di Roberta Salardi Olio di gomito per pulire gli elementi della cucina, poi di corsa a un evento pomeridiano di Bookcity. Quest'anno forse riesco a seguirne due o tre, anche se me ne ero prefissa cinque o sei.
Gianni Biondillo intervista Flavio Stroppini
Uno dei temi fondamentali del tuo libro è la paternità. Quella all'apparenza negata ad Alvaro, il tuo protagonista, quella che dovrà vivere lui, essendo il tuo romanzo una lettera indirizzata alla figlia che verrà. Credi che oggi sia necessaria una ridefinizione del ruolo paterno?
di Giacomo Sartori Ma allora, mentre sono in corso questi sommovimenti di portata in realtà epocale, il comune mortale può fare qualcosa, può in qualche modo influire? Certo, può fare moltissimo.
di Giacomo Sartori invito a leggere questa lucida cronaca di Roberto Pinton (pubblicata da STORIEDELBIO) che racconta di come si stia completamente smantellando l'ambiziosa strategia della EU "Farm to Fork"; su istigazioni delle organizzazioni professionali degli agricoltori, trincerate su posizioni retrive e negazioniste...
di Fabrizio Pelli Con un tintinnio si rompe il moschettone e lei precipita al chiodo di sotto. La gamba, assediata, rimane fra la parete e il suo corpicino — corpicino che schiaccia l’osso. Si rompe senza un rumore. L’urlo cade, pietra, lungo la parete e rimbalza nella valle
a cura di Giulio Sanseverino Il narratore usa subito la parola “cronaca”, sia perché erano cronache della peste quelle che Camus aveva letto come documentazione, sia perché la pone in antitesi alla parola “romanzo”: la cronaca è qualcosa di asciutto, neutro [...], a un resoconto dove non c’è ornamento, e quindi dove non si inganna
di Daniele Ruini Quante sono le circostanze che possono mettere un essere umano all’angolo? E come reagiamo quando siamo alle strette o quando ci sentiamo ormai completamente estranei al mondo che ci circonda?
trad. di Daniele Ventre
Figlio di Leto, signore, rampollo di Zeus, di te mai,/sia che cominci o finisca, io mi dimenticherò,/ma di continuo, al principio e da ultimo e anche nel mezzo/ti canterò: però ascolta, offrimi prosperità.
di Piero Dal Bon «Se sperate di leggere un libro sul paradiso sovietico, lasciate perdere, non proseguite. Se cercate le riflessioni di un’intellettuale disincantata sui tradimenti dell’URSS, anche."
di Igor Antonio Lipari Tutte queste crepe; e quanto vaste e ramificate stanno divenendo - ma non lo preoccupano più di tanto, nonostante sembrino allargarsi a vista d'occhio
di Walter Nardon A volte, tutto sta nel trovare un buon pretesto. Non che debba per forza essere inattaccabile, anzi è meglio se lascia trasparire una sua distesa anonimità...
La casa editrice Timeo ha recentemente pubblicato in Italia un saggio fondamentale di Jane Bennett, Materia vibrante. Un'ecologia politica delle cose. «Quale metodo» si chiede Bennett nel libro «potrebbe...
di Joe Zerbib Erano forse in mille sul terrazzo di copertura: i Lammatari al gran completo, compresi dignitari e sgherri di numerose famiglie alleate. Si celebrava il genetliaco del padrone. Gigino Teratornis, detto «il Condor», indiscusso sovrano del Rione Sanità
Gianni Biondillo intervista Alessio Torino
Al centro del mondo che racconti nel tuo "Al centro del mondo" c'è la provincia, sempre meno intercettata dalla letteratura contemporanea: è una scelta estetica o anche politica?
di Gianluca D'Andrea Nella capsula, l’aria viziata
non era ancora stata incanalata
nel tubo di espulsione.
Guardavo in apprensione
eppure con distacco
l’acqua intoccabile dopo
che l’ultimo strato si era dissolto.
Fuori dalla piccola sfera
non avrei sopportato l’aria
se non per qualche ora.
di Giacomo Sartori A un dato momento la mia esistenza è diventata troppo difficile, e questo andirivieni tra la letteratura e la terra non era più sufficiente a permettermi di andare avanti. Solo nell’assenza di pensiero, nell’eliminazione delle parole, ritrovavo la pace. Avevo bisogno di ritemprarmi ogni giorno nel silenzio. Ancora adesso non posso farne a meno. Dentro di me il silenzio si è affiancato alla terra e alle parole, mi ha permesso di riprendere l’annosa spola.
di Franco Buffoni L’indomani dormo più a lungo del previsto e zia Giulia esce senza svegliarmi. Quando mi accorgo che sono le dieci, non prendo neanche il caffè, mi vesto e corro ad agguantare l’autobus. La Piramide Cestia è impressionante, giro attorno e finalmente riconosco Klaus che mi aspetta. Corro, lo abbraccio e lo bacio, come se dovessi farmi perdonare qualche cosa.
di Giacomo Sartori invito a leggere questa lucida cronaca di Roberto Pinton (pubblicata da STORIEDELBIO) che racconta di come si stia completamente smantellando l'ambiziosa strategia della EU "Farm to Fork"; su istigazioni delle organizzazioni professionali degli agricoltori, trincerate su posizioni retrive e negazioniste...
di Mariasole Ariot E' sicuramente più facile rapportarsi con un paziente iperfarmacologizzato e arreso alla terapia che non ad un paziente che dà voce alla sua voce. Diventa ingombrante, un peso. E la voce si spegne, la bocca si cuce.
Dialogo-incontro
30 settembre 2023 alle 11
Centro Internazionale di Poesia di Marsiglia
ESPATRIARE LA POESIA
Andre Inglese & Andrea Raos
Andrea Inglese et Andrea...
Poesie
di
Francesco Tomada
Nostra Signora del Disordine
Stiamo sempre a riempire e vuotare scatole
spostare i vestiti negli armadi
portare qualcosa in soffitta o...
Quinto e ultimo episodio sul progetto di "poesia generativa" a cura di Guy Bennett Una campionatura di 7 testi, ma l'intero catalogo è ora disponibile e scaricabile. Qui: Frédéric Forte, Sean Pessin, Paul Fournel, Guy Bennett, Nicolas Tardy, Kevin Thomas, Philippe Annocque.