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Roland Barthes

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Sulla scrittura «plate» di Annie Ernaux

di Ornella Tajani
Sono rimasta colpita dalle critiche mosse alla scrittura «plate» di Annie Ernaux all’indomani del Nobel, come se tale scrittura fosse in fondo facile, non letteraria

L’ideale e il tempo: “Pensa il risveglio” di Alessandro Cinquegrani

di Simone Rizzi
Pensa il risveglio di Alessandro Cinquegrani, edito ad ottobre 2021 dagli alchimisti di TerraRossa Edizioni, è il prodigio di cui si sentiva il bisogno per proseguire il cammino, certi almeno per qualche tempo che qualcosa si possa ancora dire...

Inno a Lagioia ( seconda parte )

di effeffe Qui la prima parte. Ne La città dei vivi, la questione dell'identità sociale, ovvero voler essere come ci siamo costruiti agli occhi del mondo, non mi sembra l'unico paradigma in grado di stabilire una genealogia di quel terribile fatto di cronaca. ((I fatti: L’omicidio Varani, risale al 2016. Manuel Foffo e  Marco Prato si resero responsabili di un delitto caratterizzato da particolare crudeltà, uccidendo Luca Varani nell’appartamento di Foffo nel quartiere Collatino...

Mots-clés__Abbraccio

Abbraccio di Mariasole Ariot Nick Cave, Into my arms –> play ___ ___ Da Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso, trad. Renzo Guidieri, Torino, Einaudi, 1979. «Nell’amorosa quiete delle tue braccia», pp. 13-14.   ABBRACCIO   Per il soggetto, il gesto dell’abbraccio amoroso sembra realizzare, per un momento, il sogno di unione totale con l’essere amato. 1. Oltre all’accoppiamento (e al diavolo l’Immaginario) vi è quest’altro abbraccio, che è una stretta immobile: siamo ammaliati, stregati: siamo nel sonno, senza dormire; siamo...

Il suono dell’assenza. Variazioni sul dolore

di Elena Gigante   Il lessico dell'assenza Ci sono alcune parole importanti che, come in una costellazione inaudita, appaiono legate tra loro da congiunzioni – contemporaneamente – sottili e forti: Mancanza, Adorazione, Perdita, Desiderio, Bellezza, Disperazione, Movimento, Distanza, Vuoto, Presenza. I legami che allacciano tra loro queste parole hanno a che fare con l’esperienza ineffabile dell’amore, nelle sue molteplici accezioni. Potremmo immaginare che queste parole rappresentino degli universi di senso, come se ciascuna...

La linguamare. Divagazioni intorno a un libro di Nancy Huston

  di Ornella Tajani Prologo Una sera in albergo ho conosciuto due sorelle sulla sessantina; le ho sentite parlare tra loro in francese, inglese e portoghese. Incuriosita, quando è capitata l'occasione ho chiesto da dove venissero: la risposta si è diluita in due biografie parallele e intercontinentali che mi hanno confuso le idee piuttosto che chiarirmele. Ci ho riprovato il giorno seguente, chiedendo specificamente dove fossero nate: una in Austria, l'altra in Brasile. Al che ho...

Stiamo scomparendo – Viaggio nell’Italia in minoranza

Roland Barthes raccontava di una tribù aborigena che, ogni volta in cui moriva un suo membro, eliminava una parola dal proprio vocabolario, in segno di lutto. L'aneddoto, letto in un manuale di geografia, gli piaceva perché, dal suo punto di vista, una simile tradizione equivaleva a «mettere sullo stesso piano il linguaggio e la vita, affermare che gli uomini detengono il potere sulla lingua, che le danno degli ordini, piuttosto...

Onan, le Alpi e Pirandello

Onan, le Alpi e Pirandello di Giuseppe Schillaci   Si scrive per essere amati, diceva Roland Barhes. E si sbagliava. Non si scrive per essere amati, ma per il piacere di farlo. Scrivere è innanzitutto una pratica onanistica. Se poi questa masturbazione procura piacere al lettore, allora ecco la magia dell’amplesso. Ma di tale incontro, l’autore non può aver certezza, perché anche la lettura è una pratica solitaria. Scrivere per essere amati è dunque una...

Parlare il Roland-Barthes: frammenti di un pastiche

  di Ornella Tajani Nel 1978 i giornalisti Michel-Antoine Burnier e Patrick Rambaud decidono di dedicarsi a quell’ambiguo esercizio di scrittura mimetica che è il pastiche letterario, in Francia oggetto di una lunga tradizione, e definitivamente nobilitato nel genere, all’inizio del secolo, dallo straordinario pasticheur che è stato Marcel Proust. La vittima prescelta è uno dei semiologi più amati del Novecento, che nel ’77, dunque un anno prima, aveva pubblicato quei Frammenti...

Attesa, apparizione, scomparsa. Un Fort/Da di Sophie Calle

    di Ornella Tajani De tout consultant, quel qu’il soit, j’attends qu’il me dise : « La personne que vous aimez vous aime et va vous le dire ce soir »   Si fa assumere come cameriera in un albergo veneziano e fotografa le tracce del passaggio dei clienti nelle varie stanze. Trova una rubrica sul marciapiede e contatta tutte le persone delle quali è indicato il recapito con l’obiettivo di ricostruire, partendo...

L’ordinarietà che sorprende. Qualche considerazione sulla ricezione di Carol

di Ornella Tajani Sul piano della qualità filmica Carol di Todd Haynes è un prodotto medio, e forse è giunta l’ora di abituarsi al fatto che un film che racconta una storia omosessuale non deve necessariamente battere un qualche primato, per farsi strumentalizzare e prestarsi a vessillo dell’una o dell’altra barricata, ma può serenamente collocarsi nel larghissimo spazio che sta tra il capolavoro e il disastro, senza disturbare nessuno dei due...

L’urlo e la musica: la scrittura della voce in Céline

 di Andrea Inglese … la voce umana, il suono meno ragionevole in tutta la natura… Italo Svevo Nell’affrontare un tema arduo come il rapporto tra il romanzo e la musica nel Novecento, ho scelto di pormi consapevolmente in un’ottica eccentrica, interessandomi alla questione della voce. La voce, infatti, è una sorta di entità ambigua e spettrale, che abita sia il romanzo sia la musica, ma in modo problematico e sfuggente. Di primo...

Il selfie, o del passaggio al discorso diretto nella narrazione dell’io attraverso le immagini

di Ornella Tajani It’s a new world, so make sure Should you go on tour to Greece or New York or the Fens To be in the swing: Never look at a thing Except through a camera lens - The Entertainment of the Senses, W.H. Auden, 1973 Premessa e discrimini Col boom della Apple anch’io ho comprato un Mac e ho scoperto quella subdola lusinga alla vanità che è Photobooth: il programma collegato...

I fatti di Roland Barthes (seconda parte)

« Structure du fait divers », Roland Barthes, in Essais critiques (1964) qui la versione originale e qui la prima parte In Italia questo testo è già stato tradotto e pubblicato in una versione differente. "Struttura del fatto di cronaca" di Roland Barthes traduzione di Francesco Forlani Carenza o deviazione della causa, bisogna aggiungere a questi disturbi privilegiati quelle che potremmo chiamare sorprese del numero (o più in senso lato, della quantità)....

I fatti di Roland Barthes (prima parte)

« Structure du fait divers », Roland Barthes, in Essais critiques (1964)  qui la versione originale In Italia questo testo è già stato tradotto e pubblicato in una versione differente.  "Struttura del fatto di cronaca" di Roland Barthes  traduzione di Francesco Forlani Siamo davanti a un omicidio : se è politico, è una notizia, se non lo è, si tratta di un fatto di cronaca. Perché? Si è portati a credere che la differenza...

Frammenti e notifiche di un discorso amoroso

Come cambiano attesa e trame d’amore su Facebook di Ornella Tajani Il punto di partenza dei Frammenti di Roland Barthes è l’estrema solitudine in cui affonda il discorso amoroso: ignorato o ridicolizzato dalle varie discipline, è tuttavia parlato da migliaia di soggetti e dunque necessita di una affermazione. Era il 1977: oggi, che si militi nel partito degli apocalittici o in quello degli integrati, non si può ignorare che una buona...

Ma cosa intendiamo con istruzione, oggi, se già Vladimir Nabokov la sapeva così lunga?

°°° di Vladimir Nabokov Per farla breve, pur adottando determinate tecniche di insegnamento, noi siamo interessati più alla comunicazione che alla composizione, e cioè, con tutto il rispetto di Shakespeare e compagnia, noi vogliamo che le nostre ragazze comunichino liberamente con il mondo vivo intorno a loro, invece che tuffarsi in vecchi libri ammuffiti. Forse brancoliamo ancora nel buio, ma brancoliamo con discernimento, come un ginecologo che tasti un tumore. Noi, dottor...

Un ordine della scienza?

di Antonio Sparzani (da Alfabeta2, settembre 2012) «L’ordine era di disporre l’esercito in ordine di battaglia» questa frase mi si è formata nella testa appena ho cominciato a riflettere su quella formula magica foucaultiana dell’ordine del discorso, così che il campo semantico del lemma ordine mi si è presentato immediatamente polimorfo e non rettilineo, a leggerlo con sufficiente apertura e avvertendone quindi la forse voluta e dunque inquietante ambiguità. L’accezione militaresca del...

Ognuno di noi crede di essere stato invitato davvero, e personalmente, all’amore – Un’intervista a Enrique Vila-Matas

di Elena Stancanelli Mi piacerebbe riuscire a rendere con le parole tutti quei silenzi. Il modo in cui, alla fine di una frase, Enrique Vila-Matas si fermava e mi guardava senza parlare, con i suoi occhi grandissimi. E quando finalmente mi decidevo io a dire qualcosa, lui mi interrompeva e, dal profondo del suo semplice stare, mi diceva una cosa sublime. Non si deve mai tornare su una storia d’amore...

Il feticcio del romanzo

Si ripropone l’articolo uscito sul «Corriere della Sera» il 30 agosto col titolo Se il romanzo è un feticcio. Del letterato è rimasto il fantasma di un prestigio sociale, in cerca esso stesso di conferma. Alla forma-romanzo è dedicata gran parte della produzione saggistica di Cordelli - raccolta al momento in quattro libri: Partenze eroiche (Lerici 1980), La democrazia magica (Einaudi 1997) e il dittico La religione del...

Per Barthes

di Valerio Magrelli Suites inglesi            A Roland Barthes            maestro di solfeggio Ero andato a incontrarlo da studente per una tesi, e invece chiacchierammo solo degli spartiti che portavo con me. Suonava al piano Bach e la corrente di quel «ruscello» lo sospinse via fra mulinelli e anse. A che serve suonare? Un’obbedienza cieca, un’arte marziale: l’ascesi, e in fondo il suono che si leva uguale, il Sempre-uguale, nell’ostinata speranza, se non di un lenimento, di un mite risarcimento musicale.

En amitié fidèle

En amitié fidèle Serata per Roland Barthes lunedì 15 marzo 2010 h. 20.30 partecipano: Alberto Arbasino Umberto Eco in occasione della pubblicazione di Riga 30 – Roland Barthes a cura di Marco Consolini e Gianfranco Marrone marcos y marcos editore saranno presenti i curatori ufficiostampa@marcosymarcos.com teatro franco parenti via pier lombardo 14, milano +39 02 59995258 info@teatrofrancoparenti.it

EPITAFFI

di Linnio Accorroni Se, come suggerisce Nabokov ne ‘I bastardi’, tutti siamo capaci di inventare il futuro, ma solo chi è saggio può creare il (proprio) passato, la sobria compattezza dell’epitaffio è come una specie di cartina da tornasole che serve a valutare empiricamente a quale livello di saggezza si è giunti. In quelle poche succinte frasi che lo suggellano, si deve sintetizzare non solo, ex post, la trama scoscesa...
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