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david foster wallace

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David Foster Wallace e gli incisi [#2]

di Nicolò Cattaruzzo
D. F. Wallace ricorre spesso all’uso di incisi nella prosa non narrativa, costruisce periodi interi attorno agli incisi tanto che se venissero rimossi il testo continuerebbe a funzionare ma risulterebbe scarno e arido.

David Foster Wallace e gli incisi [#1]

di Nicolò Cattaruzzo
... e se questi incisi venissero eliminati la narrazione risulterebbe scarna, priva della forza e dell’ironia che invece acquisisce grazie all’uso abbondante, pieno di inventiva e non dogmatico che Wallace ne fa.

DAVID FOSTER WALLACE legge “Una storia ridotta all’osso della vita postindustriale” [1999]

Quando vennero presentati, lui fece una battuta, sperando di piacere. Lei rise a crepapelle, sperando di piacere. Poi se ne tornarono a casa in macchina, ognuno per conto suo, lo sguardo fisso davanti a sé, la stessa identica smorfia sul viso.

Mots-clés__Tuffatore

di Daniele Ruini
Dove ti trovi adesso è immobile e tranquillo. Niente schizzi urla radio vento qui. Niente tempo né rumori reali, solo il tuo sangue che stride nella testa.

Les nouveaux réalistes: Alberto Bile

Smarrirsi: quando lo smartphone sostituisce il destino di Alberto Bile   «Sono scappato a Honk Kong col primo idrovolante su cui son riuscito a salire, alle 3.45, e mi son messo a letto coprendomi bene per non farmi assaltare dai fantasmi, con una domanda in testa a cui non riesco a trovare risposta: che cos'è una città? Le case? La luce? I cammini che ci si sono fatti come le linee del destino...

«HAVE A NICE DAY»: LA COAZIONE ALLA MIMESI IN ‘VERSO OCCIDENTE L’IMPERO DIRIGE IL SUO CORSO’

di Andrea Corona 1. «Fondamentalmente non fanno altro che starsene lì in piedi». La generazione b(a)loccata di Mark, Tom e Drew-Lynn Parlare di David Foster Wallace non può fare a meno di suscitare un entusiasmo prossimo a quello di chi si appresta a sfondare una porta aperta. Tale entusiasmo, tuttavia, è destinato a fare i conti con un’agrodolce presa di coscienza nel momento in cui si decide di passare dalle parole...

La lucidità è il risultato di uno sfregamento continuo – Un’intervista a Christian Raimo su Il peso della grazia

di Giuseppe Zucco Giuseppe del Moro è il protagonista di questo romanzo. Dottorando, assegnista, ricercatore, alla fine un perfetto esemplare di precarietà sociale e esistenziale - soprattutto una persona distratta, ma distratta a livelli epici. Com’è nato e si è sviluppato durante la scrittura del romanzo questo personaggio? Giuseppe prima di essere un personaggio è la voce narrante del libro. Ho capito che volevo un personaggio che fosse al tempo stesso...

Troppa informazione – Un saggio sull’opera di David Foster Wallace

(Poco più di quattro anni fa veniva a mancare lo scrittore David Foster Wallace. Gli animatori dell'Archivio David Foster Wallace Italia hanno pensato bene di rendergli omaggio traducendo il saggio che J.J. Sullivan ha scritto e pubblicato nel maggio 2011 su GQ USA. Ringraziando Andrea Firrincieli e Roberto Natalini sia per la traduzione sia per la generosità, lo ripubblichiamo qui.) Quando David Foster Wallace, scrittore simbolo della sua generazione, si...

Scrittori performer

di Cristiano de Majo   Gabriela Wiener ci regala con queste 13 divertenti crónicas uno spaccato sui lati più oscuri e meno esplorati della nostra società. (Dalla quarta di copertina) Mi rendo conto che la definizione di scrittore-performer è ambigua e imprecisa, ma non riesco a trovarne una migliore. È ambigua e imprecisa perché la prima cosa che fa venire in mente è lo scrittore bravo a leggere, il letterato con voce...

Le convergenze parallele

di Giuseppe Zucco “Il Console le prese la mano. Si stavano abbracciando, o così quasi sembrava, appassionatamente: chi sa dove, dall’alto del cielo, un cigno, trafitto, piombò sulla terra.” Malcolm Lowry, Sotto il vulcano.   “Guardava la Jacuzzi schiumare bolle intorno alla gamba. E come dal nulla un uccello era improvvisamente caduto nella Jacuzzi. Con un piatto, prosaico, plop. Dal nulla. Dal grande cielo vuoto. Non c’era niente sopra la Jacuzzi se...

No Logo, dodici anni dopo

di Giuseppe Zucco Per chi c’era, per chi vorticava la propria tenera età allo scoccare degli anni duemila, quando la faglia tra i due millenni era così poco divaricata che lo sfregamento tra i secoli scatenava ancora euforia e speranza, io iniziavo l’università, ci andavano gran parte dei miei amici, abitavo a Milano, portavamo i capelli lunghi, la barba tardo hippie, i jeans larghi, le sneaker con i lacci colorati,...

Un pallido inverno, omaggio a Wallace

L'Archivio DFW Italia, lancia l'iniziativa 'Pale Winter': lettura collettiva de "Il Re Pallido" di David Foster Wallace. Il 21 Febbrario del 1962 nasceva lo scrittore americano David Foster Wallace e in occasione del suo 50simo compleanno un gruppo di affezionati lettori darà il via ad una lettura ragionata del suo romanzo postumo, "Il Re Pallido", pubblicato lo scorso anno, tradotto in Italia dalla casa editrice Einaudi. La lettura comincerà a partire...

Author (not) here

ovvero "Una cosa noiosa che non ho mai fatto" di Stefano Durì Ho letto "Il re pallido" e alcune recensioni. In almeno tre di quelle italiane si afferma che ad un certo punto DFW parla della propria esperienza all'Agenzia delle Entrate, dando al romanzo anche "un valore testimoniale e autobiografico" (cit. dall'articolo di Sandro Veronesi, Repubblica, 31/10/2011). In quelle straniere (v. ad esempio qui o qui ) e anche...

L’iPhone e il re pallido

di Giuseppe Zucco Dalla viva voce di Alessandro Baricco alle colonne del Venerdì di Repubblica: Fondare una scuola, aprire un teatro, inventare un certo modo di fare televisione sono operazioni più simili all’arte che all’artigianato. L’iPhone, che è la risultante di molte cose, vi è certamente più vicino che non Infinite Jest di Foster Wallace. Ok, diciamo pure che resto colpito da tale affermazione, ma colpito come una martellata...

The Pale King

di DaniMat The Pale King, di David Foster Wallace (Little Brown & Co., USA + Hamish Hamilton, GB per Penguin Europa – pagine 547, Aprile 2011) (Einaudi, IT – metà Ottobre 2011, traduzione di Giovanna Granato) Lo scrittore stenografo – Di Charles Dickens si sa che a 16 anni, dopo 2 o 3 di sfruttamento in fabbrica dove sgobbò per risarcire i debiti di suo padre (finito in carcere col resto della...

Reale, troppo reale

di Andrea Cortellessa «Il genere umano non può sopportare troppa realtà». Non lo ha detto qualche oscuro sofista della derealizzazione postmoderna. Lo ha detto, e più d’una volta, un grande della modernità più «eroica», quella più esposta al vento della storia, Thomas Eliot (si veda Burnt Norton, primo dei Quattro quartetti). Ciò malgrado – e anzi proprio per questo, data la coazione al citazionismo di noi postmoderni – sembrano queste...

“Caro vecchio neon”

Una tre giorni di reading, incontri, live-set e arte dedicata a David Foster Wallace (1962-2008) Firenze - 28/29/30 Ottobre 2008 Libreria La Cité Via Borgo San Frediano, 20r 28 ottobre ore 21 Melbookstore Via de' Cerretani, 16r 29 ottobre ore 18 Libreria Feltrinelli Via de' Cerretani, 30/32r 30 ottobre ore 21 Tan-Gram Via dei Serragli, 3r 28/29/30 ottobre dalle 22.30 circa + mostra “Funhouse”, dedicata a D. F. Wallace dal 28 ottobre al 9 novembre. Nova Radio-Città Futura fm 101.5 – 28/29/30...

Kenyon college and Me

di David Foster Wallace Trascrizione del discorso di David Foster Wallace per la cerimonia delle lauree al Kenyon college, 21 maggio 2005.   Un saluto a tutti e le mie congratulazioni alla classe 2005 dei laureati del Kenyon college. Ci sono due giovani pesci che nuotano uno vicino all'altro e incontrano un pesce più anziano che, nuotando in direzione opposta, fa loro un cenno di saluto e poi dice “Buongiorno ragazzi. Com'è...

“A fellow of infinite jest”

"A proposito, lo so che questa parte è noiosa e probabilmente ti annoia, ma si fa assai più interessante quando arrivo alla parte in cui mi uccido e scopro quello che succede subito dopo che una persona muore”. Caro vecchio neon, DAVID FOSTER WALLACE di Francesca Matteoni Domenica, 14 settembre 2008. Sono all’internet point di Judd Street, nel quartiere londinese di Bloomsbury: sullo schermo appare la foto di un noto scrittore...

David Foster Wallace [Ithaca, 21 febbraio 1962 – Claremont, 12 settembre 2008]

  Reading di David Foster Wallace celebrazione del 150° Anniversario di HARPER'S MAGAZINE New School Writing Program, May 25th, 2000 The New School Auditorium, New York City Ticket To The Fair   I’m once again at the capacious McDonald’s tent, at the edge, the titanic inflatable clown presiding. There’s a fair-sized crowd in the basketball bleachers at one side and rows of folding chairs on another. It’s the Illinois State Jr. Baton-Twirling Finals. A metal...

Politicamente corrivo

di Christian Raimo La notizia è che tra i 400 nuovi lemmi dello Zingarelli della lingua italiana ci sia, oltre ”raga”, ”arrapato”, ”ciulare”, ”intrippato”, ”gufata”, anche ”e-worker”, ma soprattutto il non proprio eufonico ”precarizzato”. Così, finalmente, se fino a qualche anno era difficile per un genitore capire perché il proprio figlio trentenne fosse ancora pascolante nella sua cameretta adolescenziale, e avesse quella faccia sconsolata, oggi invece la comunicazione intergenerazionale procede...

La realtà è uno tsunami. Le sfide della non-fiction e gli scrittori marketting

John Freeman intervista David Foster Wallace I migliori travestimenti sono spesso quelli indossati sotto gli occhi di tutti. David Foster Wallace sembra aver capito bene questo concetto, perché, circa una volta all’anno, il giovane scrittore più temuto d’America prende una matita e - sotto copertura - s’infiltra nel mondo dei cronisti alle prime armi per mostrarci tutto quello che i giornalisti dimenticano di includere nelle loro storie. In Una cosa divertente...
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