di Antonio Potenza
Da due mesi, ogni sera, la mia caviglia sinistra inizia a gonfiarsi come se qualcuno ci soffiasse dentro aria fresca. A guardarla dall’alto mi è subito parsa una zampa di elefante con quelle grinze orizzontali piuttosto scavate al livello del calcagno.
di Giacomo Sartori
Più di tutto
amavi i libri
i fiori
i cieli
i film
chiacchierare
viaggiare
ridere
ma più di tutto
più di tutto
adoravi sciare
fin da ragazza
fin dal fascismo
su e giù
e ancora giù
l’aria...
di Giacomo Sartori
come foglie di novembre
non mi dicevi ch’era morto
l’amico d’una vita
o l’ultraconfidente
crollato un altro bastione
dissertavi e divagavi
murata nella logorrea
(stizziti guizzi del mento)
le persone...
di Giacomo Sartori
come facciamo con le sedie
come facciamo con le sedie
ci tenevi tanto
a regalarmele tu
ma poi mancava il tempo
per andare a sceglierle
veniva la festa...
di Giacomo Sartori
poi ricordo
quando mi scopro stanco
o le cose smottano
mi dico che
devo proprio chiamarti
(il solito opportunista)
poi ricordo
che sei morta
la psicanalista mi dice
la psicanalista mi...
di Giacomo Sartori
t’ho sempre fatta aspettare
e t’innervosivi
non sopportavi l’inazione
e i legacci dei legami
melensi o plebei
che li giudicassi
(protofemminismo
in salsa vitalista
con afflati estetici
ma anche mussoliniani:
nevrosi novecentesche
riassumeremmo...