[Il presente contributo di Morelli si inserisce nello spazio dell’affaire «Allegoria», che ha già prodotto gli interventi di Donnarumma, Policastro, Inglese, Milani e Rizzante. dp]
di Paolo Morelli
Un paio di anni fa, prima dell’estate, in un paese sul lago di Bracciano si sono accorti che l’inquinamento delle acque prospicenti superava il livello consentito per la balneazione. Subito hanno convocato un consiglio comunale, durante il quale hanno alzato i parametri del livello consentito, aprendo così la stagione balneare. Un mio amico che ci abita mi ha detto che pure il sindaco e gli assessori si bagnavano con tutta la famiglia.
Abbiamo qui un esempio di realtà, la prova che la realtà è un fatto di proporzioni, e pure un fatto di maggioranza. È come la democrazia per esempio, e come la democrazia tende a infiacchirsi e poi in sequenza a irrigidirsi. La realtà oggi è come l’identità regionale per esempio, un angolo ritenuto sicuro nel quale rifugiarsi e difendersi dalla ‘confusione’. È come la razionalità, nella fissazione che tutto il reale sia razionale. La realtà è una malattia che hanno tutti o quasi, quindi nessuno se ne accorge.











