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giornalismo

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Citazioni sulla natura instabile dell’informazione (Darnton, Cristianini, Vonnegut)

di Andrea Inglese
Sono sempre parecchio scettico non nei confronti di chi addita l'estrema gravità di situazioni presenti o a venire - il male umano e sociale è un pozzo senza fondo - ma riguardo a chi vanta le grandi virtù di epoche passate.

Il male della banalità

di (vedi sotto) Siamo un gruppo di studiosi e docenti universitari di storia, letteratura e cultura dei paesi arabi, africani e islamici, e scriviamo dopo la pubblicazione di alcuni articoli sulla stampa italiana a seguito dei fatti di Colonia. Da essi è scaturito un dibattito pubblico superficiale, incentrato sulla paura dell’Islam, dell’immigrato, dell’arabo; focalizzato, in senso lato, sulla costruzione dell’arabo-musulmano come “altro” e, in quanto tale, “pericoloso”. Si tratta di un...

Diario parigino 2. Colonia e il “fatto ultimativo”.

di Andrea Inglese Cose inutili da fare: scrivere su una notizia consumata.   La notizia l’ho letta in uno dei quei portali qualunquisti, su cui finisci quando ti colleghi ad internet. Potrei fare in modo di finire direttamente sul portale degli atei marxisti favorevoli alla letteratura sperimentale per il resto dei secoli, ma ho paura poi di non avere più anticorpi nei confronti del razzismo, del qualunquismo e della disinformazione ambientali. Ci...

News Town #2

  di Alessandro Chiappanuvoli   Cominciai a sentirne parlare da Mattia, uno dei fondatori, con cui vivevo insieme all’epoca. Mi disse che stavano cercando di mettere su un giornale, e aggiunse poco altro sullo stato dell’informazione in città, sulla necessità di fare qualcosa a riguardo. Io rincarai la dose sostenendo che i media locali fin dai primi giorni dopo il terremoto sono stati troppo passivi, decisamente poco critici su quanto avveniva. Dopo...

La miniera di fango

(Questo articolo è stato scritto quando ancora si disponeva soltanto del papa dimissionario, ma neppure l'aitante Francesco potrà più dormire sonni tranquilli. È di queste settimane, ad esempio, il lancio pubblicitario di Mea maxima culpa: silenzio nella casa di Dio di Alex Gibeny per la collana Real Video di Feltrinelli...) Di Andrea Inglese I credenti, quelli di verace fede cattolica, che ancora io presumo esistano anche nella miscredente Europa, dovrebbero avere...

Have Fun! Pagine culturali a confronto

  di Francesca Matteoni   Sulle pagine culturali del quotidiano inglese The Guardian esce in data 3 novembre un articolo che elenca i dieci ipotetici libri più difficili da leggere. Il sottotitolo è così traducibile: Immergiti in queste opere impegnative e ne trarrai beneficio. Tra gli autori, scrittori e filosofi, i più noti Joyce, Spinoza, Will Self, Marx, ma anche un misconosciuto libro sperimentale, scritto da B. S. Johnson, morto suicida nel 1973. ...

Giornalismo e politica nel Ventennio – Quando Corrado Alvaro ritrasse in punta di penna e con qualche problema Luigi Albertini, direttore del Corriere della...

di Domenico Talia    È un libricino di sole cinquantasei pagine stampato in 32°; dimensioni praticamente uguali a quelle di un iPhone. Quando fu pubblicato, nel 1925, costava 2 lire. Ho ritrovato la prima edizione quasi per caso e l’ho comprata per alcune decine di euro. L’autore è Corrado Alvaro, il titolo “Luigi Albertini”. L’ho letto con la cura e l’attenzione che richiedono le piccole cose preziose. Alvaro l’ha scritto nell’autunno...

Per l’abolizione della rassegna radiofonica dei giornali

di Giacomo SartoriQuando sono in Italia la mattina ascolto la rassegna radiofonica dei quotidiani. Addentando una mela autoctona mi lascio ipnotizzare come moltissime altri italiani dalle frasi monocordi del giornalista di turno che compita il tal articolo del tal giornale. In genere lentamente, come chi non è abituato a leggere in pubblico, e si sforza con più o meno successo di avere una dizione chiara. Come è noto i...

Giornalismo culturale: prime indagini sulla scomparsa

di  Michele Dantini e Tomaso Montanari Niente o pressoché niente, nell’informazione culturale in Italia, appare oggi al servizio del lettore: eppure il discorso giornalistico appare stabilire standard pubblici di competenza e ragionamento in un paese in cui pochi accedono al saggio o alla monografia. Il processo è in corso da tempo, ma manca un dibattito pubblico su quella che potremmo considerare la scomparsa del giornalismo di cultura o la mutazione...

Di chi è la colpa?

di Gianni Biondillo Di chi è la colpa? Di primo acchito mi viene da dire che è colpa di C.S.I., la fiction americana, così fiduciosa delle prove oggettive, dei riscontri scientifici, delle magnifiche sorti e progressive, da non ammettere dubbi: il caso si risolve sulla scena del crimine, il processo è quasi un orpello, la tecnologia vince sulle impalpabili teorie umane. Magari fosse così semplice! Un amico scrittore ed ex...

Arrigoni, vilipendio alla memoria

Come a 'Libero' scrivono senza verificare le fonti. Lettera al direttore Maurizio Belpietro di Luca Galassi (da Peacereporter) Maurizio Belpietro, scusandomi per non aver anteposto al suo nome, che è necessario - purtroppo - citare, la parola 'signor', o 'direttore', o addirittura 'giornalista'; vedendomi - mio malgrado - costretto a rivolgermi in terza persona al mero dato onomastico che la identifica; trovandomi obbligato a rinunciare all'esercizio della nobile arte del vilipendio (arte...

Le millecinquecento battute di Enrico Deaglio

di Andrea Inglese In millecinquecento battute ieri su Repubblica Enrico Deaglio ha esposto alcuni fatti nodali per la vita della nostra democrazia, di cui i media avrebbero dovuto occuparsi più di ogni altra cosa durante questi anni e che avrebbero dovuto essere ininterrottamente al centro del nostro dibattito politico. In realtà, sia l'informazione che il dibattito politico ha avuto tra i suoi pregevoli effetti di cancellare dalle nostre menti (o...

Raduno contro i crimini politici in Russia

No al silenzio sui crimini contro la giustizia in Russia! Sapete qualcosa delle tragedie che avvengono nelle strade in Russia? Pochi giorni fa, il 19 gennaio, un avvocato militante di sinistra ed intellettuale coraggioso, Stanislav Markelov, è stato ucciso a colpi di pistola, in pieno giorno, nel centro di Mosca. Aveva 34 anni. Una giovane giornalista militante, Anastasia Baburova, che camminava al suo fianco e ha cercato di fermare l’assassino, è...

Saviani

di Riccardo Orioles Anche oggi Marco ha preso il motorino, è uscito di casa e se n'è andato in cerca di notizie. Ha lavorato tutto il giorno e poi le ha mandate in internet a quelli che conosce. Fa anche un giornaletto (Catania Possibile) di cui finalmente anche i lettori hanno potuto vedere un numero (il primo solo i poliziotti incaricati di sequestrarlo in edicola) con relative inchieste. Non ci...

Non è un giallo

di Gianni Biondillo Non è un giallo. Finiamola di usare le parole a sproposito. Vorrei più deontologia dai media che si nascondono dietro l'esile paravento del diritto di cronaca. Non è un giallo, non è intrattenimento, non è una cosa divertente, piena di colpi di scena, dove poi arriva l'eroe che risolve il caso e poi tutti “vissero felici e contenti”. Non è fiction, non è letteratura. Non è una...

Mariti di donne dagli occhi grandi

di Franz Krauspenhaar Angeles Mastretta è una brava scrittrice messicana di quasi sessant’anni, nata a Puebla, una delle città più importanti del Messico, che a noi italiani ricorderà soprattutto le imprese calcistiche dei due campionati mondiali disputati nella grande nazione centroamericana. La Mastretta ha il curriculum tipico dello scrittore ispanico; è nel giornalismo, infatti, che molti scrittori sudamericani (e una volta questo avveniva molto di più anche in Italia) compiono...

Il pisello di fuori, la notizia, l’oblio di sé

di Andrea Inglese Se ripenso un attimo alla mie vicende scolastiche, dalle elementari fino al liceo, in termini di infrazioni penali, penso che avrei potuto totalizzare almeno dieci anni di carcere. Senz’altro gli “atti osceni” l’avrebbero fatta da padrone, in quanto a tipologia di reato. Penso anche che almeno un terzo degli alunni di tutte le classi in cui sono stato avrebbero puntualmente condiviso con me tale destino. La...

Remo Bassini, narratore dai tempi della fabbrica

  Franz Krauspenhaar intervista Remo Bassini Remo Bassini non è solo uno scrittore di valore, è anche un prodigio e una macchina - umanissima - da scrittura: è direttore de La Sesia, storico bisettimanale di Vercelli e provincia, collabora con Il Corriere Nazionale, commenta sul suo seguitissimo blog e ne La poesia e lo spirito,- l'ormai leggendario blog letterario multiautore fondato da Don Fabrizio Centofanti - scrive romanzi di buon successo....

Le telecamere seguono il denaro

intervista a Gary Shteyngart su “Absurdistan” di Alessandro Beretta Un romanzo rocambolesco e satirico, dal ritmo serrato, ma che ti costringe a pensare sul contemporaneo: è così che “Absurdistan” (Guanda) di Gary Shteyngart fa correre il lettore. La storia narra le vicende di Misha Vainberg, enorme ebreo – «in sovrappeso imbarazzante» – figlio del 1238° uomo più ricco di Russia, improvvisamente rimasto senza visto nella regione dell’Absurdistan. Un paese immaginario...

Giovedì 6 settembre 2007, 13:37 : Diario chiude e volta pagina

Undici anni, un po' di storia, molti ringraziamenti e progetti per il futuro Mercoledì 23 ottobre 1996, allegato al quotidiano L’Unità, usciva il primo numero di Diario della settimana, che si autodefiniva giornale dedicato alla «buona lettura», all’inchiesta e al reportage. Dopo un anno Diario se ne andò da solo nel perigliosissimo mare delle edicole. Questo giornale è durato 567 settimane, cercando di fornire nel corso di undici anni la...

Un po’ di autoreferenzialità

di Christian Raimo Provo a dire delle cose... A me viene in mente questa cosa qui. Negli ultimi anni, nel decennio berlusconiano, c’è stata evidentemente una sorta di diaspora, quasi sradicazione, evaporazione delle professionalità. Questo da una parte. Perché da un’altra c’è stato un fenomeno di disgregazione di quelle che sono state le palestre collettive. Provo a declinare un po’ meglio questo discorso. Nel senso che noi abbiamo...

Dov’è l’emergenza

di Stefano Savella "Qui non si tratta di smascherare l’imperizia o superficialità di questi pretendenti a un premio Pulitzer nostrano, ma di rilevare come le cronache siano situate naturalmente all’interno del frame “stranieri e immigrati delinquenti come nostri nemici”. A. Dal Lago, Non-persone. L’esclusione dei migranti in una società globale, Feltrinelli, Milano 2005 (1999), p. 70. D’estate, si sa, la sorveglianza viene meno un po’ ovunque, e con la minore attenzione...

Slanci frenati

di Carla Benedetti Cari indiani, la lettera di commiato di Antonio Moresco non mi sorprende. Chi era presente all'ultima riunione di Nazione Indiana sa che anch'io in quella occasione ho detto cose analoghe. E ora provo a ridirle qui, con la maggiore serenità possibile. Come sapete tutti, ma lo ricordo per i lettori, tra gli stili di comportamento che ci siamo dati al momento di dar vita a questa cosa che...

Processo contro la tortura

Cari amici, sabato 19 febbraio al Teatro i di Milano (in Conca del Naviglio) Nazione Indiana organizzerà un incontro dal titolo Giornalismo e verità, (a cura di Carla Benedetti, Jacopo Guerriero e Roberto Saviano; vedi qui), invitando alcune voci libere e tenaci del giornalismo d'inchiesta. Avvicinandoci a questo appuntamento, continueremo a segnalare iniziative, riviste, libri, comitati, associazioni che si battono per un'informazione obiettiva o, se volete, detto più semplicemente, per la...

Bloggers, siete peggio di Liala!

di Tiziano Scarpa Sommario di questo intervento: I diari in rete fanno pena. Sono autocensura giornaliera in pubblico. Enormi spazi di espressione libera sprecati a raccontare fuffa. Nessuno ha il coraggio di descrivere il trauma e la gioia di essere vivi. ___________________________________________________________________ Io sono molto contento che esista lo strumento del blog. nazioneindiana.com non sarebbe possibile senza l’agilità tecnica dell’autopubblicazione in rete, altrimenti detta blog. Mi hanno divertito gli articoli di denigrazione che molti giornalisti hanno dedicato al...

Un calcio alla guerra

di Tiziano Scarpa L’unico giornale che ho comprato ieri, all’indomani dello scoppio della guerra in Iraq, è stato La Gazzetta dello Sport. Volevo vedere fino a che punto la realtà riusciva a non lasciare traccia su queste pagine che diffondono la peggiore ideologia della nostra epoca in mezzo milione di copie al giorno. Il titolo principale in prima pagina della Gazzetta dello Sport di ieri 22 marzo 2003 era: “Notte da...
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