L’Italia di Salvini raccontata tre anni prima. (da qui)
(Pubblichiamo volentieri questo video, dove tre anni fa Antonio Moresco già intuiva la svolta autoritaria, che ha confermato con il governo Lega/5telle le sue peggiori previsioni. Gli amici de Il primo amore hanno condiviso qui la risposta di Helena Janeczek a Roberto Saviano.)… Leggi il resto »
Tag: nazismo
A gamba tesa
Glossario dei tempi
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•di Giorgio Mascitelli
Con la fine del secolo breve e della guerra fredda ossia dell’ordine nato dalla seconda guerra mondiale, l’epiteto ‘nazista’, usato espressamente oppure richiamato per allusione, ha conosciuto una seconda giovinezza in ragione direttamente proporzionale alla crescita della depoliticizzazione nella società. … Leggi il resto »
carte, diari
MAGDA MINCIOTTI “Considerate che avevo quindici anni “
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•carte
Il pallone, la Citroën, l’antifascismo involontario
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•di Helena Janeczek
L’imminenza del 25 aprile mi ha fatto tornare in mente una storia. Non è una storia italiana, neppure una storia di resistenza in senso stretto. La trovo sorprendente, anzi bella, proprio perché è ambivalente e di profilo basso.… Leggi il resto »
carte
Messico e Male; 2666 anni con Roberto Bolaño
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•di Helena Janeczek
L’invito a partecipare al vostro “Seminario sul romanzo” mi ha suggerito una scelta istintiva e immediata. 2666 di Roberto Bolaño era l’ultimo libro incontrato dove la fatica di attraversare la lettura coincideva con lo stupore infinito che il romanzo fosse ancora capace di rinnovarsi in modo tanto spericolato e necessario.… Leggi il resto »
carte
Bentornato a casa, Fred Stein
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•Einstein aveva voluto fargli un favore. Capiva quanto valesse il proprio volto per il portfolio di un giovane connazionale, però odiava farsi fotografare. Così decise di concedergli dieci minuti. Fred Stein arrivò a Princeton e anziché mettersi subito a scattare, fece come sempre: cominciò a dialogare con l’illustre soggetto passando da argomenti seri al piacere di raccontarsi barzellette.… Leggi il resto »
carte
Gisèle Freund, un’intervista
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•di Danilo De Marco
(il testo e le fotografie che seguono sono tratte dal volume Noi che siamo così poveri nel dire, Forum Editrice, che sarà presentato il 25 ottobre a Udine: per i dettagli si veda sotto)
La prima volta che chiamai al telefono Gisèle Freund, mi rispose una voce di donna dalla tonalità bassa e rauca: «Mi dispiace, ma Madame Freund non è in casa, è in viaggio e non saprei proprio quando sarà di ritorno.… Leggi il resto »
annotazioni
16 ottobre 1943. Il rastrellamento nel Ghetto di Roma nel racconto di Debenedetti
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•di Giacomo Verri
Settant’anni fa l’incubo nel Ghetto romano. In presa diretta Debenedetti scriveva un libro sveltissimo e luminoso, 16 ottobre 1943, una tra le più sentite testimonianze della tragedia che si perpetrò il 16 ottobre del 1943 nei confronti della comunità ebraica.… Leggi il resto »
carte
Un ebreo americano nella Berlino di Hitler. Il diario di Abraham Plotkin (1932-1933)
by
•
di Davide Orecchio
Questo racconto è la digestione del diario del sindacalista americano Abraham Plotkin (si veda la scheda alla fine), testimone dei giorni che precedettero la presa del potere dei nazisti in Germania, fino alla notte del 27 febbraio del ’33, quando il Reichstag fu dato alle fiamme.… Leggi il resto »
incisioni
Vaterland
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•di Helena Janeczek
Siegfried Oppenheimer a 18 anni caduto
fürs Vaterland in Francia, 1919.
Sulle Alpi scomparso Werner suo fratello.
Corsivo slanciato su targa in bronzo,
targa su pietra in forma di roccia,
lapide monumentale, monumento
all’ignoto masso roccioso
che cadendo
forse travolse dei fratelli il secondo.… Leggi il resto »
allarmi
La frase nazi
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•di Andrea Inglese
La frase della consigliera leghista Dolores Velandro non è semplicemente una frase razzista. Non si limita a rendere corresponsabile una cittadina italiana di origine africana di un presunto crimine realizzato da un immigrato africano.
carte
2666 non è lontano
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•di Helena Janeczek
Grazie a Antonio Coiro, ho scoperto che oggi Roberto Bolaño avrebbe compiuto 60 anni. Ho quindi deciso di “festeggiarlo” con l’estratto di un intervento che verrà pubblicato negli atti del Seminario sul Romanzo dell’Università di Trento.
Sono anni che in Italia si dibatte su filoni di poetica intesi come alternativi, anzi vicendevolmente escludenti: l’opzione realista, aggiornata in formule come il “ritorno al reale” o “docufiction”, rivalutata come veicolo necessario di engagement, contrapposta a barocchismi postmoderni, filiazione libresca e citazionista, ma anche alla “restaurazione” del romanzo neo-borghese.… Leggi il resto »
incisioni
Tra i due contendenti
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•riflessioni, contraddizioni e timori postelettorali
di Helena Janeczek
Ho l’ossessione degli ultimi anni di Weimar, gli anni precedenti alla vittoria di Hitler. Ce l’ ho da quando l’Europa mediterranea, un paese dopo l’altro, è piombata in una crisi economica che si avvicina nella sua gravità a quella che, dopo il crollo di Wall Street del ’29, raggiunse il Vecchio Continente.… Leggi il resto »
carte
La cicala, la formica e San Floriano
by
•di Helena Janeczek
Sono passati più di tre anni e le cose sono andate avanti peggiorando. Nulla è cambiato e così si è giunti a un fallimento catastrofico, conclamato, che non è solo quello della Grecia. Per questo ritenevo interessante riproporre questo vecchio articolo.… Leggi il resto »
diari, dispatrio, incisioni, inediti
MEMORIE DELL’OLOCAUSTO “… è una bellissima aurora!“
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•
La testimonianza di queste ragazze degli anni quaranta con il loro diario, con tutto il senso e il valore, ora perduto, di segretezza e insieme di confidenza che aveva tenere un diario, penna e carta, ha, anche dal punto di vista letterario, un valore unico, proprio come cosa scritta per non essere letta.
cinema
L’insostenibile leggerezza dell’essere registi come Paolo Sorrentino
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•di Giuseppe Zucco
Di cosa puzzerà il male?
Di zolfo? Di inferno? Di Zyklon B?
Oppure il male ha perso odore e colore,
come tanta altra parte del mondo morale?
J. M. Coetzee
Mi ero ripromesso di non scrivere di questo film.… Leggi il resto »
dispatrio, incisioni, inediti
Parlare della Germania
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•di Martin Walser
traduzione di Marina Cantoni
(Estratto)
Si è in grado di valutare in un secondo tempo le immagini dell’infanzia o addirittura si è obbligati a farlo, oppure ci si può abbandonare semplicemente per sempre a questo flusso ricco di ricordi?… Leggi il resto »
diari
Lettera agli amici italiani
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•di Karl Betz
Cari amici: Giovanni cattivo (quello di Porto Torres), Giovanni buono (quello di Alghero), Nicola, Lia, Laura, Guido, Adda, Maria-Antonietta, Giancarlo (fiero pastore), Daniel,
posso raccontarvi qualcosa della mia famiglia?
50 anni fa una sorella di mio padre, zia Rosl, è emigrata in Australia.… Leggi il resto »
carte, indiani
A me gli occhi
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•Su Le Benevole di Jonathan Littell
Noi, gli uomini, chi siamo? Siamo veri, siamo dipinti? Tropi di carta, simulacri increati, inesistenze parventi sul palcoscenico d’una pantomima di cenere, bolle soffiate dalla cannuccia di un prestigiatore nemico?
G. Bufalino, Le menzogne della notte
I Lemmings (DMA design, 1991) cadono da una botola.… Leggi il resto »