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I poeti appartati

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I poeti appartati: Nicola Vacca

di Nicola Vacca
Ci aspetta una lunga stagione di idoli venerati per nascondere la paura di noi che finiremo per spegnerci.

I poeti appartati: Paola Ivaldi

di Paola Ivaldi
Oplà E levati le scarpe, e salta sul mio letto, concedimi - suvvia - un piccolo pezzetto, quell’intima poesia che non so più cos’è , parendo condannata a far tutto da me.

i poeti appartati: Elvio Carrieri

di Francesco Forlani
Mi colpiscono i versi che hanno storia e un corpo, una passione che è fuori tempo massimo, scolpiscono la pagina, e mi lasciano sorpreso senza aggiungere nulla nè togliere alle cose, che è cosa ancor più rara. effeffe

I poeti appartati: Francesca Fiorentin

di Francesca Fiorentin
Mi tiene in piedi un attrezzo, una stampella posso camminare verso ... ma la cosa più solida che ho – è la, immaginaria.

I poeti appartati: Francesco Marotta

Dalla dimora del tempo sospeso 1 Lettera al figlio di Francesco Marotta       Dalla dimora del tempo sospeso all’estremità delle pupille dove la stanza sfuma in una mobile nebbia senza fondo un bambino scruta pensieroso il velo d’ombre che ricompone il mio volto in lineamenti febbrili di spina – sento i suoi occhi ricucire squarci d’orizzonte e la mia voce che sussurra flebili accenti di saluto ritornare al suo stupore senza pianto come una cadenza di...

I poeti appartati: Alberto Rollo

di Alberto Rollo. da Ultimo turno di guardia.   Cinque poesie con nota di Maria Grazia Calandrone       7. Così li riconobbe il vecchio, ancora, gli ultimi teatri. Poi fu sequenza di sale impedite, sgocciolii, cordami molli sulla scena, e poltrone divelte; e il “da capo” tossito, scartavetrato della memoria. Ora ho te che eserciti la scienza impietosa dell’assistenza e che cancelli, nolente, ogni residua parvenza di tempo. Benvenuto. Estingui con servile sapienza quel che resta. Sii scudiero, custode, vigilante notturno dei miei “tu”.   12. Dicevano – così dicevano – che il...

I poeti appartati: Massimo Rizzante

Ho provato una vera felicità  quando Massimo mi ha dato la bella notizia di questa nuova uscita - a dire il vero si dovrebbe dire entrata per queste occasioni, perché una pubblicazione significa proprio questo, la  parola che entra nel mondo. E credo che il titolo di questa mia longeva rubrica, I poeti appartati, nel caso di Massimo diventi tanto eloquente quanto il silenzio che circonda la sua opera....

I poeti appartati: Alida Airaghi

Elsewhere di Alida Airaghi       C'è un fondo al cielo, in fondo al cielo: e prima luce, e primo buio. Fine di tutto, innanzi a tutto. Velo che tieni il mondo, ripara il fiore, il frutto.   **   Tu che non puoi non essere, non puoi finire. Costretto a vivere il futuro nell'adesso: condannato a te stesso.   **   Ma tu sei un dio nascosto. Oppure solo stanco: e vorresti confonderti, bianco nel bianco; arrenderti, non esserci. Invece stai al tuo posto.   **   Ma chi può consolarlo se soffre, a chi può chiedere aiuto? Cosa pregare, a chi...

I poeti apartheid: Micol Bez

Se l’ordine fosse un crimine? In prigione geografi, genetisti zoologi, doganieri, genealogisti classificatori, omofobi, razzisti. Fuori una danza senza origine.   **** Come Gorata copriva di inglese lo tswana, portava da scuola appuntata la frase coloniale al petto «an island is a tract of land surrounded by water (and smaller than a continent)».   Come il suo orgoglio nato al portare beato la scienza ai parenti cui ora vorrebbe invece dire, forse in tswana, «I wonder what a lesbian lobola would look like».   ****   Se volessi, mia amata, prenderti la mano per entrare...

I poeti Apartheid: Angelo Vannini

Tre poesie inedite di Angelo Vannini     Un uomo Aggiornato. Un uomo mi era saltato vicino, col suo nudo vestito di passi. Era nero come la notte, freddo più del volto, stanco oltre la vita. Ma aveva carne — sola, quel poco che non gli avevano tolto.   *     Johannesburg CBD   In cucina, mi era seduto accanto, un piatto etiope quella mattina a Maboneng. Vogliamo conversare, il suo inglese è incerto quanto il mio. Lui prova (in una lingua che non trova) a spiegarmi il suo mestiere, come io a raccontargli...

I poeti appartati: Valeria Argiolas

                                                   

I poeti appartati: Nichita Stanescu

Nota a cura di Alida Airaghi   Di Nichita Stanescu, in Italia sappiamo pochissimo. Nato a Ploiești, in Romania, nel 1933, compì i primi studi nella città natale, quindi si trasferì a Bucarest, dove si laureò in letteratura, sposandosi tre volte e collaborando per tutta la vita a varie testate giornalistiche. Come poeta debuttò nel 1960 con la raccolta di versi Sensul iubirii (Il senso dell’amore); il suo ultimo libro uscì nel 1982, un...

I poeti appartati: Jean-Charles Vegliante

                                                    (                                                   da : Incontri, seguito da Altre Babeli, en cours d'achèvement)

I poeti appartati: Nadia Campana

Nota di Alida Airaghi Di Nadia Campana (Cesena,1954-Milano,1985) l’editore riminese Raffaelli ha pubblicato nel 2014 due volumi: Visione postuma e Verso la mente. Il primo (curato da Milo De Angelis, Emi Rabuffetti e Giovanni Turci) raccoglie testi critici rimasti a lungo inediti, talvolta incompleti o allo stato di abbozzo: registrando gli interessi letterari della poetessa romagnola, essi rivelano la sua ricettiva empatia soprattutto nei riguardi della scrittura femminile. Infatti, se le brevi recensioni...

I poeti appartati: Anthony Hecht

Nota di Alida Airaghi Di Anthony Hecht (New York, 1923-Washington, 2004), la critica ha sempre sottolineato sia l’interesse per le tragiche vicende storiche del ’900 (la seconda guerra mondiale, a cui partecipò combattendo come fante in diversi paesi europei, e l’orrore dell’Olocausto, di cui fu testimone diretto durante la liberazione del campo di concentramento di Flossenbürg, nell’aprile del ’45), sia l’adesione a scelte formali severamente controllate e poco consuete, attraverso l’utilizzazione del...

I poeti appartati: Anna Giuba

    Tre poesie di Anna Giuba     Ciclostile Il vecchio feto rannicchiato nel cofano rosso di una renault 4, innescava riflessi condizionati, compromessi di coscienze annacquate dal terrore. Al funerale, Giulio arricciava la lingua sull’ostia consacrata, umida di saliva ministeriale. E sfilavano le facce bianche e nere di una democrazia crocifissa a se stessa, testimone di una storia di lutto e lotta. Alla tavola di famiglia, telecamere accese in via Caetani, tua figlia non mangiava, nascondeva la cotoletta sotto il piatto. Tu non sapevi, padre, non potevi capire che tua figlia...

I poeti appartati: Silvio Talamo

Silvio Talamo, poeta che ho avuto la fortuna di conoscere una decina di anni fa, ha appena pubblicato un libro, Poesie/Gedichte, in una elegante edizione bilingue curata dalla casa editrice ProMosaik. Milena Rampoldi le ha tradotte in tedesco. Ho chiesto a Silvio di pubblicarne qui su NI una selezione che spero troverà altre letture entusiaste oltre alla mia. effeffe                       Prendi la mia immagine Su, prendi la mia immagine, è un dono; puoi farne...

I poeti appartati: Alida Airaghi

da Consacrazione dell'istante di Alida Airaghi   For most of us, there is only the unattended Moment, the moment in and out of time Eliot, The Dry Salvages V, 206-207         È qui, presente; o forse sta per nascere. Segreta ancora, ancora immaginata solamente. Non certa, non decisa; potrebbe ripensarci, fuggire, rinunciare, preferire l'assenza. O non esistenza, scegli – ti prego – di esserci. Appari come sei: chiara, evidente.   *   Prova a pesare un pugno di sabbia, e poi mezzo pugno, così leggero. Tieni tra le dita solo...

I poeti appartati: Laura Liberale

Singolare coincidenza ha fatto che nel giro di pochi giorni mi arrivassero due libri della stessa casa editrice.  Pur conoscendo i percorsi delle due autrici ho potuto per la prima volta "sentire" davvero le loro voci attraverso queste due opere singolari: Sedute in piedi di Giulia Scuro e La disponibilità della nostra carne di Laura Liberale, entrambe pubblicate, in due diverse collane, dalle Edizioni Oèdipus. Ad accomunarle è sicuramente...

I poeti appartati: Olga Campofreda

Second Hand Shop   Hai tirato fuori dal cassetto un paio di vecchie promesse sgualcite e con un gesto che mi è sembrato bello mi hai coperto le spalle quest’inverno. Non c’è voluto tanto a indovinare un altro odore impregnato sul tessuto, e i buchi e certe bruciature di sigarette che non ho mai fumato, mentre i colori pure delle tue promesse impallidivano sbiaditi e smorti per i troppi lavaggi sbagliati.   Usate e riadattate riempite e poi svuotate queste parole reindossate e abbandonate in fretta allo schienale di una sedia le hai consumate a lungo, masticate e poi sputate prive...

i poeti appartati: Christian Tito

  Ai nuovi nati di Christian Tito Incisione Alejandro Fernandez Centeno ed. FIORI DI TORCHIO Amici del Libro d’Artista Seregn de la Memoria Circolo Culturale prefazione di Corrado Bagnoli   Ti daranno infinite occasioni per piegarti e tu non ti piegare, basterà uno sguardo a certe facce per sentire minacciata la tua fede, ma tu credi, credi sempre figlio mio, e non credere che ogni credo poi non muti, ma dentro quel mutare qualcosa si conserva: quel passarci dentro agli occhi un po' di...

I poeti appartati: Giuseppe Acconcia

Cercando un altro Egitto di Francesco Forlani Ho conosciuto Giuseppe Acconcia grazie a un incontro che si è svolto a Torino durante la presentazione del suo libro, Egitto Democrazia Militare  pubblicato dall'eccellente editore Exorma. Conosciuto di persona perché in realtà eravamo entrati in contatto qualche tempo prima per cominciare una proficua collaborazione con Nazione Indiana in merito a quanto succedeva in Medio Oriente. Giuseppe  è infatti corrispondente per il Manifesto e da...

i poeti appartati: Ernesto Rascato

Poesie di Ernesto Rascato Rho dicembre 1969. Papà tornò a casa dicendo: “Marì….hanno arrestato un mio collega di Porta Garibaldi… per la bomba dell’altro giorno….” A scuola giravano giornali e notizie. Un profondo rancore serbato per anni era esploso come lucida follia. Come con  l’Arno a Firenze qualche anno prima una piena pareva aver raggiunto e sommerso Milano. # Il padroncino. Cocciuto li difendeva i suoi neri dai giovani plebei disoccupati in sosta alla sala giochi. Lavoravano eccome se lavoravano dal chiaro alle nove di sera. Lo facessero loro in quegli umidi stanzoni dell’ex-fabbrichetta in quel vicolo morto. Mezzora persa per...

i poeti appartati: Antonio D’Agostino

  Poesie di Antonio D'Agostino     Chi porta il peso di questa assenza le rondini di confine tremano sul ramo la solitudine si contorce nell'aria impigliate ai fili le foglie non cadono più non germina il papavero il neon della casa bassa perde luce nei campi ridotti a discarica poche anime a rovistare tra i sassi la nuvola scende ad altezza di mano il bambino curioso entra nel cirro chiama al gioco i compagni figurando una scala riportano l'elemento fugace al suo posto la pioggia cade dal...

I poeti appartati: Mariagiorgia Ulbar

Nota di Alida Airaghi    Anche senza conoscere la data di nascita di Mariagiorgia Ulbar, che non viene riportata nella terza di copertina, sono certa di non sbagliare attribuendole trent'anni o poco più: e lo faccio con il vago senso di colpa dettatomi dalla mia età, che non è stata capace di assicurare ai giovani come lei più convinte certezze. Perché le poesie qui raccolte esprimono la rassegnazione, l'impotenza, l'impossibilità di progettare un...

i poeti appartati: Eugenio Tinto

Poesie di Eugenio Tinto Terra Lamento ventre cuore caldo viscere Madre silente battito di ciglia Sospiro riposo ed eterno migrare Occhi mani una corona di firmamento L’uomo a volte ti vive I rami stentano alla gravità.   La tua prima casa Sabbione, calce, mattonelle e mattoni, Malta e tanto sudore. Le sue fondamenta sono studiate, ingegno, maestranze e prevaricazione. La tiro su con lena e speranza che non cada La solitudine degli altri       Il tempo dell’attesa Il mio paese muore Nel silenzio dei suoi Suoni, nel caldo tiepido Della sua indifferenza. Sa...

I poeti appartati: Antonella Bukovaz

  Dalla luce del mio sepolcro canto la parola armata di Antonella Bukovaz   dedicato a Hanna Preuss     Soltanto solo,/sperduto,/muto, a piedi/riesco a riconoscere le cose. Pier Paolo Pasolini     (voci fuori scena – inglese, sloveno, italiano) Ho sognato che ero un uomo un uomo perso nella terra ho fatto un sogno che mi perdeva nella terra ero un uomo dovevo andare andare attraversare la montagna raggiungere… nel sogno, sono un uomo raggiungere arrivare – andare andare... Vani, scavati nella roccia sono umidi e bui, entro esco, per entrare...

I poeti appartati: Andrea Leonessa

  Poesie di Andrea Leonessa   Tassidermia verbale Non avendo che un tempo di curarsi, della bocca aperta si fece spazio ad estrazione, a cassetto, vano per Lego, d'un costrutto verbale la sede annacquata, l'asporto delle braccia che non stanno all'incastro del dire lo spazio, la fessura occupata dalla dicenza d'un bosco aspirato e farcito, dopo, da muscolature, tessuto cartilagineo a colmare lo strappo, la distanza che corre tra le betulle, eccetto delle pozze piovane la sommersione prevista parziale: un discorso a parte dove...

I poeti appartati: Giuseppe Cornacchia

      Popolari di Giuseppe Cornacchia     Tweet dopo 10 anni condividendo metri ne occupi lo spazio non pensi quale spazio connoti la misura nel tutto vivo della grazia che metro è un metro * Nuovi poeti italiani (22 Jan 2014) Alla quarta stazione di questa via crucis del cuore mi è riemersa la voce: io sono l'amore senza un oggetto, io Sono. Io sono la luce del giorno, il ragazzo che ero. Sono sempre rimasto qua attorno. Ora cieco, mi vedo. * Sogno pisano (2 Feb 2014) Ho capito il mio male...

I poeti appartati: Nunzio e Giuseppe Festa

Gli alberelli del dopolavoro di Nunzio Festa Nella loro innata semplicità, sono creazioni che riempiono due momenti vitali. I loro compiti: coprire il momento del riposo prossimo al lavoro e posizionato quotidianamente tra lavoro e lavoro, dopo una giornata di cantiere e prima d’un’altra giornata di cantiere; riempire l’immagine del regalo a chi si vuol bene o a chi, in maniera più semplice, si vuol ringraziare. Gesti d’affetto; il primo per se stesso,...
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NOTE
  1. qui è possibile leggere tutto Hairesis