di Antonella Anedda Una delle foto più note di Sergio Atzeni, scattata da Giovanni Giovannetti nel 1994 lo mostra seduto a gambe incrociate sull’erba. Indossa un golf con disegni geometrici di tipo vagamente scandinavo ma che si trovano anche nei tappeti sardi.
di Giuseppe A. Samonà Da notare, per altro, che Martin Amis è morto nel 2023 e Inside story, del 2020, è il suo ultimo libro: ma per me è stato il primo, e per adesso l’unico, quello che me lo ha fatto scoprire.
di Luigi Toni I personaggi dei racconti si muovono su superfici scivolose, cercando appigli che non reggono, abitando spazi che si deformano sotto i loro piedi. Sono figure della precarietà ontologica, dell’essere sempre sul punto di cadere o di dissolversi.
È appena uscito, a cura di Francesco Ottonello, La nostra villeggiatura celeste. Dieci anni di poesia di Pietro Polverini (2012–2021), per Interlinea, nella collana LyraGiovani diretta da Franco Buffoni. Domani pomeriggio, 30 novembre, ci ritroveremo, con il curatore, Simone Ruggieri, Edoardo Manuel Salvioni, Virgilio Gobbi Garbuglia...
di Alberto Bertoni
Ospito qui, in occasione di Bookcity Milano e dell'uscita nel nuovo numero di Laboratori Critici (Samuele editore), l'editoriale di Alberto Bertoni.
di Daniele Barbieri Il numero è complessivamente interessante e ho trovato diversi degli interventi particolarmente utili, ma le tesi sostenute si prestano a vari spunti polemici. Il primo riguarda proprio l’espressione poesia di ricerca
di Sandra Moussempès Traduzioni di Valentina Gosetti, Tommaso Santi e Adriano Marchetti.
La qualità di questa sceneggiatura è a dir poco confusa // Seguire le orme di giovani ragazze dai lunghi capelli biondi // Rifugiate in una casa stregata dal 1972
di Gianluca Veltri
Cinquant'anni fa, in uscita da una nicchia indecifrabile, con un inatteso successo radiofonico risalente a qualche anno prima e una reputazione che si andava consolidando – a detta di molti – come sempre più “ermetica”, Francesco De Gregori licenzia all’alba del 1975 il disco della vita.
di Tito Pioli La conoscono tutti a Parma la chiamano SiviaSfoglia lavora come spazzina nel giardino pubblico di Parma guarda sempre in basso tutti i giorni perché raccoglie le foglie secche in basso c’è la vita dice a tutti
di Carlo Grande Il primo passo è la lotta/
bracciate controcorrente/
chiedo agli occhi e alle braccia/
di essere forti/
esser forti bisogna,/
che a Carloforte sono./
Al largo, e son solo.
di Roberto Laghi Se oggi abbiamo i dispositivi e i servizi digitali che abbiamo è perché “la tecnologia non è e non potrà mai essere una cosa a sé stante, isolata dall’economia e dalla società”, ma ciò significa anche che “l’inevitabilità tecnologica non esiste”.
di Letizia Dimartino
Storia di "disincontro" e retrospettiva malinconia, raccontata con una lingua non scontata e immagini che nella loro tenuità vicina all'evanescenza, invece spiccano.
Nazione Indiana, come tante e tanti, è vicina a Gianni Montieri e alla famiglia di Anna. Il nostro piccolo omaggio alla sua memoria è un indice dei suoi articoli usciti su NI
di Flavio Stroppini Il bianco è accecante, i raggi del sole riverberano ovunque. Non ci sono ombre. Il buio è un sipario nero quando non si vedono le stelle
di Francesco Ciuffoli (...) Grandi manager di gruppi aziendali e lo Stato assumono / il controllo, dividendo in porzioni più nette chi /
deve possedere risorse e mezzi di emancipazione, libertà / e chi serve per estrarre e fornire questi mezzi / (...)
presentazione della rivista
Istmi
(2007)
tracce di vita letteraria
con
Enrico Capodaglio
Eugenio De Signoribus
Peter Kammerer
Feliciano Paoli
letture da Volker Braun
di Graziella Galvani
Fano giovedì 8 maggio 2008
Sala dei Globi
Biblioteca Federiciana 0re 17.30
n.19-20, 2007
La trama sonora - Poesia nella prosa
SOMMARIO
Nota introduttiva
Giancarlo Alfano - Il...
di Letizia Dimartino
Storia di "disincontro" e retrospettiva malinconia, raccontata con una lingua non scontata e immagini che nella loro tenuità vicina all'evanescenza, invece spiccano.
Di Vittorio Reta
Ancora concava cangiante la retina abusata da quando
Popolavamo una distensione da obitorio,
lo stesso pa(e)saggio di poltrona arabescata,...
di Gianni Biondillo
Gentilissimo Sindaco Giuliano Pisapia,
Le città cambiano. Mutano, si trasformano, sostituiscono parti obsolete, scrivono sul proprio corpo i...
di Adriano Padua*
6.
fermo immagine muto
prima ancora di dire
le parole importanti
destinate a restare
uguali
ricordare un po' tutto
anche quello che...
di Paola Zanini Mia madre è morta e io mi sono dimenticata di chiedere chi le ha chiuso gli occhi. Ci penso ora, a un anno di distanza, quasi vorrei chiamare l’ospedale, fare un’indagine, risalire all’infermiere di quella notte.
di Serena Barsottelli La sensazione che provava non era simile ai brividi. Eppure spesso tremava. Non si trattava neppure dell'umidità, quel freddo capace di filtrare sotto il primo strato di pelle e poi sciogliersi nei cunicoli tra nervi e vene.
1) Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici che denunciano...
1) Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano...
Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano...