Lo sguardo di Vic. Il mondo prima e dopo il walkman

di Mariasole Ariot
Un libro che si pone allora in forma di domanda, che apre alla criticizzazione non solo dell'adesso, ma anche di un allora in cui tutto il presente stava già al suo stato larvale.

Marciando, marcendo

di Angelo Di Fonzo
Da quando il villaggio era stato inghiottito dalla nebbia, Viviana rimaneva ore a guardare il signore che vendeva il vin brulé nella strada dell'albergo. C’era qualcosa in quell'uomo che la ammaliava

La corriera

di Graziella Belli
Era il primo giorno di vacanza, Giusto era uscito di casa di buon'ora e portava nella destra una valigia e nell'altra una grossa gabbia. Teneva la gabbia un po' per la maniglia e un po' come un pacco sottobraccio.

Radio Days: Mirco Salvadori

di Mirco Salvadori
Le parole dicono molte cose se le sai usare. Sono le parole usate da Mariana Branca che risplendono nel fulgore psicoattivo di ‘SUUNS’, il suo nuovo viaggio letterario che si è aggiudicato il posto d’onore come miglior racconto lungo, nella Dodicesima Edizione del Premio Letterario ZENO,

Lettere dall’assenza #7

di Mariasole Ariot
La soglia è un'incisione provvisoria, ci fende e non rinnova l'aperto all'universo: dichiarare che l'esistenza ha un nuovo nome, la stanza: sanguisuga di assoluti.

Les nouveaux réalistes: Marco Peluso

di Marco Peluso
In facoltà imposi agli studenti di prendere posto secondo le mie disposizioni, una scelta a cui nessuno osò opporsi, intimoriti dal mio sguardo ferino segnato dalle occhiaie, le labbra tremule e l’aria sfatta.

Fantasma: vedere ciò che appare

di Danilo Maglio
La creazione dell’apparizione coincide, quindi, con lo svelamento dell’invisibile nel visibile, dello spettro nel fantasma. Le modalità attraverso cui, in teatro, accade questo svelamento sono diverse.

Publish or Perish

di Alberto Comparini
L’autistico il comunista il giullare di corte il nipote dell’ordinario l’allievo scarso del barone il figlio dell’operaio rimasto bloccato al secondo piano dell’ascensore sociale: c’è posto per tutti, all’università

La riscoperta dell’alfabeto di Alessandro Conforti: “La mula e gli altri”

di Daniele Ruini
Per confrontarsi apertamente con i Grandi Autori ci vuole coraggio, e un po’ di incoscienza; qualcuno potrebbe parlare anche di presunzione, ma non si percepisce nessuna ombra di superbia nel modo in cui il parmense Alessandro Conforti ha voluto omaggiare l’esordio letterario del suo illustre concittadino Luigi Malerba

La parte per il (quasi) tutto. I sintomi di Umberto Fiori

di Matteo Cristiano
Umberto Fiori è senza dubbio uno dei poeti più importanti degli ultimi decenni di poesia italiana. Esordiente nel 1986 con Case, è uno dei maestri di poesia che esce dal Novecento e cerca di rifondarsi, dopo il crollo del canone, del campo poetico e dell’istituzione poetica.

L’erba di Wimbledon e l’anarchia.

di Nadia Agustoni
Il tennis è uno sport che da sempre è associato a qualcosa di elitario e ancora oggi l’aura di privilegio non lo abbandona. Monica Giorgi, tra gli anni ’60 e ’70, è stata una tennista piuttosto nota nei circuiti italiani del tennis, gareggiando anche in quasi tutti i tornei internazionali.

I morti reclamano il pianeta

di Giorgiomaria Cornelio
Ovunque si riduce il suolo, non solo qui. Si consuma il governo dei viventi, mentre i morti,          a grandi falcate, reclamano il pianeta. Le cose s'aggregano   a loro, si fanno clima micidiale, gas, forma   di tossica atmosfera.

TLC

Di Federica Defendenti

dimmi tutti i tuoi segreti a cosa pensi
come un file protetto da password
esteso a .zip: secretato
come estrarti? e anche a saperlo
cosa cambia, dovrei hackerarti per leggerti in pieno ma ora
scegli un’altra app, file non eseguibile
ancora ancora un’altra volta riprovare

Wols scrive aforismi su whatsapp

di Leonardo Canella
Ti sento. Sento che premi le dita sulla rotella dell'apriscatole e la dopamina che ti spara gioia nel cervello. Io TI SENTO, Wols. SEMPRE.

Kit di autodifesa nell’era Trump 2 #2. La guerra alla scienza e al giornalismo

di Andrea Inglese
Il progetto irrealistico e catastrofico di Trump è da inquadrare nel declino dell'egemonia statunitense e della fine della tecnocrazia, come via privilegiata al sogno americano. Per una lettura attuale di "Caos e governo del mondo" di Giovanni Arrighi e Beverly J. Silver.

La distinzione: «alla radice del linguaggio»

di Paris Bordon
Quando la macchina, i dispositivi si saranno sostituiti al soggetto poetico umano, sempre più sofferente per la mancata corrispondenza tra il linguaggio e la propria sensibilità, non si sarà in fondo realizzato definitivamente quel processo di liberazione del linguaggio dall'uomo e dell'uomo dal linguaggio che solo ora può apparirci, nella sua piena luce, come il compimento necessario di tutta la letteratura moderna?

Manuel Perrone – La casa

di Manuel Maria Perrone
Tutto è bene quel che finisce bene, dirà qualcuno. Ma non certo io, perché da quando se ne è andato, tolto il fatto che sono stato privato del mio unico interlocutore, casa sua resta comunque tra me e il mondo. E, per giunta, è vuota.

AL VOLO

A volte ritornano: ancora Sallusti su Giancarlo Puecher

di Orsola Puecher
Circa 15 anni fa Sallusti intervistato da Telese su Il fatto quotidiano riuscì ad assommare una serie notevole di falsità storiche che mi toccò smentire. Rieccolo ieri sul Corriere della Sera, intervistato da Aldo Cazzullo, incredibilmente, che ripropone le stesse falsità.

L’altro volto della resistenza

Di Yousef Elqedra

La tenda non è casa,
è promessa d’attesa
e ogni refolo di vento
ti rammenta che non sei che un passante
su una terra che non porta il tuo nome.

Downstream, rassegna di poesia e prosa ultra-contemporanea

a cura di Chiara De Caprio, Giorgia Esposito e Valeria Rocco di Torrepadula
𝐃𝐨𝐰𝐧𝐬𝐭𝐫𝐞𝐚𝐦 è uno spazio dedicato a testi di poesia e prosa ultra-contemporanea - a Napoli -

Due domande che avrei voluto fare a Mathias Énard

di Davide Orecchio
Lo scrittore francese Mathias Énard ha presentato il suo ultimo romanzo, Disertare. Ero lì ad ascoltarlo e mi sono venute in mente un paio di domande che avrei voluto rivolgergli. Domande che non gli ho fatto. Allora provo a scriverle qui.

DALL'ARCHIVIO

Di Caterina, che balenò per un istante dalle tenebre del tempo

di Greta Bienati
Nell’anno del Signore mille cinquecento dodici, il giorno dodici del mese di maggio, davanti a Francesco Stanga, notaro in Revello, si presentò per sottoscrivere un contratto dotale la saluzzese Caterina Milaneti, accompagnata dal padre Bartolomeo e dal fratello Giovanni Pietro.

la pelle che abito

di Nicola Ingenito Sto per recensire l’ultimo film di Almodovar, quindi scordatevi ogni accenno alla trama, vi farei un grande...

MURENE

Autismi 5 – Il mio organo di riproduzione (1a parte)

di Giacomo Sartori Il mio organo della riproduzione ha avuto un’infanzia difficile. È nato menomato, poverino. Non era paralitico, o...

Le santissime parole di Ascanio Celestini (prima parte)

Qualche giorno fa, in una conversazione con Sergio Bologna gli ho chiesto se avesse visto il film documentario di...

Giustizia per i nuovi desaparecidos

di Enrico Calamai (Igiaba Scego ci inoltra il testo dell'intervento di Enrico Calamai alla conferenza stampa che si è tenuta ieri,...

MUTA, LINGUA

Andrea Raos ...pensando che c'è un scrittore capace di questo : "Ci sono molte possibilità, perché la provvidenza...

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