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scuola

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Il tempo della diseducazione

di Alessandro Tesetti
Ho attorno gente senza carattere, a-patica, a-ideologica, sono qui e sanno di essere qui senza sapere perché sono qui. Andavano bene in Italiano alle superiori, avevano nove o dieci, vengono dal Liceo Classico, la scelta di Lettere è stata consequenziale

Spazio delle mie brame

di Giuseppe Dambrosio
Vi segnaliamo l'uscita un libro di filosofia dell'educazione che tratta in generale il tema dello spazio-potere ed in particolare la relazione tra l'ipercittà e l'elemento spaziale del dispositivo disciplinare scolastico. Pubblichiamo qui su NI l'introduzione al volume, ringraziando l'autore e l'editore per l'anticipazione.

Ultimo giorno di scuola ( dettagli)

di Giorgio Mascitelli
Quand’ero ragazzo, i punk cantavano no future, si trattava nel nostro caso di un eccessivo pessimismo giovanile, la prima generazione che lo potrebbe sostenere a ragion veduta è proprio questa dei nati nel nuovo millennio.

Umiliare e ubbidire

Umiliare per non morire. Le maestre i maestri sono operai e questo spesso è dimenticato. Nelle scuole di città gli ambienti sono spesso miseri: le aule anonime, i muri sporchi, nessuna possibilità di avere luoghi propri in cui sentirsi al sicuro, dove lasciare tracce e costruire tra me e noi percorsi significativi di apprendimento. Chi fa l’anno di prova spesso è sotto ricatto, chi è a scuola da più tempo è più prepotente. Le bambine e i bambini lasciati con le mani inerti e costretti nei banchi urlano e intanto incamerano rapidi il modello che li guasta: zitto e lavora nei margini, rapido, questa è la scuola.

La grande bestia

di Marco Peluso
Fa caldo, è estate, eccovi un lungo racconto di Marco Peluso da leggersi sotto l'ombrellone, che parla di scuola, Tacito, professori, studenti, frustrazioni, solitudine e tanto altro.

Dirigenti scolastici che disprezzano insegnanti: se la scuola dà fastidio a chi comanda

di Daniele Ruini
Succede anche questo nella scuola pubblica italiana: un consiglio di classe si riunisce per partecipare a uno scrutinio di fine anno e finisce per ritrovarsi davanti a un plotone di esecuzione.

Qui nessuno dice niente. Un anno di scuola tra i carcerati – Domenico Conoscenti

Brani dalla ristampa del libro di Domenico Conoscenti (il Palindromo, 2021)  pubblicato da Marietti nel 1991: il diario di insegnamento in un Casa di reclusione in Sicilia, nell’anno scolastico 1986-87, in coincidenza con l’entrata in vigore della cosiddetta Legge Gozzini lunedì 2 febbraio   Durante la ripetizione di storia in IIIª B entra a chiamarmi un allievo dei corsi elementari per conto della sua insegnante. Quando finiamo, anziché aspettare accanto al cancello, vado...

Discorso intorno a un sentimento

di Quelli della V E
Intendiamoci, non voglio stare qui a raccontarvi per filo e per segno tutto quello che accadde quel giorno, perché altrimenti non potrei smettere di pensare a quanto fossi stupido

La città bambina: scuole aperte

Di seguito una proposta per l'anno scolastico 2020-2021 al momento indirizzata alla Regione Toscana e alla provincia di Pistoia, ma che potrebbe essere d'interesse nazionale. Per una scuola diffusa sul territorio, una didattica a contatto con le varie realtà locali, l'utilizzo di spazi altri, dagli spazi aperti ai locali di uso pubblico al momento inutilizzati a causa della pandemia. Il sogno è grande e realizzabile, se lo vogliamo (fm) Per...

Mots-clés__Montessori

Montessori di Francesco Forlani Vasco Rossi, Asilo Republic -> qui ___ https://www.youtube.com/watch?v=E2pWbYaTc_o ___ Da L.-F. Céline, La bella rogna, trad. Giovanni  Raboni e Daniele Gorret, Milano, Guanda, 1982 Tutto deve riprendere dalla scuola, nulla si può fare senza scuola, fuori della scuola. Ordinare, vezzeggiare, far sbocciare una scuola felice, gradevole, allegra, fruttuosa all’anima infine, niente affatto cupa e rattrappente, costipante, incrinata, malefica. Da dove gli viene questo gusto-catastrofe? prima di tutto, soprattutto dalla scuola, dalla prima educazione, dal sabotaggio...

La costruzione di una storia

Pubblico qui  l'introduzione a L'Officina del Racconto,un un progetto speciale nato per dare valore all’attività meritoria che viene fatta da insegnanti e intellettuali dentro le scuole, per stimolare la curiosità, la predisposizione alla lettura, la creatività dei ragazzi e mostrare che, nell’aridità schematica dei programmi scolastici, c’è lo spazio per iniziative potenti, coinvolgenti. La pubblicazione del libro serve non solo per darne contezza, ma anche per invitare a un’espansione...

Scuola o mai più

di Pino Tripodi Gli studenti, i giovani - a sentire i tempi e i padri - appaiono anestetizzati, una carovana di moribondi in viaggio verso la fine. Sono inetti, ignoranti, sciocchi, superficiali, maleducati, delinquenti, fannulloni, narcisisti. La sciocchezza del paradigma passatista li tratteggia così. I passatisti hanno sempre raccontato  frottole simili per brillare di una fiammella fatua prima di scomparire sotto l'incalzare delle nuove generazioni. Il vecchiume tenta di resistere alla propria...

La cattiva scuola

di Giovanni Accardo           Credo che lo slogan “buona scuola”, con cui il governo Renzi ha chiamato l’ultima riforma scolastica, sia speculare allo slogan berlusconiano “forza Italia”: cioè superficialmente sottoscrivibile da tutti, nella sua genericità. Chi, infatti, potrebbe auspicare una cattiva scuola? Eppure quella disegnata dalla legge 107, nei fatti e nei giudizi di moltissimi insegnanti, è una cattiva scuola. Ne sono convinte due insegnanti di Palermo, Stefania Auci e Francesca...

Abitare il mondo con stupore

di Francesca Matteoni Ai bambini e alle bambine di Camerino e a Tullio. Con affetto e gratitudine.   Tentando di fermare su una mappa un’estate infinita e densa come lo era solo nell’infanzia, nominerò per primo il luogo, Camerino, immerso nelle colline dell’Italia profonda che scivolano l’una nell’altra con i girasoli, le stoppie, il bestiame e i borghi abbandonati, dove fra giugno e luglio un team multidisciplinare di cui ho fatto parte,...

Quando chiude una scuola

(ricevo questo accorato appello, che condivido, allarmato, con tutti voi. G.B.) Quando chiude una scuola, si perde sempre. Si perde la possibilità d’imparare a convivere, si perde la possibilità di stare al mondo imparando a conoscere. Stare al mondo, imparando a conoscere? In nessuna scuola ti possono offrire, si può apprendere tutto lo scibile, ma il bravo docente è chi t’insegna, cerca di comunicare la volontà d’imparare, sempre. Queste sono le parole di un...

IO SONO QUI. Geo-grafie di sé e dell’ambiente intorno a sé

Progetto a cura di Emanuela Baldi, Francesca Campigli, Francesca Matteoni, Paola Papi, in collaborazione con Associazione Zappa! e Istituto Comprensivo Ugo Betti, con il patrocinio del Comune di Camerino. IO SONO QUI è un progetto artistico-formativo rivolto a bambini e ragazzi tra i sei e i dodici anni, che si snoderà tra le strade e le piazze di Camerino tra Giugno e Luglio. Si compone di più interventi a carattere...

Le lettere e il volgare

di Giorgio Mascitelli   La lettera dei 600 docenti universitari al governo sulla crisi della conoscenza dell’italiano nelle giovani generazioni apparsa nelle scorse settimane ha avuto il merito indubbio di porre l’attenzione generale sul problema delle competenze linguistiche nazionali, argomento che di solito non occupa esattamente la prima pagina dei giornali; anzi tradizionalmente questioni del genere sulla stampa vengono affrontate a ridosso di ferragosto quando tutti sono in vacanza e le...

Insegnare: la relazione innanzitutto

di Giovanni Accardo Non c’è apprendimento significativo senza coinvolgimento emotivo degli studenti ed esso sarà tanto più facile quanto più l’insegnante sarà sentito dagli studenti appassionato e vicino a loro. Questo ovviamente non significa rinunciare alla naturale asimmetria che c’è in ogni processo di apprendimento, dove chi insegna ha più sapere ed esperienza di chi impara. Però se l’insegnante si mette in gioco, ad esempio con riferimenti alla sua...

Giovanni Accardo sulla formazione degli insegnanti (il piano triennale)

Pinuccia Di Gesaro intervista Giovanni Accardo La ministra alla Pubblica Istruzione ha emanato recentemente il piano triennale contenente le priorità nazionali di formazione per gli insegnanti in servizio. Qual è la Sua opinione su questo Piano di formazione? Secondo Lei come dovrebbe funzionare la formazione dei docenti in servizio? La scuola italiana, a differenza della gran parte di quelle europee, si caratterizza per un grande numero di discipline studiate, mediamente 12...

La poesia e i bambini

di Azzurra D'Agostino Questo pezzo è una dedica a tutti gli insegnanti che nonostante tutto superano le barriere della semplice formalità, e trasformano il loro lavoro in una delle più grandi creazioni: quella di costruire il futuro dando ascolto ai bambini e ai ragazzi del presente. Ed è una dedica ai bambini e ai ragazzi che non si lasciano intimidire da un mondo che sembra che a volte possa fare...

Viaggio in Bosnia (2/2)

di Giovanni Accardo Zijo Ribic e il massacro di Skočić Skočić era un villaggio della Bosnia orientale, abitato prevalentemente dal clan familiare di Zijo Ribic, rom musulmani, una fiorente comunità stanziale di agricoltori, operai specializzati e artigiani che vivevano in ottimo rapporto con Serbi e Bosgnacchi (i musulmani di Bosnia). Il 10 luglio 1992 una formazione paramilitare entrò nel villaggio. “Quella notte”, ci racconta Zijo in una sala conferenze dell’Hotel Tuzla...

Viaggio in Bosnia (1/2)

di Giovanni Accardo Una domenica pomeriggio a Sarajevo Il centro storico di Sarajevo, la nostra prima meta, non presenta tantissimi segni dei quasi quattro anni di assedio da parte dei serbi, anche la biblioteca nazionale incendiata nell’agosto del 1992 è stata completamente restaurata. Ogni tanto la facciata di un palazzo mostra i fori dei proiettili, mentre lungo i marciapiedi ci s’imbatte nei segni di una granata ricoperti di cera rossa: le...

Un’altra scuola (un anno dopo)

di Giovanni Accardo Il 5 maggio 2015, uno sciopero indetto da tutti i sindacati, dopo otto anni che non accadeva, ha fermato la scuola per protestare contro l’ennesima riforma, la cosiddetta “buona scuola”, che già dal nome sembra un’efficacissima trovata pubblicitaria. Chi è che potrebbe dirsi contrario alla buona scuola? Come ha scritto Walter Tocci, senatore del PD e membro della commissione che ha varato la riforma, nel libro La...

Inutilità del concorsone #2

Come se non bastasse l’Inutilità del concorsone #1 gli avvenimenti dei giorni scorsi consentono una Inutilità del concorsone #2. Esse (le inutilità), nella mia testa, si armonizzano in una gigantesca Inutilità globale che finisce, tra le altre cose, per rivelare il graduale infiltrarsi dell’impolitica laddove meno te la aspetti, ovvero nella politica governativa. Che certe scelte del Governo in carica siano politicamente suicidali (sia a breve che a lungo...

Inutilità del concorsone e altre devastazioni della cosa pubblica

di Renata Morresi Si parla molto dell’imminente concorso a cattedra. È un gran circo, in effetti. Il TAR è inondato di ricorsi. I presidi incitano a boicottare le commissioni giudicatrici. Arrivano inaspettati endorsement da parte di personaggi pubblici con tanto di dichiarazioni #noconcorsotruffa. Gli insegnanti già abilitati e “selezionati sul fabbisogno” si chiedono perché devono ripetere prove su cui sono già stati ampiamente esaminati. Qualcuno ha parlato dell’assurdità del didattichese,...

A cosa servono le donne nella scuola italiana?

di Marcella Farioli La pessima riforma della scuola, trionfalmente varata da Renzi dopo anni di retorica sulla meritocrazia e contro ‘il falso egualitarismo della sinistra’, porta a termine un processo di smantellamento dell’istruzione pubblica iniziato negli anni ’80 e promosso in egual misura dal centro destra e dal centro sinistra. Obbedendo ai dettami della tavola rotonda dei confindustriali europei (ERT) - veri registi occulti dell’operazione insieme a enti privati come...

Scuola: elogio del ritardo

  Di Andrea Inglese Me lo spiegava il gestore della vineria di Matera, che gli interessava la cultura, e voleva associarla alla riuscita economica, ospitando eventi musicali, letterari, gli sarebbe piaciuto davvero, ma ne diffidava, perché era forse impossibile per via della domanda inesistente, anche se lui, ad esempio, pur avendo fatto economia e commercio, amava il jazz. Era colpa della scuola, che si capiva quel disinteresse culturale, per il problema degli insegnanti...

Un certo impressionismo: la scuola non è una setta di poeti estinti

di Giovanni De Feo Da qualche tempo gira sul web una lista di compiti delle vacanze di un professore di scienze umane, lista di vita che vanta istruzioni pittoresche come: Ballate. Senza vergogna. In pista sotto cassa, o in camera vostra. L’estate è una danza, ed è sciocco non farne parte. Un paio di settimane fa Christian Raimo ha scritto sull'Internazionale un articolo che prende spunto da quella lista per demolire un certo...

Scuola, feticci e bugie

di Renata Morresi Il riordino della scuola in atto non crea lavoro ma lo precarizza, non affronta i problemi degli alunni ma li rimanda, non riguadagna autorevolezza al sapere e alla professione docente ma accentra l'autorità. Eppure abbiamo assistito a scene di commozione alla Camera, abbracci, giubilo. Perché? Chi governa e legifera è davvero così avanti, così illuminato circa le sorti della scuola italiana? Prosegue imperturbabile a costruire un futuro...

Lo scholapost: Erri De Luca

Ho chiesto a Erri De Luca di poter pubblicare questo racconto, in questa mia rubrica dedicata al tema della scuola. Di recente l'ho letto insieme ai miei ragazzi al Liceo francese di Torino, dove insegno filosofia, e mi ha colpito il mondo (modo) in cui hanno reagito ai temi affrontati. Qui la sua risposta. effeffe Ciao, nessun problema anzi grazie per far camminare quella storia fuori dallo scaffale offrendolo a...
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