti
che stanno accanto a me,
le mani che quasi toccano le mie.
Io sono di una città di fiume
dell'Europa centro-orientale,
dove si parlava il tedesco.
Da lì mio padre carezzava
Puch, il suo cane. Io non
parlavo, io non parlavo
ancora, lo avrei fatto ben
lontano da quel fiume
e monti industriali. Vengo
dal bianco e...
di
Francesco Forlani
"La memoria è anche una statua di argilla.
Il vento passa e, a poco a poco, le porta
via particelle, granelli, cristalli."
José Saramago, i quaderni di Lanzarote
Chiunque abbia avuto dentro il fuoco della scrittura o della lettura sa che non c'è acqua che possa estinguere le fiamme, fare recedere dal proposito di fare delle proprie scritture e letture qualcosa di simile a un'eredità necessaria, per chiunque, da destinare...
Di Franz Krauspenhaar
Una brava, talentuosa domenicana o messicana di quasi ottant’anni, nata a Santora, una delle città più importanti del Melenghe domenicano o messicano, giornalista professionista: Ester Gutierrez Velva ha il curriculum tipico dello scrittore ispanico. E’ nel giornalismo, infatti, che molti scrittori sudamericani compiono i primi passi nella scrittura. Come mettere fatti e commenti rilevanti in un piccolo spazio tipografico? Il giornalismo risponde a questa capitale domanda, e...
di Franz Krauspenhaar
Ci si avvicina alla fine del viaggio. Ma la fine è un traguardo, non una catastrofe.
Questo caldo infernale mi spinge lentamente alle corde, una volta tanto vorrei camminare nella neve, nel nord della Svezia, e rischiare l'assideramento dentro una Volvo senza benzina... prima che arrivi una troupe di Discovery Channel a cercarmi con le prove di un tentato suicidio… ma no, tu dov’eri? Dov’eri quando cercavo...
di Franz Krauspenhaar
se mi togliete il maalox,
la sua innocenza, la
carezza discreta di sodii
vari come oli curanti,
se mi togliete quel senso
illusorio d'assenza,
come se lo stomaco
fosse libero dai fuochi
dei nostri inferni a succhi,
mi avrete deposto
un mito, avrete cacciato
il mio allenatore buono
e incompetente
dalla squadra sconfitta.
fare la spesa mi riduce a una macchina
distributrice di prodotti, i soliti;
ogni volta che metto nel carrello
ammazzo il tempo con un colpo
secco e duro, non posso farci nulla,
è...
Effe Kappa. Nuove poesie
di Franz Krauspenhaar
Editrice ZONA,
Una nota di effeffe
"Sporco sono, Milena, infinitamente sporco,
perciò faccio tanto chiasso per la purezza.
Nessuno canta con maggiore purezza
di coloro che stanno nell'inferno più profondo:
ciò che chiamiamo il canto degli angeli è il loro canto".
Franz Kafka
Quando ho cominciato a leggere il nuovo libro di poesie di Franz, dai primi componimenti fino alla fine, risuonava in me questo passaggio della corrispondenza di Kafka con Milena....
di Marino Magliani
Sono, ero, un appassionato di calcio. Sono, ero, un grande appassionato di calcio, ma strano, uno di quelli che non andavano allo stadio. Ci sono entrato poche volte nella vita. Una per tutte: mi trovavo in Spagna, un amico argentino mi convinse a investire in una partita, comprammo una decina di biglietti per rivenderli il giorno della partita (giocava il Barcelona contro El Real) sarebbe stato...
Nuova puntata di "un libro vi trasporterà" per tornogiovedì. Ospite a Cagliari di Saverio Gaeta e del suo festival Leggendo Metropolitano tra un reading e l'altro - una bella gita a Mandas- ho potuto intervistare uno scrittore che amo molto, Vittorio Giacopini, autore de "Il ladro di suoni", pubblicato da Fandango. Immersi com eravamo nelle atmosfere ancestrali di una Sardegna insieme antica e moderna, nelle musiche incredibili che...
Due carissimi e talentuosi amici, Fernando Coratelli e Luigi Carrozzo si sono inventati 'sta cosa. Una bella cosa che mi ha dato l'occasione di ritrovare vecchi compagni di rete come Franz Krauspenhaar e Sergio Garufi. Io a 'sta cosa. partecipo con una rubrica dedicata a un libro, un luogo un musicista...
Un libro vi trasporterà è una video rubrica dedicata, ogni volta, a un libro, alla musica, a una...
Ragazzi di vita horror tour 2010 1
di
Franz Krauspenhaar
L’incarico che mi ha dato il direttore provoca in me un rimescolio profondo prima ancora d’affrontarlo. Sono arrivato al giornalismo tardi, ma con un curriculum di scrittore che ha convinto Mitrali a farmi assumere a La giovane sequoia, una rivista che, non solo nelle intenzioni, dovrebbe sostituire altri fogli che la crisi, la mancanza di lettori...
L’assaggio
di
Franz Krauspenhaar
Mi sono ritrovato col mare nella testa, come una lama fabbricata a Lumezzane Gazzolo. Era sole, la guarnizione. Guardavo all’orizzonte e vedevo il mondo in miniatura. Il commendator Toroni faceva il suo largo alle trombe Turchetti e a te Mario Bianchi. I milanesi sono portatori insani di panettoni e guglie asimmetriche. “Dài, Franca, casso, fà vedere il culo a tutti, demm, facciamoci riconoscere per quello che...
One Man Show dello scrittore Franz Krauspenhaar. Tra poesia, racconti, improvvisazioni e altro ancora.
Venerdì 9 Luglio a Milano
presso la Fondazione Durini, Sala delle danze -
all'interno della mostra "Il Mito del vero/il ritratto/il volto" in via Santa Maria Valle 2 (vicino a via Torino, MM Duomo.)
Dalle ore 21 fino ad orario imprecisato.
FK sarà presente in sala anche fra le 18 e le 20 per due chiacchiere...
Addio Pietro,
tu tragico eroe strampalato.
Oggi è stato nominato
il Grande Fratello sbagliato.
Franz Krauspenhaar
Nota per un ragazzo guerriero
di
Aldo Grasso
sul Corriere
Uno schianto da guerriero, uno schianto dove fatalmente si mescolano l’uomo con il personaggio, la realtà con la finzione, il coraggio con la malasorte. Forse una manovra sbagliata ha provocato la caduta di Pietro Taricone. Lui che si vantava delle manovre «sbagliate», del suo procedere sfrontato e senza paracadute, dopo che la...
1) Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano la totale mancanza di vitalità del romanzo e della poesia nell’Italia contemporanea?
Non capisco davvero come si possa onestamente affermare una cosa del genere. O questi signori leggono solo classici, e al massimo si fermano agli anni 60, o forse hanno perduto – o non...
giovedì 1 aprile 2010
presentazione dei primi due libri della collana Novevolt di Editrice ZONA.
FIRENZE - Feltrinelli International (via Cavour 12R - ingresso libero), ore 18.
IL MOLOSSO. LA LEGGENDA DEL CANE di Enzo Fileno Carabba
UN VIAGGIO CON FRANCIS BACON di Franz Krauspenhaar
Presentazione dei primi due titoli della nuova collana di ZONA Novevolt, a cura di Alessandro Raveggi e Enrico Piscitelli.
Intervengono, con gli autori e i curatori della collana,...
di Franz Krauspenhaar
Era frenato da un fisico strambo, una palla da golf che girava per un campo da calcio, un solo piede per far tutto, il sinistro, una testa matta, un appetito insaziabile, un redentore mai redento.
Maradona è il campione dell’opposizione a oltranza: da Gianni Minà parla di Fidel Castro bevendo Coca Cola, a Napoli va coi femminielli e poi dichiara: “Io sono favorevole agli omosessuali perché, grazie a...
Pubblico di seguito un estratto dal nuovo romanzo di Franz Krauspenhaar, L’inquieto vivere segreto, edito da Transeuropa, con una nota dell’autore sulla gestazione del libro: un romanzo aperto, dove ogni capitolo è una finestra su un possibile nuovo sviluppo, uno spazio vuoto che il lettore può riempire, proseguendo la storia su di un diverso binario. Un padre, un figlio, una moglie scomparsa, un fratello perduto, un surreale, ostile paese...
di Franz Krauspenhaar
Il dolore è diventato fitto, come se il mio corpo stesse aprendo varchi e crepe gigantesche dentro di sé. Prendo in mano una busta che mi ha appena consegnato Angela, triste come non mai. Ha fatto l’errore di affezionarsi a un moribondo, e ora ne paga le conseguenze. E l’attende una sorta di lutto, che vorrei tanto risparmiarle, anche perché non merito il dolore degli altri. Apro...
di Franz Krauspenhaar
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Usciti dalle auto, spalle depresse, malinconici
come sonde lunari, navighiamo per rotte di portineria.
Entrando pensiamo già al non da farsi.
E’ stata una giornata dura, di geli, di lampade spente.
Abbiamo bisogno di nuotare in una birra, in un biscotto,
in un rumore che sia caldo, di lana, rumore di tappeto.
Morsi contorti, lame e lapidi nella testa,
ancora, mentre sussultiamo felpati in ascensore.
Ci può aspettare una bionda stanca morta
o una bruna...
di Franz Krauspenhaar
Da Roma di nuovo al sud, Renata che guida con destrezza la sua Alfa Duetto, il tetto scoperto, io teso, che non so dove attaccarmi. La Costiera Amalfitana, raggiante: questa striscia di luce nel mare, contro spiagge di piccoli sassi e le montagne a costoni poco sopra, a fare la guardia. Immagini di bellezza struggente a volte, solo serena altre. Penso a quadri da fare, fotografo...
di Franz Krauspenhaar
DALLA CLINICA PSICHIATRICA
Scriverò un’altra sfilza
edificante, l’assaggio sale su
chiodato per la gola. Ensor lo vidi
persino al museo, tra
le sue maschere, come
il salumiere tra i clienti fissi.
Vino e birra. Lo sbronzo non
sapeva dov’era. La poesia
è muta come la scala B, calva
come la follia che hai fatto,
sporge in giù come un suicida.
E un operaio sghignazzava.
“Non è valido! Non è valido!
Non è valido! La scrivo meglio io
la lista della spesa!...
Francesca & Franz
I
Siamo nella nevrosi abbandonati
a noi stessi, stelle sverse, già perse
senza più luce noi due disgraziati.
II
Abbandonati a nevrosi perverse
sole nero tu, luna senza luce
io, adombrata da terre emerse.
III
Io, a metà della notte che cuce
secondi, le ore maltolte al giorno
le speranze che la veglia riduce
IV
in distanze, per andata e ritorno
di luce e ombra, di chiaro e di scuro
da cui io fuggo e per sempre ritorno
V
al destino, che a volte...
Fabrica (Atelier, pagg.96, euro 10,00) di Fabio Franzin, nato a Milano nel '63 da genitori veneti, è una specie di bomba; un ordigno che preme dal cuore e dallo stomaco del poeta e che deflagra sulla pagina, narrandoci una storia, la propria, che è quella del duro quotidiano degli operai di oggi. La storia di un lager come mille altri, Una giornata di Ivan Denisovic in versi, dove il...
di Franz Krauspenhaar
Fa caldo, in questo luglio del 2009. L'aria condizionata è tenuta al minimo, temo per la mia salute ormai già stecchita. Mangio le mie verdure bollite, guardo la televisione. Ricorre il quarantennale del primo sbarco sulla luna. Immagini in bianco e nero nello studio televisivo della RAI, il giornalista Tito Stagno, biondo e con gli occhiali, viso simpatico e ben fatto, abbassa le mani... "Ha toccato", esclama....
di Franz Krauspenhaar
Finché, alle 10.25, il boato. Più di quello.. Una deflagrazione che mi fece pensare al tonfo sconvolto di un aereo contro il suolo della città, come una freccia scoccata da diecimila metri e lanciata contro la città da un gigante nemico, il gigante di una fiaba nera. Saltai giù dal letto della camera degli ospiti del mio amico e corsi nel corridoio che era diventato...
di Franz Krauspenhaar
Alici, e spaghetti con le vongole, veraci. Soleado al cartoccio, mele d’ordinanza, scampate al diluvio universale. Il suo culo è una mela originaria. Filetti scoscesi di roccia, sorpassata da una spider, nel cucciolo cuore cremoso del pomeriggio addormentato. Mineralwasser. Un timballo di speranza di essere amati, una lasagna al forno nel caldo della passione sfrenata. L’accensione libidinosa delle trofie al pesto, la menta fredda nella gola come...