
[Pubblico molto volentieri un’altra poesia cinese classica, che l’amica sinologa Chloe Dallacqua ha tradotto e mi permette di pubblicare: fa sempre parte dei Nove canti; la precedente poesia è apparsa qui e la prima, con notizie sui Nove canti, qui. a.s.]
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di Chloe Dallacqua
Ecco la terza traduzione che ti avevo promesso; la divinità è in questo caso una dea dell’acqua, di un fiume per la precisione, in onore della quale l’innamorato costruisce una dimora tra le onde (le divinità di fiumi e laghi, maschili e femminili, sono ricorrenti nel folklore cinese).
I versi sono sempre ritmati dal suono ansimante – hsi… – che ormai ben conosci, e la presenza di erbe, fiori ed essenze vegetali disorienta e incanta.
La principessa scende – hsi… sulla riva settentrionale; i suoi occhi mi cercano – hsi… pieni di desiderio.
Stormisce piano – hsi… il vento d’autunno, cadono foglie dagli alberi – hsi… sulle onde del lago Dongting.
Osservo ansioso – hsi… fra le erbe fiorite di bianco: al calar del sole – hsi… la mia signora verrà.