di Peter Genito
Timore, paura, terrore. Ma siamo sicuri che la nostra paura sia del virus? Siamo sicuri che sia stato così sin dall'inizio? E non di chi, in quel momento e ora, comandava e comanda il gioco?
di Mariasole Ariot
"Un senso di decadenza ci deprime, se opponiamo allo scatenamento senza misura, all'assenza di paura, il calcolo."
G. Bataille
Esiste una zona vuota, in perdita, all’interno della quale i soggetti si muovono attraverso la parola – nella quale i soggetti muovono e sono mossi dalla parola, incisi, marchiati, tracciati, modificati dalla parola, parola che proviene dalla propria bocca, come dalla bocca dell’altro. Il presupposto quindi per cui un soggetto venga...
di Mariasole Ariot
In de Jouvenel si legge: "un uomo si sente più uomo quando riesce a imporre se stesso e a fare degli altri strumenti della sua volontà", cosa che gli procura un "piacere senza confronti".
L'8 gennaio 2018, a 40 anni di distanza dall'uccisione di tre militanti di Fronte della Gioventù, Casa Pound organizza una manifestazione a Roma. Lo striscione aperto, Onore ai camerati caduti. Sfilano lungo le...
(prima della fiction americana c'è stata la serie tv britannica. E prima della serie ci sono stati i romanzi di Michael Dobbs. Fra pochi giorni esce il terzo e ultimo della serie, House of Cards 3 – Atto finale, traduzione di Stefano Tummolini e Giacomo Cuva. Qui di seguito un estratto regalato dalla casa editrice Fazi, che ringrazio. G.B.)
di Michael Dobbs
Il posto di un uomo nella storia non è nient’altro che questo: un posto,...
di Giorgio Mascitelli
Due fenomeni opposti ma complementari sembrano, anche a uno sguardo superficiale, caratterizzare lo spazio del discorso pubblico contemporaneo: da un lato il fenomeno della produzione culturale della rete e del sistema mediatico, talvolta descritta con metafora alluvionale come massa indistinta che sommerge tutte le tradizionali procedure di controllo, anche qualitativo, del discorso a vantaggio di un indistinto che toglie significato, dall’altro la persistenza e il rafforzamento di...
di Mauro Baldrati
L’altra sera al gruppo di psicodramma ho fatto un interessante collegamento tra una problematica per così dire oggettiva (politica, nella fattispecie) e un dato esistenziale con epicentro individuale.
Era tornato Riccardo, dopo una assenza piuttosto lunga dovuta a una malattia seguita alle vacanze natalizie. Subito le ragazze, che di solito all’interno del gruppo sono le più ricettive riguardo agli stati d’animo dei presenti, hanno notato la sua faccia...
di Lucia Tozzi
In un libro che racconta di potere e architettura non si poteva tacere di Speer, di Pagano e Piacentini, di Iofan e Le Corbusier, del repertorio di cupole e colonnati, assi e scalinate monumentali che in diverse combinazioni hanno dato vita a progetti di mausolei e palazzi di governo, della “macchina da scrivere” piazzata sui Fori o della Große Halle rimasta sulla carta. Ma in fondo del...
Censure: il passato davanti / Giambattista Tirelli
Al mio coraggioso Marco che onora le virtù civiche.
Svolgeremo alcune considerazioni motivate innanzitutto dalla volontà di comprendere se per le biblioteche pubbliche si pone, e in quali termini, una questione censura, la cui pericolosità potrebbe derivare dal suo svilupparsi nelle cose: da un’insufficiente comprensione della natura degli interessi che la ripropongono, nonché dalla mancata percezione dei possibili approdi cui potrebbero condurre le tecnologie...
Pubblico molto volentieri questo post di Azzurra D'Agostino ed il link ad una sua lettera sulla poesia indirizzata al caporedattore del Sole 24ore. Ho chiesto ad Azzurra se potevo dare visibilità a questo su gesto su Nazione Indiana, e lei ha acconsentito, per questo la ringrazio. Del suo discorso condivido tutto, e le riconosco una pacatezza e ragionevolezza dei toni necessarie, ma che, io, ad esempio, non sarei...
In seguito a un articolo di Nicola Lagioia uscito per «Il Fatto Quotidiano», in cui – ripetendo quanto scritto su «Nazione Indiana» a proposito della responsabilità dello scrittore – a un certo punto affermava:
Credo che un buon libro sia sempre contro il potere, visto che parla, per sua intima natura, una lingua antitetica rispetto a quella dominante, che oggi per intenderci è la lingua pubblicitaria, intesa ovviamente in senso...
Anche la foto di copertina che ovviamente lo ringiovanisce non rimanda più alla cura di sé e al trucco seduttivo ma propone lucentezze oleose ed emana un forte odore di Prep, cattiva colonia e pensiero stantio, sembra il cartellone di una barberia meridionale, di quelle che stavano sotto l'invitante scritta "taglio italiano". Anche il ricorso alla foto-patacca è insomma così smodato da rivelare Berlusconi nella sua verità più...
di Marco Belpoliti
Che cosa suggerisce la visione del viso insanguinato del Presidente del Consiglio? Quello di un uomo che ha subito un incidente, che si è rotto il labbro, che si è fratturato il naso, che sanguina copiosamente. Un accidente casalingo, un incidente d’auto, un’effrazione improvvisa e inattesa. Qualcosa di fortuito e casuale. In realtà, come sappiamo tutti per averlo visto nei telegiornali, o su You Tube, Silvio Berlusconi...
di Giorgio Mascitelli
A me sembra che uno dei fenomeni più significativi di questa fase di crisi della democrazia italiana sia il declino del discorso critico. Oggi ciò di cui si parla è quasi esclusivamente ciò che è stato deciso dal potere se non politico, almeno economico, così come l’ordine del giorno delle priorità e il tono del discorso sono quelli del discorso pubblico ufficiale, langue invece...
di Raoul Vaneigem
SMILITARIZZARE L'INSEGNAMENTO
Lo spirito da caserma ha regnato sovrano nelle scuole. Vi si marciava la passo, ubbidendo agli ordini dei sorveglianti ai quali non mancavano che l'uniforme e i galloni. La configurazione dell'edificio obbediva alla legge dell'angolo retto e della struttura rettilinea. Così l'architettura si impegnava a sorvegliare le trasgressioni con la rettitudine di un'austerità spartana.
Fin negli anni sessanta, l'istituzione educativa rimase impastata delle virtù guerriere che prescrivevano...
di Raffaele Cantone
Sono ormai settimane che tutti i media si occupano della crisi economica che attanaglia Stati Uniti, Europa, persino Paesi emergenti come la Cina e l’India. È stato spiegato, anche ai non addetti ai lavori, che i problemi sono cominciati con le istituzioni finanziarie; le banche americane, esposte per molti miliardi di dollari per mutui troppo facilmente erogati, sono in sofferenza ed in alcuni casi sono fallite. Siccome...
di Gianni Biondillo
Herta Müller, Il paese delle prugne verdi, Keller, Rovereto, 2008, 254 pag., traduzione di Alessandra Henke
Keller Editore è una piccola casa editrice di Rovereto che pubblica libri davvero belli. Belli per la carta, la copertina, il formato. E per la selezione dei testi di autori europei spesso difficili da reperire in Italia, come questo Il paese delle prugne verdi di Herta Müller, scrittrice rumena di lingua tedesca....
di Massimo Rizzante
Amo le stazioni termali. Immergermi nelle loro acque calde e rigeneratrici. Nuotare lentamente in una grande piscina blu.
Al mattino, soprattutto. Prima delle nove, quando l’allegro «Avanti, muovetevi!», lanciato da un robusto insegnante in costume da bagno, dà inizio alla lezione di water-gym programmata per una clientela alla ricerca dei suoi glutei perduti. I glutei, tuttavia, non sono vecchi e cadenti ! E neppure solo femminili! Sono glutei...
Eraldo Affinati risponde a Massimo Rizzante
Massimo Rizzante
Comincerei da una delle tue ultime fatiche, Compagni segreti. Storie di viaggi, bombe e scrittori (Fandango, Roma 2006). Questo libro – anche se ha una parte letteraria dedicata agli scrittori che formano il tuo «museo immaginario» – assomiglia alle tue opere precedenti (spesso alla frontiera tra finzione e documento). Anche qui sei presente come autore e allo stesso tempo come protagonista. Da una...
di Massimo Rizzante
A
Definire i contorni delle parole è diventato un compito difficile, soprattutto da quando le specializzazioni e i gerghi hanno invaso ogni campo, confondendo le frontiere delle arti e in particolare dell’arte letteraria. Parole come «contaminazione», «riscrittura», «riuso», «intertestualità» hanno fatto il giro del mondo in bocca a critici raffinati, precipitando poi nei manuali, per diventare, infine, luoghi comuni nelle tesi degli studenti più scaltri. Danilo Kis diceva...
di Helena Janeczek
Leggo che il bambino- anzi: il bimbo- di tre anni colpito venerdì sera da un proiettile durante una festa di una scuola a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, è stato operato al ospedale Bambin Gesù di Roma e ora sarebbe stabile ma grave. O grave ma stabile. Prognosi strettamente riservata, in ogni caso.
Ieri l’avevano trasportato con un volo dell’aeronautica militare perché, pur tenuto in...
Sul De Bestiarum Naturis di Andrea Pedrazzini
di Massimo Rizzante
Pedrazzini disegna come Rabelais, sente come Plutarco.
Di qui, in primo luogo, il lato comico, non burlesco, non vignettistico, non caricaturale del suo tratto.
Il comico si fonda su un’acuta osservazione dell’infinita varietas della natura e sull’altrettanto infinita potenzialità della fantasia di mettere alla prova ogni travestimento dell’umano, ogni suo irrigidimento moralistico, ogni suo atteggiamento pedagogico, ogni sua pretesa astratta di giudicare...
di Massimo Rizzante
1
Cara Ornela,
ho letto Il paese dove non si muore mai (2004). Ho letto anche la tua seconda opera, Buvez du cacao Van Houten! (2005), che non è ancora stata pubblicata in Italia. Infine, La mano che non mordi (2007).
Nel primo romanzo, dedicato interamente al tuo paese d’origine, l’Albania, il paese in cui la parola «paura» è priva di significato – mentre la parola «umiltà» è perfino assente...
di
Sergio Bologna
Io non credo che interventi legislativi o misure organizzative (come ad es. la creazione di un pool di magistrati specializzato) possano produrre effetti di una qualche rilevanza nella lotta agli incidenti mortali sul lavoro. Com’è possibile prescrivere una terapia quando non si conoscono le condizioni del paziente? Posso peccare di presunzione, ma sono quasi certo che le istituzioni non hanno presente la mappa del mercato del lavoro in...
di Nicola Montagna
(Questo articolo e il successivo che verrà pubblicato settimana prossima rientrano in un sottoinsieme del più ampio Dossier “Razzismi quotidiani”. Il sottoinsieme che chiamerò “Migrazioni possibili” raccoglie esperienze e ricerche in corso sul tema delle migrazioni. Vi troverete descritti i processi in atto sia dal lato dei partenti sia dal lato degli accoglienti inserendo il processo migratorio in un'analisi dei fenomeni sociali di contesto.
In particolare sarà...
di Andrea Inglese
Comincerò il mio intervento con una citazione di un brano di Italo Calvino. Quanto dice Calvino, non riguarda direttamente Volponi, ma sintetizza una condizione generale, in cui sono venuti a trovarsi certi scrittori e intellettuali italiani all’altezza degli anni Settanta. Scrive Calvino:
Gli anni Settanta ci hanno abituato a una visione della società come fallimento d’ogni progetto politico, caduta di ogni maschera di rispettabilità, improvvisazione economica, sgretolamento...
di Marco Rovelli
Al tempo del referendum sulla procreazione assistita, Enzo Mazzi scrisse un bell’articolo sulla dialettica insuperabile tra etica e potere. Mostrando, insieme, come nel corpo della chiesa vi fossero differenze che l’unanimismo mediatico in mortem wojtyla tendeva a occultare. Ne risultava che, sui referendum a venire sulla procreazione assistita, era palese come non fosse scritto da nessuna parte che un cattolico era tenuto a votare in quel certo...
immagine di effeffe
Questo saggio di Sergio Bologna forse non vi cambierà la vita ma sicuramente vi farà sentire meno pirla. Più attrezzati per l'infelicità sociale.
ARIDATECI I QUADERNI PIACENTINI!!!!
effeffe
Uscire dal vicolo cieco
di
Sergio Bologna
pubblicato su http://criticalab.wordpress.com
(in occasione della Mayday 07 a Milano)
Il movimento contro i rapporti di lavoro precari, contro l’insicurezza, per avere diritti uguali per tutti i cittadini, sembra riesca soltanto a manifestare disagio, a mobilitare protesta, ma non a...
di Marco Rovelli
(la prima parte è stata postata il 12 aprile)
La stretta di mano di Marcus, invece, è più morbida. Non si esaurisce in un colpo secco, ma si prolunga quasi temendo la fine. Come a cercare un appiglio nell’altra mano. Come a chiedere conferma della propria esistenza, forse, e la chiede a una mano straniera. Ti stringe la mano e dice, My name is Marcus. Remember it! If...
di Gianni Biondillo
Giancarlo De Cataldo, Nelle mani giuste, Einaudi, 2007, 336 pag.
La contemporanea sensazione di continuità ed estraneità che si prova leggendo Nelle mani giuste è la cifra autentica del romanzo, che se è pur vero che si presenta come sequel del libro culto Romanzo Criminale, riproponendo addirittura gli unici due protagonisti sopravvissuti alla mattanza degli anni Ottanta (lo sbirro Scialoja e la prostituta Patrizia), è vero altresì che...
- Mi scusi, signor Guichard, ma ha dimenticato di dire al commissario...
- Ah sì! Ha ragione. Il signor Sim, come ha sottolineato lui stesso, non è un giornalista. Non corriamo il rischio di veder pubblicate cose che devono rimanere confidenziali. Mi ha promesso, senza che io glielo chiedessi, di utilizzare ciò che potrà vedere o sentire qui dentro solo nei suoi romanzi e in una forma diversa, in modo...