La casa editrice Timeo ha recentemente pubblicato in Italia un saggio fondamentale di Jane Bennett, Materia vibrante. Un'ecologia politica delle cose. «Quale metodo» si chiede Bennett nel libro «potrebbe essere adatto al compito di parlare della materia vibrante? Come descrivere le cose senza cancellarne l’indipendenza? Come riconoscere l’oscura ma onnipresente intensità dell’affetto impersonale?».
Ospito qui alcune pagine tratte dal secondo capitolo, L’agentività dei concatenamenti.
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L’espressione potenza delle cose presenta il vantaggio...
di Giacomo Sartori Per molti anni ho avuto la fortuna di occuparmi quasi solo di terre di boschi e alte praterie schiacciate da cieli scostanti e nervosi. Terre di altitudine, percorse da animali selvatici e da rari uomini amanti degli alberi e del silenzio. Terre linde e profumate, mai completamente asseccate, leggere e fresche anche nel pieno dell’estate.
di Giacomo Sartori Io adesso ero però a mio agio, ero in sintonia con la terra. Ora la sentivo respirare, percepivo che stava solo attendendo, sotto la sua apparenza tramortita. Sapeva che alla lunga l’avrebbe vinta lei, la tracotanza degli uomini li avrebbe portati alla sconfitta. Non lo sapevo, ma ormai la terra mi aveva preso, non mi avrebbe più lasciato.
di Giacomo Sartori Se quindi si facessero i calcoli, quasi nessuno li fa, si vedrebbe che per avere le chilocalorie contenute in un chilo di pomodori ci vogliono le chilocalorie contenute in un chilo e mezzo o due chili di pomodori: la resa energetica è negativa. Detto altrimenti si trasforma il petrolio, sempre lui, in oro rosso, in pomodori.
di Giacomo Sartori L’aspettativa di vita dei suoli coltivati in pendenza anche minima si è ridotta quindi più frequentemente all’ordine di grandezza di quella di un essere umano. Nei casi migliori il doppio, spesso e volentieri meno: grazie al nostro intervento i tempi geologici e dei cicli climatici, quelli della terra, si conformano a quelli umani.
di Giacomo Sartori Per i nostri gusti la vita della terra è troppo umida e buia, sa troppo di decomposizione e marcescenze, di morte. Gli spazi delle nostre esistenze sono sempre più asettici e areati, la terra ci appare viepiù sporco che rimane attaccato alle scarpe, fango fastidioso, possibile contaminazione.
di Giacomo Sartori La nostra attuale alimentazione, ma anche quella del futuro, dipendono allora da questa esigua pellicina che dove il clima è clemente ricopre le terre emerse, come una glassa di gran qualità.
di Giacomo Sartori Le immagini dall’alto dei campi costellati di crateri delle battaglie in Ucraina sono tristemente identiche a quelle della valle dell’Adige, nella mia regione, nel conflitto di più di cento anni prima.
È da poco stato pubblicato in Italia da Meltemi Teneri Carnivori di Paul Shepard, fondamentale saggio uscito per la prima volta nel 1973. «L’Antropocene, cognitivamente parlando, è proprio questo: l’esposizione all’assurdo, l’accettazione dell’aporia, la pratica pericolosa e accidentata di una complessità anti-intuitiva. The Tender Carnivore and the Sacred Game è un generatore di scenari di previsione che educa a questo sforzo quasi impossibile: conciliare la nostra natura selvatica con un...
di Giacomo Sartori Come fare sì allora che le persone possano orientarsi e pesare, come potrebbero accedere a informazioni affidabili, come possono difendersi dalle teorie interessate e dalla strategia di rendere nebbiose le problematiche (utilizzata con successo per i danni dei neonicotinoidi sulle api, sulla pericolosità del glifosate …)?
di Andrea Inglese In "Losing Earth", Nathaniel Rich ricostruisce la storia del decennio (1979-1989) che ha visto emergere l’allarmante verità sul riscaldamento climatico all’interno delle istituzioni scientifiche e politiche internazionali, e che si è concluso con un nulla di fatto...
di Giacomo Sartori
C’eravamo già da moltissimo tempo abituati a raccogliere quello che trovavamo andando in giro, milione di anni dopo milione di anni, poi l’altroieri ci siamo messi a raccogliere i semi delle piante e a piantarli noi. Per varie ragioni sulle quali gli esperti non sono nemmeno troppo d’accordo, adesso non stiamo lì a disquisire di questo. Invece di sgambettare in giro raccoglievamo i semi delle piante che...
una lettera aperta
di Giuditta Chiaraluce
«Quelli come noi / che son venuti su un po' strani /
basterà che un giorno / trovino un po' di forza /
e aiuteranno gli altri a dare un calcio al mondo»
Claudio Lolli, Quelli come noi
Quand’ero piccola volevo fare la giornalista, poi -crescendo- me ne sono dimenticata. Peccato, perché ora mi sarei stata utile. Sono nata in una piccola frazione nel comune di Montecassiano, a...
di Emmanuela Carbé
A ventuno anni avevo teorizzato il Congresso di Vienna, la mia comfort zone e religione, la risposta definitiva alle domande fondamentali su vita/universo/tutto-quanto. La mia teoria era decisamente indipendente dalle fonti storiche che avevo letto per ottenere la maturità o qualche CFU, ma era pur sempre, almeno dal mio punto di vista e dal punto di vista del mio Congresso di Vienna, la mia parola contro la...
di Roberta Salardi
Un'asceta che in altri tempi sarebbe stata considerata una piccola santa? San Francesco in versione laica e moderna?
Una novella Antigone che si appella a leggi non scritte le cui radici affondano in un sentimento di empatia e rispetto verso tutti gli esseri viventi?
Greta si discosta molto dal modello di attivista politico sessantottino, il quale mirava allo sdoganamento di comportamenti repressi e di nuove libertà individuali. "Vietato vietare"...
di Marco Inguscio
«Le palme insettedule rilasciano le spore del pomeriggio. Che bellezza…! Eppure è una foresta di morte dove senza indossare una maschera i polmoni imputridiscono in cinque minuti». È una delle primissime frasi pronunciate dalla protagonista in Nausicaä e la valle del vento, lungometraggio del non ancora studio Ghibli, dell’84. Un’opera di animazione per molti versi sorprendente anche in relazione a quanto accaduto in questi ultimi novanta giorni...
a cura di Stefano Modeo
(L'articolo è apparso su "Atelier" n.97)
Non ti basta, lo so. Vorresti altro.
Non ti basta, fiume, il mio ascolto,
né ora per te è il momento di ascoltare,
tu non puoi ascoltare perché corri infuocato
spinto dalla violenza delle gole.
C’è furia, ora, c’è
disperazione: distruggi, travolgi,
scavi dentro di te la tua memoria
di melma e detriti, antichissime
deposizioni di roccia, cadaveri.
E non ti basta il mio ascolto.
Ma io rimango qui, finché posso.
Senza...
di Giacomo Sartori
Il nostro modo di vivere non è sostenibile, lo diciamo da anni noi specialisti delle varie discipline della natura e delle risorse, ormai all’unisono, e in fondo ormai ognuno lo sa più che bene. La presente pandemia ci mostra che la non sostenibilità non è un concetto, è una realtà che da un momento all’altro irrompe portando dolore e morte. Nessuno di noi può predire come sarà...
di Andrea Inglese
ᕭ Vi presentiamo Glasbo ! ᕮ
ᕭ Dici il grande Glasbo ? ᕮ
Esattamente quello. Gran belle gambe. Occhi fortuiti.
È ancora viva la carogna. Avrà ventisei anni oggi.
ᕭ Sarò qui con le mie mani, con i miei pantaloni larghi. ᕮ
“È tardissimo per morire, non ne vale più la pena” diceva mia madre.
Gli abeti sono abitati da buone intenzioni, poi ci sono i fagiani, le mortadelle bruciacchiate, gli urinatoi smaltati, la mano...
di Giacomo Sartori
Pur aborrendo le scarificazioni urbanistiche, vorrei che l’intero cimitero monumentale a nord della città (“Trento Nord”) fosse decostruito, e che si riedificasse in armonia e tra viluppi di piante (includendo colture urbane).
Vorrei che nelle vie di Trento si respirasse l’alito del naturalista e socialista e anticlericale Cesare Battisti.
Vorrei che nelle panetterie di Trento si rinvenisse del pane buono (come avviene in moltissime regioni italiane), o insomma mangiabile.
Vorrei...
di Giacomo Sartori
https://www.youtube.com/watch?v=fllO7u1jHdo
Duemila e cinquecento anni fa i nostri eminenti filosofi hanno deciso che gli animali non hanno cervello, o insomma non lo sanno usare, e noi ce ne siamo subito convinti, mettendo a tacere i pochi, per esempio Plutarco e più tardi quel poverello di San Francesco, che osavano insinuare il contrario. E visto che non avevano cervello, o insomma non lo usavano, nei tempi più ravvicinati abbiamo...
di Benny Nonasky
In fin dei conti un mondo senza di noi rappresenterebbe l’ideale. Sarebbe un finale sconvolgente, forse lieto per qualcuno o qualcosa, ma è un’infondata conclusione. Se ci soffermiamo sulle singole azioni o su determinate situazioni, effettivamente siamo degli esseri sgradevoli: noi uccidiamo, noi deprediamo, noi costruiamo delle dinamiche che comportano ecocidi e dolore, sia per il genere umano sia per tutto quello che intorno ci abita e...
di Francesca Matteoni
Lo scorso autunno ho avuto modo di conoscere a Firenze Kate Jordahl, artista e docente di fotografia californiana e di vedere il suo progetto editoriale: piccoli libri di fotografia, costruiti attorno a un testo poetico di un autore vivente di lingua inglese o in traduzione. Le pubblicazioni sono biennali ed è possibile abbonarsi oppure ordinare libri singoli. L’idea, come nella migliore tradizione di incontro fra le arti,...
una lettera pubblica promossa da Evelina Santangelo e Fabio Stassi
L’accesso al mare alla tonnara di Scopello è uno spazio piccolo e scosceso, ma su quella stretta banchina di fronte ai faraglioni si stanno concentrando molte e grandi questioni: una certa idea del privato e del pubblico, il diritto di usufruire della bellezza e il modo di preservarla, lo scontro tra memoria e oblio, l’uso del pregiudizio e il capovolgimento...
(torna in libreria Desert solitaire. Una stagione nella natura selvaggia. Attualissimo, non ostante gli anni. Ringraziamo l'editore per averci regalato un estratto del libro. G.B.)
di Edward Abbey
Qui da solo, immerso nel silenzio, capisco il terrore che molti provano in presenza del deserto primordiale, la paura inconscia che li spinge a voler domare, alterare o distruggere ciò che non riescono a comprendere, a ridurre il selvatico e il preumano a dimensioni umane....
di Giacomo Sartori
Un amico poeta
filosofo radicale
scrive che la scienza
è venduta al capitale
nonché serva
di ideologie padrone
queste sono verità astratte
lui non scava negli occhi
di questi apostoli
avidi di scoprire
non coglie nei tremiti delle narici
la feroce obiettività
l’integrismo democratico
(l’agone pari a pari
lo scettro alle teorie più citate)
le crociate imparziali
contro l’angoscia del disordine
(nei suoi versi
- se non nei saggi atarassici -
non alligna
una stessa tenzone?)
la monastica dedizione
le corvè ingrate
saranno anche ingenui
ma chi non lo è
sempre meglio
della...
di Giacomo Sartori
Per tutta la settimana
David ha contato i lombrichi
e Miguela la spagnola
ha spigolato fogliami fracidi
per la metagenomica
io misuravo con Brad
gli abeti schiantati
ma anche le ceppaie
dei larici tagliati
in linda decomposizione
(niente colamenti viscidi
niente miasmi ammonitori)
e i singoli rami
con più di sei centimetri di diametro
su una lunghezza di almeno un metro
inginocchiato sul letto di foglie
con le sue braccia di anziano
puntate contro i muschi
come per schiacciare giù
nel suo cunicolo ctonio
la nuca di...
di Gianni Biondillo
La storia della medicina ha visto nascere quasi contemporaneamente, nell’Ottocento, le pratiche anestetiche e quelle di sterilizzazione degli ospedali. La chirurgia cambiò radicalmente, oggi non riusciremmo a concepirla altrimenti. Se dapprima i dottori dovevano operare in tutta fretta, ed anzi la loro velocità era un merito perché evitava atroci sofferenze ai pazienti, oggi, in camere asettiche, possono con tutta calma lavorare di fino sul corpo malato. Ebbene,...
di Generazione TQ
Nei giorni in cui novantacinque mila insegnanti e aspiranti tali hanno svolto, stanno svolgendo o svolgeranno gli scritti del concorso (truffa) per l’immissione in ruolo, i lavoratori e le lavoratrici della conoscenza trenta-quarantenni di Generazione TQ, dopo alcuni mesi di dibattito e lavoro interno, tornano a esprimersi pubblicamente, diffondendo un Sillabario sulla Scuola Bene Comune, in cui si fissa l’attenzione sulle priorità che dovrà affrontare il prossimo...