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renata morresi

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Linee spezzate: Gleize e De Angelis

di Daniele Barbieri Di fronte alla monumentalità crepuscolare di De Angelis (di questo De Angelis), che certamente spinge alla fascinazione adorante, alla posa, l'esortazione al levare di Gleize appare liberatoria. Tuttavia, passato il primo entusiasmo, qualcosa che non quadra appare anche qui.

La poesia non dice niente

di Daniele Barbieri
Cosa ci importa in fondo di cosa dice la poesia? Non che sia irrilevante, ma non dobbiamo commettere l’errore di valutare quello che dice la poesia come valutiamo quello che dice la prosa. La musica non dice nulla, ma noi amiamo la musica.

“Arle-chino. Traduttore-traditore di due padroni”

di Silvia De March
Più di un anno fa, “Cuore di seta” ha conquistato con immediatezza uno spazio nel mio cuore e nella mia libreria e ad esso sono molto grata: si tratta dell’autobiografia di un uomo cinese, mio coetaneo, arrivato clandestinamente in Italia...

Silenzio e bombe: quattro saggi dall’Ucraina in tempo di guerra

di Ilya Kaminsky, Ludmila Khersonsky, Zarina Zabrisky, Elena Andreychykova Una città in cui la gente continua ad andare all'opera, alle letture di poesie, nonostante i colpi d’artiglieria; in cui uno zoo ha riaperto da poco e un numero enorme di persone fa la coda per isolati per poter entrare e salutare gli animali. Il giorno della riapertura, una mucca ha partorito davanti alla folla. Il piccolo l’hanno chiamato Javelin, come l’arma anticarro portatile.

Autodafé nell’acqua: su Dovunque acqua sia voce di Domenico Brancale

«Ih-Oh» dice l’asino che non sa dire “io”, se non a suo modo «Ih-Oh, Ih-Oh e io non voglio più essere Ih-Oh, non voglio più l’essere»

Umiliare e ubbidire

Umiliare per non morire. Le maestre i maestri sono operai e questo spesso è dimenticato. Nelle scuole di città gli ambienti sono spesso miseri: le aule anonime, i muri sporchi, nessuna possibilità di avere luoghi propri in cui sentirsi al sicuro, dove lasciare tracce e costruire tra me e noi percorsi significativi di apprendimento. Chi fa l’anno di prova spesso è sotto ricatto, chi è a scuola da più tempo è più prepotente. Le bambine e i bambini lasciati con le mani inerti e costretti nei banchi urlano e intanto incamerano rapidi il modello che li guasta: zitto e lavora nei margini, rapido, questa è la scuola.

Lettere della fine

di Nadia Agustoni
a Brusaporto nell’uguale di una sera
ho creduto alle stelle sospese
tra le frane dell’erba
e la statale:

bestia comune

di Nadia Agustoni
creata cagna mucca o animale esotico scodellati i figli verrai santificata denutrita lasciata indigente. ricordati:

Piantare un fiore nella terra bruciata: poete ucraine in Italia

“Piantare un fiore nella terra bruciata” è il titolo della serie di appuntamenti con le tre poete ucraine Natalia Beltchenko, Iya Kiva e Oksana Stomina, che dal 18 al 24 novembre 2022 saranno in Italia per parlare della situazione nel loro paese e meditare su cosa significhi scrivere in tempo di guerra. Più sotto una descrizione dettagliata del tour, qui di seguito quattro poesie di Beltchenko tradotte da Pina Piccolo (non osavo guardare, poesia VI) e Marina Sorina (il sabato dei genitori, l'estate è finita).

Serpentez ! Due estratti da “Ma ralentie” di Odile Cornuz

Serpentez! “Ma ralentie” di Odile Cornuz, è una meditazione al tempo stesso saggistica, narrativa e lirica su un caposaldo della poesia francese del Novecento, La ralentie di Henri Michaux. Fate la serpentina!

Come fossimo il fuoco

- va a finire sempre così - uno si immagina enormi apparati, strutture gigantesche, ordini di enti dalle dimensioni e dai poteri immani - e poi li vede sfaldarsi, li vede come li vedo io adesso, dissolversi in un niente, un momento di indecisione - palazzi enormi, strade infinite, milioni di persone al sevizio, impilarsi e inciampare gli uni sugli altri - da sé - senza che uno abbia fatto chissà cosa - ...

Nelle città occupate il tempo non esiste: conversazioni con scrittori di Bucha

Testimonianze, informazioni, brandelli di esperienza, il bisogno di gridare, "l'ultimo stadio della lirica": sei scritture da Bucha, Ucraina, raccolte da Ilya Kaminsky.

Aborto 2022, o “Canti di Natale”

[...] Questa si è infilzata con degli spiedi d’acciaio, è morta dissanguata su una tovaglia di plastica unta, pur di non averne un altro ancora e oltre il sopportabile. Perché c’è un limite, ma chi può sapere quando sopraggiunge?

“Corpo di buio” – da The European Eel, di Steve Ely

di Stefania Zampiga
The European Eel, di Steve Ely: poesia all’incrocio fra biologia marina, cartografia e protezione ambientale, per avvicinarci al misterioso ciclo vitale fra due continenti e ricordarci connessioni e responsabilità etico-ecologiche.

Dare figura alle cose. I disegni di Lorenzo Mattotti

di Daniele Barbieri
[...] Fare arte è invece utilizzare questo spazio umano del controllo (la parola, il racconto, l’argomentazione, ma anche le regole metriche, il disegno, le geometrie…) per ritrovare la sintonizzazione senza perdersi nella natura (ovvero disfarsi, morire).

Orrore, vergogna, odio.

Di Sergej Gandlevskij
Sulle prime non mi davo pace alla ricerca delle parole giuste per descrivere l’inizio della guerra, ma ho finito per scegliere le più comuni, quelle che riporto nel titolo, poiché sono quelle che la stragrande maggioranza degli amici e delle persone che conosco ha nel cuore e nella mente.

Nella città più fredda, di Elisa Davoglio

Ho in mano un libro sul collasso del clima, sul crollo di un mondo personale, sullo straniamento emergenziale, sull'alienazione da conformismo, sulla scrittura? Prose in prosa dell'apocalisse? Cosa è accaduto alla città morbida, al suo tepore?

In ricordo di una grande studiosa: Liana Borghi 1940-2021

Di Nadia Agustoni
Liana Borghi ci ha lasciato da poche settimane. È stata una grande studiosa, capace sempre di intrecciare femminismo, queer, e studi di genere all’antirazzismo, al postcoloniale e all’eterna questione della classe, degli esclusi.

Apocalisse e altre visioni

Maria Grazia Calandrone scrive dell'ultimo libro di Alessandro Celani, archeologo, studioso e poeta prematuramente scomparso, del desiderio di "abitare un’unica realtà, che abbracci ogni elemento vivo e morto, conosciuto e sconosciuto".

Niente di personale, di Fabrizio Venerandi

ho scoperto il corso di laurea in fisioterapia ho cliccato e aumentato in modo sicuro la mia potenza sessuale ho scoperto i vantaggi a me riservati ho approfittato subito di questa offerta

Inavvertita luce

di Annachiara Atzei Dopo aver tentato tutto simulare la neve – essere neve. L’unico tuo segreto è fare a pezzi, asportare fegato rene cuore: qualcuno verrà a riconoscerti.

Dioniso e Adorno. La musica e il dominio

Di Daniele Barbieri. Ho comperato La vendetta di Dioniso. La musica contemporanea da Schönberg ai Nirvana, di Marco Maurizi (Jaca Book 2018), non tanto un libro di musicologia, quanto un libro di filosofia nella tradizione di Adorno: perché mi ha dilettato, perché mi ha irritato.

Pensare di provare a pensare: su Situ, di Steven Seidenberg

Intricato labirinto filosofico o parodico sabotaggio dello stesso? Riflessione sul senso del riflettere o sul nonsenso dello scriverne? Benvenuti in Situ di Steven Seidenberg.

I sassi di Giulio Marzaioli

"Il mondo muto è la nostra sola patria", affermava Ponge. Marzaioli ne re-immagina i più muti abitanti.

La poesia e la stanza

di Daniele Barbieri Le parole sono cose: non solo rimandano a loro. Entrare in un testo poetico è un po' come entrare in uno spazio fisico, almeno in parte familiare. O magari è come entrare nella rappresentazione di uno spazio fisico, dove le cose non scompaiono ma...

Tracce per una playlist (tre frammenti sottocomuni e una postilla)

di Lorenzo Mari
Su Undercommons. Pianificazione fuggitiva e studio nero (Tamu/Archive Books ed., 2021) di Fred Moten e Stefano Harney, una raccolta di saggi e interventi il cui programma culturale e politico si estende a tutto campo, partendo dall’incontro-scontro tra la tradizione radicale nera e l’operaismo/post-operaismo/neo-operaismo italiano.

La pienezza di una storia, la fragilità di una vita. Su Le stelle vicine di Massimo Gezzi.

di Marco Nicastro Quando sulla quarta di copertina, sulle fascette promozionali, in estratti da recensioni leggo, relativamente ad un libro, frasi del tipo “non lascia scampo”, “tocca corde profonde”, “autore che come nessun altro” e simili, non posso non approcciarmi alla lettura con un pregiudizio negativo. Non mi piacciono infatti quasi mai le espressioni assolute, men che meno quando riguardano l'ambito dell'arte, ancora di più se si riferiscono ad opere...

NT – nessun tempo (Alessandra Greco e Gianluca Garrapa in conversazione)

"Questa è scrittura del desiderio e attraversa i corpi in una geologia delle immagini che trasfigura gli sguardi in ciò che non vedono e in ciò che si mancano: è il poema, questo, di uno spazio collettivo, s-oggettivo. Accade qui, altrove."

Ipotesi per una bambina cyborg

di Lella de Marchi non può nascere nulla dal nulla Lucrezio Linda, ciò che voglio dirti è che le donne nascono due volte Anne Sexton VERGINE MARIA la tua attesa, Maria, non è dolce è un giorno che non esiste che precede ogni tua possibile vitale inguinale scossa molto prima che gli arti in simbiotica tensione si flettano e distendano nell’arco sonoro dell’umana appartenenza. la tua attesa, Maria, è un feto che non nasce. si ciba del tuo buio e...

Jericho Brown – quattro poesie

traduzioni di Alessandro Brusa As a Human Being There is the happiness you have And the happiness you deserve. They sit apart from each other The way you and your mother Sat on opposite ends of the sofa After an ambulance came to take Your father away. Some good Doctor will stitch him up, and Soon an aunt will arrive to drive Your mother to the hospital Where she will settle next to him Forever, as promised. She holds The arm of her...
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