di Mariasole Ariot Di nuovo, appesi all'infinito e a questo spazio, se l'appeso è un aspettare, il gioco è dire basta, morire nella cassa toracica del niente.
di Paolo Rigo Al tempo – con i suoi ricordi, con i suoi anniversari, con i giorni che passano – è dedicato l’ultimo libro di Gabriella Sica, dal titolo Poesie d’aria. Disturbare Petrarca non è una scelta peregrina, un vezzo del recensore: la poesia di Sica, infatti, fin dai tempi di Prato pagano è consacrata al dialogo con gli antichi
Nota sull’ultima silloge di Giancarlo Consonni (Pinoli, Einaudi, 2021)
di Giuseppe Cinà
“Nel suo andare per il mondo, la poesia è autonoma da chi l’ha scritta… Ogni volta che trova ospitalità, risuonando nel corpo e nell’anima di un lettore … ha luogo una sorta di (ri)nascita ... La poesia dei poeti non potrebbe vivere senza il convivio, ideale e concreto, di chi la sa riconoscere.” (Il Quotidiano del sud, 21 marzo...
Prefazione di Maria Grazia Calandrone
La scrittura di Sonia Caporossi è mossa dalla necessità di comprendere filosoficamente il mondo, che si dà silenzioso nei suoi nessi, lasciando a noi il compito di decifrare la mappa di una realtà fatta di persone e cose che si muovono (e vengono mosse) stando in relazione.
Uno dei modi possibili di interpretare la realtà è infatti seguire il filo di una relazione, come nel caso...
di Francesca Canobbio
Precipita il principio poiché si segna solo nel momento successivo all’attacco per recupero di distacco e nel suo vuoto può compiersi come onda e come salire così scendere a terra un colore e il cielo aperto davanti e dietro un’ iris arcobaleno che volteggia ad ogni precipitazione ma prima piove il mare asceso per eccesso sull’equilibrio elementare che è governo di cosa ed ad ogni cosa restituisce...
di Domenico Conoscenti
Il primo contatto che ha il lettore col libro di Tommaso Giartosio, Come sarei felice. Storia con padre, Einaudi 2019, è la poesia riportata in copertina, costruita attorno ai poli semantici di tradire e tramandare, entrambi etimologicamente derivati da tradĕre. L’io testuale (‘il poeta’, si direbbe a scuola) si rivolge al padre, come suggerito dal sottotitolo, per dirgli, fra l’altro: Solo questi segreti / si tramandano...
Nota
di
Alida Airaghi
Di Nadia Campana (Cesena,1954-Milano,1985) l’editore riminese Raffaelli ha pubblicato nel 2014 due volumi: Visione postuma e Verso la mente.
Il primo (curato da Milo De Angelis, Emi Rabuffetti e Giovanni Turci) raccoglie testi critici rimasti a lungo inediti, talvolta incompleti o allo stato di abbozzo: registrando gli interessi letterari della poetessa romagnola, essi rivelano la sua ricettiva empatia soprattutto nei riguardi della scrittura femminile. Infatti, se le brevi recensioni...
Un caro diario di questi anni
Caro Diario,
questo diario è un miracolo. L’ho baciato preso in braccio, vedendolo .
(Era specchio di me o del sé delle altre?). Era vivente.
Le tecnologie malate, anche loro, si sono accanite a ritardare i primi contatti, e poi l’approdo: è tornato a casa, mio come un ulisse. In attesa di ripartire entro le mura di Milano, mi hanno detto.
Un'altra Circe che si...
di Paola Nasti
In esergo alla nuova raccolta poetica di Enza Silvestrini (Controtempo, Oèdipus, 2018) un verso dal secondo libro dell’Eneide, tratto dall’incipit in cui l’eroe racconta alla regina del suo viaggio e della distruzione di Troia: sed si tantus amor casus cognoscere nostros/ et breviter Troiae supremum audire laborem/ quamquam animus meminisse horret luctuque refugit/ incipiam (….). A chi chiede il racconto doloroso, sebbene con un brivido di orrore...
di Enzo Campi
In linea di massima e per quel che mi riguarda, basterebbe dire che quest’opera è costituita da una serie di poesie erotiche o, se preferite, aggiungere un’etichetta di genere: «omoerotiche», e il discorso sarebbe già chiuso. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro. Non tanto per lo specifico dell’opera di cui qui si vagheggia, ma per il «genere» che, nella maggior parte dei casi, rasenta i territori...
di Sonia Caporossi
Le tue mani
muschi estatici del senso
papille del terzo occhio addormentato
le tue mani, ora
mi lisciano come fossi un gatto arruffato
e piegano i silenzi dei nostri rancori passati
come fossero spighe del sonno
che s’inchinano ad un vento impietosito
i guanti eburnei della tua pelle
e tutte le carezze del tuo respiro
che effonde su di me la ritmica dell’attimo
ricercano sul mio corpo i segni del futuro
esitando sul velluto del vulcano a cono
baciando l’epidermide...
di Andrea Inglese
Premessa teorica
Se c’è una questione rilevante, in ambito di teoria letteraria, che riguardi il realismo, e non da oggi, essa è associata alla possibilità di una "critica dell’ideologia".
Solo attraverso un riferimento forte alla "ideologia" ha senso interrogarsi su quanto si propone, nelle opere letterarie, di testimoniare in nome della "realtà". In un tale contesto teorico, infatti, questa testimonianza è fin da subito sottoposta a vaglio critico:...
di Nadia Cavalera
È da poco uscito per le edizioni Pendragon “Scritti e libri” di Roberto Di Marco. Il primo libro di una serie che intende far conoscere adeguatamente un intellettuale di punta del secondo novecento italiano, esponente del “Gruppo 63” e autore con Filippo Bettini dell’antologia “Terza Ondata. L’ultimo movimento della Scrittura in Italia” (Synergon 1993).
Questo primo volume comprende un saggio inedito su Roberto Roversi e il testo d’esordio...
di Roberta Durante
Una storia a pezzi, il mondo che è finito e unica testimone una vecchia bambina che fa la Sirenetta intorno al globo domandandosi se sia davvero tutto qui. Oppure un viaggio a tappe, dove si oscilla continuamente tra il
dis-astro e la perfezione, il viaggio dell’umanità e delle cose verso la dissoluzione cosmica o l’involuzione dell’universo.
La Terra, limitata e condizionata dal tempo, dove il viaggio comincia; il Cielo,...
di Sonia Caporossi
Sette giorni in ospedale.
Sette giorni di odissea e smarrimento, di caduta a picco nei meandri stordenti della propria identità franta. La stessa durata del viaggio di Dante nei tre Regni. Lo stesso periodo della Genesi. E in questa sorta di Bildungsroman in forma di poemetto, per certi versi quasi mistico ma anche molto legato al verumfactum delle proprie concrezioni di realtà, si raddensa la dimensione esperienziale messa...
di Andrea Bassani
Luci nel buio
Le luci dei lampioni si sono spente.
Nella penombra fiorentina prosegue
la parata delle anime sognanti.
Io vedo la tristezza dove tu non vedi:
dietro le maschere, sotto i fondotinta
i volti non splendono.
Vedo paure, incertezze, colpi di tosse,
il suono ansioso dei tacchi
che pestano rimorsi
e il sangue innocente dei ciottoli
che li assorbono.
Vedo ragazzi simili a negozi,
illuminati a giorno da decine di faretti
ma chiusi a chiave,
vuoti di voci e di gente.
E...
di Paola Nasti
Cosa si cela/rivela oltre le palpebre? oltre la cortina chiusa/aperta dell’occhio? questa domanda potrebbe essere una delle chiavi d’accesso per questa raccolta di poesia. L’occhio, del resto, era già parte costitutiva, fin dal titolo, di un precedente libro di Giovanna Marmo. La recente silloge, edita da Aragno, porta il nome di Oltre i titoli di coda. E’ una raccolta costituita da tre sezioni molto differenti, ad un...
Il progetto
Poetitaly è un progetto culturale che indaga il panorama poetico contemporaneo nazionale in rapporto ai luoghi eccentrici, estranei alle logiche della rappresentatività ufficiale.
L’esperienza è partita nel 2014 a Corviale, luogo simbolo delle periferie romane in via di riqualificazione, in una manifestazione di tre serate con poeti di varie generazioni: da Nanni Balestrini e Giulia Niccolai ai giovanissimi rapper di Corviale.
Il confronto tra Poetitaly e il territorio è proseguito...
di Giuseppe Montesano
Fa caldo, e in un Paese abituate alla menzogna come a un cilicio, fa sempre più caldo di quanto dicano i rassicuranti telegiornali, e nel caldo sto leggendo libri di poesia chiedendomi se la poesia serva. Sfoglio, leggo, sonnecchio, sosto, mi sveglio, rileggo Scuola di calore di Massimo Rizzante, 108 pagine pubblicate da effigie, e mi rispondo che no, la poesia non è utile, è indispensabile. Rizzante...
di Daniele Ventre
1.
Gli ominidi del paleolirico
si estinsero per consunzione
estetica e rarefazione
dell’antico ossigeno onirico.
Non rimasero che tribù
di avanguardisti andati a male
stretti al rifugio postglaciale
a dettare arguti tabù.
Così vennero in fin di storia
le iene critico-mortuarie
per le esequie abitudinarie
e i lauri offerti alla memoria.
Ora i fossili di metallo
pesante e le voci leggere
sfilano in paramenti e cere
fra pedine in pose di stallo.
Nel frattempo tu spandi a credito
spazi bianchi senza mercato
per chi ti loda...
di Andrea Inglese
1. Abbiamo sì letto Sanguineti, e molto, e anche Porta, persino Villa, e Niccolai, Spatola, & gli altri, ma ben poco Costa, non abbastanza letto, che poco se ne trovava in giro, e quindi Costa ci raggiunge con un misurato ritardo, quando tutto sembra risaputo, e invece di Costa (e della vita inventata) ci rimane tutto da sapere, ossia da leggere, per rileggerlo nuovamente in futuro,...
di Domenico Arturo Ingenito
Aggio visto in Angleterra comme se ne care o império
e falaremos da superioridade espiritual
do popolo lusitano quanno a Lisbona
a luce se spanne pe ddint’e cuorpe
que passam pelos prédios incendidos
e cheios daqueles fantasmas sienteme
que matavam accirevano oggni nnotte
mais ou menos ruiciento perzone.
Nun me parlà d’e bboe ca stanno
mmiez’o Tamiggi, aqui ce stamme
sule nuie cu e muorte accise, ammazzate
matados pela sabiduria das horas
si penzo ca tengo o core...
di Francesca Genti
LA CARCASSA DELL’ESTATE
È una domenica del tipo “terminale”
le distrazioni non vanno assecondate:
tutto quello che devi e riesci a fare
è annusare la carcassa dell’estate:
gonfia di luce, mare e sale appare
bestia fatata ai limiti del bosco,
così stupenda nel suo morire piano,
zombie dell’agosto che scompare.
Sono passati due terzi dell’estate:
è ora che guardi morire l’animale,
che dici ciao a tutte quelle fate
che gli stanno preparando il funerale.
***
TRITTICO DEL CIELO
1.
GATTO MOLTO PICCOLO IN...
Di Andrea Inglese
.
Le stagioni quando arrivano, sicure
del loro rinnovato perdurare,
hanno come un potere, sommuovono,
da un fondo oscuro, come se dentro,
nel nostro fragile componimento
di sonni e veglie, ci fosse una risorsa
che l’economia non controlla, senza dati
e prelievi, senza ragioni condivise.
Le stagioni, con brutale allegria,
sono l’ultima, la sola metafisica:
agiscono facilmente in noi,
fanno e disfano, con pochi suoni,
di merlo o cicala, con odori di fieno,
con la sabbia tra le dita dei piedi
o...
(da Con Fatica Dire Fame)
di Giovanni Turra
Giunto più che a mezzo del cammino
bramisci con gli alci
a lode del Signore: solo,
sei sempre stato solo
e matto una metà.
. . . . . . . . . . . . . . . . Alpenstock:
s’abbatte in terra la mia verga e trema
se turbo spira.
.
un tempo unisoni
.
Ci guardano di lato gli animali
– un guizzo, e vanno oltre.
Ciecamente guardano...
di Enrico Piergallini
si crepano i pontili tramortiti
i bambini si stringono alle madri
il mare sputa tronchi tumefatti
a riva insieme a corpi intirizziti
l’epilessia di forge siderali
contorce le ventraglie dei pianeti
e spinge pus di lava tra le faglie
che stravolge la geometria dei cieli
le derrate sono salve nella stiva
ma dove stiperemo i passeggeri?
si spaccano in più punti gli emisferi
e i continenti vanno alla deriva
*
sono notti di lune soffocate
l’acqua gorgoglia sogni d’annegati
le sirene...
di Calpestare l’Oblio
Azione poetica corale contro l'oblio delle morti migranti
Il collettivo "Calpestare l'oblio” ha ricevuto l'invito a partecipare nella notte tra Sabato 30 aprile e Domenica 1 maggio a Firenze, nel contesto della "Notte Bianca", a Poesia in Azione. Il nostro intervento "performativo" è previsto per le 02:00 (circa) a Piazza Santissima Annunziata.
Per questa occasione abbiamo deciso di proporre agli autori di “Calpestare l'oblio” di prendere parte ad una...
di Natalia Castaldi
La conta dei morti nella piazza
di Ez Zauia sfidava il rosso
dei pomodori allineati nel cortile
le mosche ronzavano il canto funebre
delle carogne
.
cercavo di dirti una parola
ma correvano forte troppo forte
e gridavano via anche la mia voce
che si spegneva corta sul tuo viso
.
avrei voluto trovare fiato da soffiare al sangue
pomparti il cuore dirti che ancora dovevi lottare
.
mi trascinarono via ancora in ginocchio
uno per braccio
vedevo solo polvere [polvere e rumore
.
sono...
E’ on line
L'ULISSE n.14
rivista di poesia, arti e scritture:
direttori: Alessandro Broggi, Stefano Salvi, Italo Testa
IL PAESE GUASTO - L'ITALIA VISTA DAI POETI
In mezzo mar siede un paese guasto
(Dante, Inferno, XIV, 94).
Tema di questo numero de L’Ulisse è “Il paese guasto”: è cioè incentrata, questa nuova uscita della rivista, sull'Italia, vista da poeti e da autori.
Tale la designazione: e se guarda all‘ampio di guasto in ogni forma...